Capitolo 28.

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Ci sono un milioni di motivi  per il quale io non dovrei essere qui, eppure il mio voler parlare con Emma e chiarire una volta per tutte è più forte di qualsiasi altra cosa.

"Non essere nervosa okkei?! Andrà tutto bene." - mi rassicura Aaron all'entrata della villa dei Davis. Io ed i miei fratelli siamo venuti qui con lui, e mentre loro sono già entrati noi ci siamo presi qualche minuto.
"Ci saranno anche i tuoi genitori?" - chiedo io. So che la famiglia di Aaron e quella di Emma sono molto legate, e molto probabilmente loro saranno qui questo non fa che rendermi ancora più nervosa.
"Mia madre non credo, lei è sempre fuori città per lavoro. Mio padre sì potrebbe essere qui." - mi dice lui abbassando lo sguardo.
"C'è la faremo, insieme come sempre, no?" - ho bisogno che lui mi rassicuri.
"Insieme." - mi risponde lui prima di baciarmi. Poi mi prende per mano ed insieme entriamo nell'enorme villa dei Davis.

C'è così tanta gente che quasi non riconosco Abby che piano si sta avvicinando a noi.
"Hey ragazzi, sono contenta di vedervi ." - ci dice lei sorridendo. È così bella nel suo abito lungo rosa chiaro cosparso di Swarovski.
Io ho provato ad essere elegante, ma con scarsi risultati, visto che l'unico vestito che ho nell'armadio è un  vestito corto nero senza spalline ed ovviamente ho indossato le dr Martins visto che di scarpe con il tacco non ne ho. Mi sento così fuori luogo.
"Abby tantissimi auguri." - le dico abbracciandola.
"Grazie mille."- mi dice lei per poi passare ad abbracciare Aaron.
"Emma è fuori in giardino."- lei mi fa l'occhiolino e poi scompare tra la folla.
Io ed Aaron ci guardiamo brevemente e poi ci rechiamo insieme in giardino. Intravedo Emma parlare con un paio di ragazze, e sto per raggiungerla ma Aaron sembra pietrificato.
" Hey che succede? "-gli chiedo mentre lui continua a fissare qualcuno tra la folla.
"Mia madre è qui, è tornata." - mi dice lui freddo e distaccato.
"Vuoi andare da lei?"-gli chiedo prendendolo per mano. Non so che rapporto ha con sua madre, ma voglio fargli capire che io ci sono e ci sarò sempre per lui.
"Se non ti dispiace sì. - lui torna a guardami -ma vorrei andarci da solo."
"Oh va bene." - Non posso nascondere il fatto di esserci rimasta male, ma è la sua decisione ed io la rispetterò.
Lo vedo allontanarsi da me, camminare fiero tra la gente, è pur sempre un Wood e la gente infatti lo ferma per salutarlo. Qualche ragazza lo tocca più del dovuto, ed io muoio di gelosia. Vorrei andare lì e gridare "Hey stronza giù le mani dal mio uomo.", ma poi mi ricordo che siamo in  un'ambiente di gente per bene, con i vestiti eleganti, e i gioielli costosi quindi devo solo bere qualcosa e cercare di mantenere la calma.
"Se il tuo sguardo potrebbe uccidere, probabilmente sarebbero già tutte morte. " - la voce alle mie spalle mi fa sobbalzare. Ma quando mi giro e mi rendo conto che la voce è di Emma non posso fare altro che sorridere.
"Si nota così tanto?! " - le dico tornando a guardare Aaron che saluta tutti.
"Tranquilla, Aaron fa questo effetto, quando passa tra la gente tutti gli occhi sono puntati su di lui."
"Probabilmente non dovrei parlare di questo con te." - le dico imbarazzata. Insomma stiamo pur sempre parlando del suo ex fidanzato che l'ha tradita con sua sorella, cioè me.
Emma al mio fianco sospira e poi torna a parlare. - "Non posso fingere di non essere delusa, mi avete tradita e ingannata, ma Aaron è sempre stato il  mio miglior amico  e tu sei mia sorella. Non posso tagliarvi fuori dalla mia vita neanche se lo volessi."
"Lui ti vuole realmente bene, e tutto quello che è successo tra di noi non era previsto, lo giuro. " - le dico guardandola negli occhi.
"Lo so, e so anche che la storia tra me ed Aaron era piena di buchi che abbiamo cercato di chiudere perché ci volevamo appunto bene ma ormai era solo quello." - lei si tortura le mani.
"Anch'io ti voglio bene." - abbasso lo sguardo imbarazzata, ammettere i miei sentimenti mi fa sempre una strano effetto, non sono abituata.
Emma ridacchia - "Lo so Chloe, siamo sorelle, gemelle tra l'altro, sarebbe impossibile non volerci bene."
"Quindi che si fa?" - le chiedo.
"Piano piano dammi il tempo di ricominciare." - mi risponde lei ed io annuisco in segno di approvazione.
"Dai vieni qua." - mi dice lei tirandomi per abbracciarmi. È così bello poter sentire di nuovo il calore dei suo abbracci.  Spero veramente che possiamo recuperare di nuovo il nostro rapporto.

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