Capitolo 24.

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Vedere Emma dopo giorni che non ci siamo neanche parlate è stato come riemergere da sott'acqua. Mi dispiace così tanto per tutto quello che è successo e so che è solo colpa mia se lei mi odia, vorrei tanto abbracciarla, fare qualsiasi cosa purché  lei mi perdoni ma so anche che per ora sarà impossibile, l'ho tradita, ho agitato alle sue spalle, forse se le avessi raccontato della situazione tra me ed Aaron dall'inizio ora non saremmo arrivate a questo punto, ma  è andata così e mi prendo tutte le mie responsabilità.

Adam si è offerto di accompagnarci al ristorante dove ci dobbiamo incontrare con Amelia sinceramente non me ne fregava niente di quest'ultima un mese fa e non me ne frega niente di lei neanche adesso, ma Emma ci teneva tanto e stare con lei adesso è la mia priorità.
Arriviamo al ristorante in circa un'oretta fortunatamente perchè in macchina nessuno ha spiccicato mezza parola e la tensione si poteva tagliare con il coltello.
"Grazie Adam."- gli dico prima di dargli un bacio sulla guancia e scendere dall'auto.
"Chiamatemi per qualsiasi cosa."- ci dice lui.
Io ed Emma scendiamo dall'auto e ci incamminiamo all'ingresso del ristorante, dove ad aspettarci troviamo Amelia.
"Bambine mie, che bello vedervi."- ci dice lei mentre tenta di abbracciarci ma io mi scanso.
"Scusa ma io non me la sento."-  Sono molto schiva nei confronti di questa donna, ci ha raccontato la sua versione dei fatti ma io sono ancora convinta di non potermi fidare di lei.
"Tranquilla lo capisco, è solo che è così bello vedervi qui."- ci dice lei con quasi le lacrime agli occhi.
"Entriamo?"- chiede Emma, ed Amelia annuisce.
La seguiamo in silenzio, mentre lei dice il suo cognome al cameriere e quest'ultimo ci fa segno di seguirlo. Ci sediamo io ed Emma vicine con lei di fronte.
"Allora raccontatemi di voi, voglio sapere tutto. Cosa fate? studiate o lavorate?."- ci chiede Amelia.
"Io vado al collage, studio per diventare avvocato. "- le risponde Emma con molta calma, io vorrei essere altrove sinceramente ma cerco comunque  di essere il più gentile possibile.
"Io lavoro per mantenere i miei fratelli."- fingo un sorriso.
"Tesoro mio mi dispiace così tanto."- mi dice lei, sembra tutto così finto, le sue frasi, i suoi gesti, le sue espressioni.
"Non devi, sono veramente felice della mia vita, e della mia famiglia."- le dico mentre prendo il menù e lo inizio a sfogliarlo senza realmente leggerlo.

Abbiamo ordinato, e stiamo anche a metà cena, abbiamo parlato un po' di tutto, o meglio Emma ed Amelia hanno parlato, io ho cercato di evitare di mettermi in mezzo perchè questa situazione non mi piace.
Amelia ci ha raccontato che vive fuori da Chicago, che non si è sposata e che non ha avuto altri figli, lavora in un impresa di pulizie e che vive un vita normale e monotona.
"E' stato così bello stare qui con voi a cena e chiacchierare della vostra vita. "- ci dice Amelia abbassando lo sguardo.
"E' stato bello anche per noi. Vero Chloe?"- Emma mi da un calcio sotto al tavolo, incitandomi a dire di sì.
"Sì certo, tutto molto bello."- non potrei essere più falsa di così.
"Avrei voluto conoscervi tempo fa, o meglio non avrei mai voluto darvi via, forse la mia vita  adesso sarebbe diversa e avrei evitato di mettermi in tanti casini."- non capisco proprio cosa Amelia voglia dire.
"Di quali casini parli?"- sono io a chiederlo, se la sua vita è noiosa e tranquilla quali casini avrebbe mai potuto combinare?!
"Ecco non so se siete pronte ad ascoltare queste cose, forse non dovrei neanche parlarvene."- mi risponde Amelia evitando di guardarci negli occhi.
"Io voglio sapere esattamente a cosa ti riferisci."- continuo io, mentre Emma ascolta in silenzio.
"Per cercarvi, siccome non sapevo praticamente nulla di voi, ho dovuto contattare delle persone poco raccomandabili, ed ovviamente queste persone hanno voluto qualcosa in cambio. Mi hanno chiesto soldi, molti soldi, una parte gliene ho già dati ma mi mancano  ancora tanti soldi. Non vi chiederei mai una cosa del genere, ma sono realmente in difficoltà e non ho nessun'altro a parte voi, quindi se potreste darmi una mano."- Appena capisco dove vorrebbe arrivare la fermo subito.
"Lo sapevo, sapevo che non potevo fidarmi di te. Come puoi pretendere di arrivare nella nostra vita e chiederci dei soldi così egoisticamente?! Sapendo inoltre che io a stento riesco ad arrivare a fine mese?!"- cerco di non agitarmi troppo , ma è seriamente difficile, per come sono fatta in altre occasioni avrei già fatto volare il tavolo dall'altra parte della sala.
"Chloe, bambina mia, so quanto sia difficile la tua situazione, però Emma non ha problemi potrebbe chiedere ai suoi genitori."- ci dice lei, ed entrambe guardiamo Emma che come sempre nelle situazioni difficile non riesce a proferire parola.
"Io.. non.."- Emma balbetta un po' ma io la interrompo.
"Senti un po' - dico io riferendomi ad Amelia -  nessuna di noi qui ti darà un centesimo, se ci troviamo in questa situazione è solo colpa tua, sono i tuoi casini e tu dovrai risolverli. Ti ringrazio solo perchè grazie a te ho scoperto di avere una sorella fantastica ma per il resto tieniti i tuoi problemi, e soprattutto sparisci dalla nostra vita."
"Ho solo chiesto il vostro aiuto."- mi dice Amelia.
"E dov'eri quando noi avevamo bisogno di te?!- chiedo ed ovviamente non ricevo risposta- ecco appunto. Noi c'è ne andiamo, e ti chiedo cortesemente di non venire più da noi."- le dico mentre mi alzo dalla sedia ed incito Emma a fare lo stesso.
Amelia cerca in tutti i modi di farci restare, ci ha chiesto anche scusa, ed ovviamente cerca di fare leva sui sentimenti di Emma avendo capito che tra le due è quella più fragile, ma io non lo permetto. Prendo Emma per un polso e la trascino fuori, lei ormai sembra in stato di trance, non sta capendo neanche dove siamo.
"Hey tutto bene?"- le chiedo dolcemente.
"Non posso crederci che mi ha chiesto esplicitamente dei soldi."- mi risponde lei confusa, almeno ha capito quello che è successo.
"Già, neanche io, ma adesso è tutto finito e quella donna non ci darà più fastidio."- le dico mentre mi avvicino  e cerco di abbracciarla ma lei si scansa.
"Grazie per avermi difeso ma Chloe, sono ancora arrabbiata con te."
"Lo so ed hai tutte le ragioni del mondo, però mi manchi così tanto."- non posso crederci che sto  esponendo i miei sentimenti a qualcuno.
"Scusa non c'è la faccio, ho bisogno di aria."- mi dice Emma mentre scappa via da me.

EMMA'S POV:
Quando quella donna è arrivata a casa di Chloe e ci ha chiesto una cena mi sembra una buona idea per conoscerci meglio, ma ovviamente come la maggior parte delle persone della mia vita mi usano tutti per secondi fini. Avrei voluto veramente conoscere Amelia, in fondo è pur sempre nostra madre biologica e giustamente mi sento legata a lei, ma dopo stasera non voglio mai più rivederla. Chloe mi ha difeso, perchè come sempre nelle situazioni difficili vado in totale panico e non riesco neanche più a parlare, ma ho capito benissimo quello che è appena accaduto. Chloe ha praticamente detto quello che pensavo anch'io, e sì anche quando ha detto che ringrazia Amelia perchè ci ha fatto incontrare, sono ancora arrabbiata con lei per tutto quello che è successo, ma inevitabilmente le voglio un gran bene.

Ho lasciato Chloe da sola fuori al ristorante, e sono scappata via. Non voglio andare a casa perchè non voglio spiegare ad Abby quello che è successo, almeno non adesso, non posso andare da Aaron e neanche a casa di Chloe, quindi vado dalla persona più improbabile in questo momento e l'unico che sono sicura non farà nessuna domanda, Adam.

Mi sono fatta tutta la strada a piedi, al buio e da sola, non so neanche io con quale coraggio, ma finalmente arrivo fuori casa di Adam.
Busso con tutta la forza sperando che apri in fretta, non voglio che Chloe o qualcuno dei miei fratellastri mi veda lì.
Adam apre la porta , e mi guarda con una faccia confusa.
"Emma? che ci fai qui?"- mi chiede.
"Scusa non sapevo dove andare."- gli rispondo in tutta sincerità, lui senza troppe domande mi fa cenno di entrare.
"E' successo qualcosa alla cena?"- mi chiede mentre io sprofondo sul suo divano.
"Non ho tanta voglia di parlare, mi serviva solo un posto dove andare, non ho voglia di vedere nessuno."
"Va bene, sai che puoi restare qui per tutto il tempo che vuoi."- mi dice lui mentre si siede affianco a me, bevendo una sua solita birra.
"Me ne daresti una ?"- gli chiedo, in quel momento vorrei bere fino a dimenticare tutto, Chloe, Aaron, Amelia e tutto quello che è successo.
"Sei seria? Non dicevi che non ti piaceva?"- mi chiede Adam.
"Sì ma in questo momento ne ho bisogno." - gli rispondo, lui non replica. Si alza dal divano e mi prende una birra dal frigo, che bevo in un nano secondo.

Dopo non so neanche più quanto tempo, mi ritrovo ancora qui a casa di Adam. Guardo il tavolino in legno posto di fronte a noi e posso notare tutte le birre che ho bevuto, adesso la mia testa è più leggera ma il cuore continua a farmi male.
"Tutti mi feriscono perchè sono una stupida ragazzina ricca e viziata."- sto continuando a parlare a raffica ed Adam poverino mi sta ascoltando.
"Le persone non feriscono perchè sei ricca, ma perchè sono cattivi e basta."- mi dice lui, ma sinceramente capisco ben poco di quello che mi sta dicendo.
"Lo hai detto anche tu stasera."- sono ubriaca ma ricordo ancora le sue parole di prima.
"Io ho detto che all'apparenza sembri questo, ma sicuramente non lo sei."
"E come sono allora?"
"Sei anche una bella ragazza, sei dolce, gentile, e anche determinata. "- mi dice lui mentre io mi metto a fissarlo, non l'ho mai realmente notato, per me è sempre stato solo il mio migliore amico di mia sorella. Chloe mi ha raccontato un po' il loro rapporto, e quanto in realtà per lei sia importante e fondamentale. Ma adesso che lo noto è un ragazzo interessante, occhi verdi, naso dritto, labbra definite, niente di particolare ma nella sua semplicità è un bel ragazzo, o forse sono solo ubriaca.
"Credo proprio che dovrei andare adesso."- mi alzo  ma barcollo e ricasco sul divano.
"Che ne dici invece di dormire da Chloe?"- mi chiede lui preoccupato.
"Questa sì che è un'ottima idea."- gli dico ridendo, non so neanche io perchè.

CHLOE'S POV:
Emma mi ha lasciata davanti al ristorante da sola e sono veramente preoccupata per lei, non so neanche dove sia andata. Ho provato a chiamarla, ma  non mi ha mai risposto. Emma è fatta così quando succede qualcosa di brutto, si chiude a riccio e non riesce mai ad esprimersi.
Ho pensato di seguirla di nascosto, ma conoscendola so che si sarebbe incazzata, quindi ho deciso di tornare a casa e nel frattempo aspettare.
Ora però sono realmente preoccupata, sono passate ore ed ore e di Emma nessuna traccia. Sto per chiamare Abby  per vedere se almeno è rientrata a casa, ma il mio campanello mi interrompe.
La scena che mi si presenta davanti è veramente strana e confusa. Emma è palesemente ubriaca, e si tiene ad Adam. 
"Emma?! Adam?!"- gli chiedo confusa.
"Ciao sorellina."- Emma si butta tra le mie braccia, okkei sì è ubriaca perchè da sobria non mi avrebbe mai abbracciata.
La trascino dentro casa, mentre Adam chiude la porta dietro di noi.
"Devo dormire qui perchè a casa non posso tornare."- mi dice Emma continuando a ridere.
"Okkei va bene."- le dico mentre la porto su in camera.
La stendo sul mio letto, mentre le tolgo gli stivaletti, lei continua a borbottare qualcosa ma non riesco a capire assolutamente niente di ciò che dice, le appoggio delicatamente le coperte addosso e lei cade in un sonno profondo.
Adam nel frattempo mi ha aspettato seduto sul divano, tanto casa mia è come se fosse casa sua.
"Ho bisogno di una spiegazione."- mi siedo al suo fianco, ed Adam mi inizia spiegare tutto.

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