5. IL MINISTERO

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Oliver uscì dal Ministero poco dopo le sette stringendosi nella sciarpa del Puddlemere che aveva attorno al collo e reggendo in una mano la valigetta di pelle nera.

Aveva fatto qualche passo per raggiungere un vicolo dove materializzarsi quando all'improvviso sentì una goccia cadergli sulla fronte.

Oliver alzò subito il volto fissando il cielo già scuro.

"Oh, per favore!" Disse in un sussurro. "Per una volta che ho dimenticato l'ombrello a casa piove?!"

Con un sospiro sollevò la valigetta sulla testa mentre la pioggia cominciava a scendere copiosa.

Non solo quella giornata era stata brutta e assurda, ma addirittura cominciava una tempesta l'unica volta che si era dimenticato l'ombrello a casa.

Stava per mettersi a correre per cercare un vicolo quando qualcosa gli coprì la testa.

Si fermò e alzò gli occhi notando un ombrello nero.

Si voltò per vedere chi fosse quella persona così generosa e il suo cuore perse un battito quando riconobbe Charlie Weasley.

"Charlie?" Chiese sbarrando gli occhi dietro gli occhiali che si erano bagnati.

"Stavo per salire quando ti ho visto uscire. Ti ho anche chiamato ma non mi hai sentito..." disse Charlie camminano verso il vicolo dove si stava per recare a sua volta.

"Ah, scusa, ero con la testa tra le nuvole... ho avuto una giornataccia..."

"Ah, mi dispiace... anche per me non è una bella giornata..." disse Charlie mentre Oliver si puliva gli occhiali con la sciarpa.

Solo in quel momento comprese le sue parole.

"In effetti... cosa ci fai qui? Non hai allenamento?" Chiese Oliver confuso.

"Non questa settimana.. ci sono le qualificazioni per gli Europei..."

"Oh! Si! É vero! Me ne ero dimenticato... cosa ci fai allora qui a Londra?" chiese mentre raggiungevano un vicolo.

"In realtà avevo un appuntamento con una persona ma mi ha dato buca quindi sono passato per chiederti se volevi venirci tu..." disse Charlie.

Oliver abbassò lo sguardo.

"Vuoi usarmi come rimpiazzo?" Chiese e Charlie sbarrò gli occhi.

"Cosa? No! Assolutamente! Pensavo sarebbe stato bello conoscerci meglio..." disse Charlie stringendo il manico dell'ombrello.

"Ah... come lo hai detto sembrava così..." disse Oliver chiudendosi nelle spalle.

Charlie lo guardò in faccia, serio.

"Senti... io è da quando ti ho conosciuto alla premiazione che non vedo l'ora di poterti incontrare e passare del tempo di nuovo insieme io e te..."

Oliver lo guardò, sentendo l'emozione colpirlo.

"Davvero?" Chiese.

"Davvero. Quindi se vuoi, puoi venire con me a cena così parleremo che te ne pare?"

Oliver annuì.

"Va bene..." disse e Charlie gli diede il braccio sul quale posò una mano.

Pochi secondi dopo i due si materializzarono davanti ad un ristorante.

Oliver lesse il nome aggrottando le sopracciglia.

"Dove siamo?"

"Siamo sul luogo del nostro appuntamento. Ah. Fai attenzione a non usare la magia siamo in un locale babbano..." disse Charlie chiudendo l'ombrello prima di entrare nel ristorante.

⁓Drarry⁓ Il cuore nel boccinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora