Capitolo 10.

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Sto preparando la colazione per i miei fratelli, e stranamente sono felice, ho chiarito con Veronica, la festa è andata abbastanza bene ed io sembro ormai lontana dai guai, se non fosse per Aaron ma quello che ormai sembra un incubo con cui fare i conti ogni giorno.

"Buongiorno sorellona."- mi dice Isacc scendendo dalle scale mentre addenta un pancakes.
"Hey. - gli schiaffeggio una mano - siediti e fai colazione come una persona civile."
Lui sbuffa ma si siede lo stesso, con lui è stato veramente difficile fare la sorella maggiore, vuole sempre fare di testa sua, anche se gli altri fanno storie alla fine mi ascoltano sempre, Isacc invece è il più testardo, insomma è veramente un tredicenne ribelle.
"Buongiorno."- ci saluta Nathan che si è appena unito a noi, seguito dal resto degli Evans.
Austin, invece è l'unico che non si unisce a noi ma se ne va via direttamente.
"Ancora non vi parlate?"- chiede Nathan a  me e Ronnie.
"Io non ho fatto nulla, è lui che fa l'orgoglioso."- gli rispondo io mangiando i miei pancakes.
"Beh fin quando non mi chiede scusa, come ha fatto Chloe, può anche scordarsi di me."- gli risponde invece Ronnie.
Sto per rispondere che dovrebbero smetterla ma il campanello di casa mi interrompe. Mi precipito ad aprire, credendo sia Adam ma invece mi ritrovo una signora con lunghi capelli ramati che mi guarda imbambolata.
"Salve..."- le dico osservandola in modo confuso,  non l'ho mai vista in vita mia.
"Oh mio Dio... Tu sei Chloe, Chloe Evans?"- mi chiede e quasi si mette a piangere.
"Sì sono io, ma lei c.."- non mi fa neanche finire di parlare che mi butta le braccia al collo e mi abbraccia.
"Io sono Amelia, tua mamma."- mi risponde lei ed io subito mi stacco. Questa è pazza!
"Che cosa?! Mia madre è morta, e questo è veramente uno scherzo di cattivo gusto."- le dico mentre sto urlando, tanto che mi raggiungono anche i miei fratelli.
"Chloe che succede? Chi è?"- mi chiede Nathan.
"Una pazza che dice di essere nostra madre."- le dico e sono incazzata nera. Nostra madre non era degna di essere chiamata tale, ma sono sicura che se non fosse stata nostra madre biologica lo avrei saputo, o forse no?!
"No Chloe ascoltami io sono TUA madre, non la loro madre."- mi dice prendendomi una mano io la allontano subito.
"Lei è ancora più pazza di quel che pensavo."- le dico mentendomi davanti ai mie fratelli e puntandole un dito contro.
"Chloe aspetta - mi richiama Nathan - ascoltiamo almeno quello che ha da dire."
"Io sono vostra sorella, punto e basta."- gli dico guardandoli uno ad uno.
"Ma certo che lo sei, e lo sarai sempre, però forse è vero quello che sta dicendo."- mi dice Ronnie, io torno a guardare la signora che intanto sta singhiozzando, e se fosse veramente mia madre?!
"Hai mezz'ora per essere convincente, dopo di che te ne devi andare."- gli dico facendomi da parte per farla entrare dentro casa.
Si accomoda sul divano mentre io mi siedo di fronte a lei sul tavolino di legno tutto consumato.
"Voi dovete andare a scuola."- dico ai mie fratelli.
"Scordatelo, non ti lasciamo sola."- mi dice Isacc, come appunto dicevo prima lui è il più testardo. Lancio uno sguardo d'intesa a Nathan che mi capisce al volo.
"Dai ragazzi andiamo."- gli dice trascinando Isacc e Allison che si lamentano.
"Se torno e mia sorella sta male per colpa tua, ti vengo a cercare per tutto lo stato dell'Illinois  e ti uccido con le mie stesse mani."- le dice Ronnie prima di prendere la sua borsa ed uscire di casa, lasciandomi da sola con questa mezza pazza.

"Li hai cresciuti da sola?"- mi chiede Amelia ed io annuisco, sono il mio piccolo orgoglio, la mia piccola fetta di felicità.
"Allora mi vuole spiegare questa storia?"- le chiedo incrociando le braccia al petto.
"Oh bambina mia... quante cose non sai. Ho conosciuto tuo padre quando ero solo una ragazzina, avevo appena compiuto 16 anni, era bello, affascinante, ed aveva quell'aria da cattivo ragazzo. Io sono cresciuta in una famiglia ricca, e Jack era il frutto proibito dal quale dovevo stare lontana, ma non sono mai stata brava a seguire le regole. Così mi sono messa insieme a tuo padre, lui aveva i suoi vizi: l'alcool e la droga, ma a modo suo mi voleva bene. Quando però ha scoperto che ero incinta, ha deciso che non poteva continuare a stare con me perchè era una situazione troppo difficile per lui. Mi cadde il mondo addosso, e decisi di chiedere aiuto ai miei genitori ma loro mi dissero di abortire, io non volevo così decisi di darvi in adozione.  Jack tornò e mi disse che se ne sarebbe occupato lui di voi e da lì non ho saputo più nulla."- mi dice mentre ormai le lacrime le rigano tutto il viso.
"Voi?"- le chiedo assottigliando lo sguardo in modo confuso.
"Sì, tu e tua sorella gemella. Anche se beh siete gemelle eterozigote, quindi non vi somigliate per niente. "- mi risponde Amelia come se fosse la cosa più normale del mondo.
"Io non ho nessuna sorella gemella."
"Oh mio Dio, tu non l'hai mai conosciuta, lui ha dato in adozione lei e non te."
"Questo è un incubo."- le dico mentre mi alzo e cammino avanti ed indietro per il soggiorno.
"Come mi ha trovata?"- le chiedo, se tutta questa storia è vera devo trovare mia sorella e lei forse sa come fare.
"Io ho chiesto un po' in giro e ho scoperto che tuo padre era morto e che tu ora abiti qui."- mi risponde Amelia.
"Senti ora te ne devi andare, ho bisogno di restare da sola." - le dico.

"Troverò tua sorella, te lo prometto."- mi dice mentre si alza e mi accarezza una guancia ma io mi allontano dal quel gesto. Lei dice di essere mia madre ma io non le credo ancora del tutto.
Se ne va in silenzio mentre io mi butto sul divano. Per anni ho creduto di meritare questa vita per colpa di quei genitori che mi ritrovavo ed ora scopro che  potevo essere felice se solo Amelia non mi avesse abbandonata o se mio padre mi avesse data in adozione insieme a mia sorella gemella. Perchè?! Perchè doveva succedere a me ?!
Delle lacrime solcano il mio viso ma io prontamente le asciugo con un mano quando il campanello ritornare a suonare.
Apro di colpo la porta e mi ritrovo Nate davanti, non ho la forza di affrontare anche lui oggi.
"Chloe... va tutto bene?"- mi chiede, avrà notato gli occhi arrossati.
"Benissimo. - fingo un sorriso - cosa ci fai qui ?"
"Io e te avevamo un discorso in sospeso."- mi dice lui, già avrei dovuto chiudere tutto con lui ma con quel che è successo non ho avuto nè tempo nè voglia.
Sinceramente in questo momento Nate è l'unica cosa che potrebbe farmi distrarre così lo attiro a me e lo bacio con foga.

Lo trascino dentro con me e sbatto la porta alle nostre spalle, ho le sue mani che mi toccano da per tutto, e lo so che tutto ciò è sbagliato perchè avevo promesso ad Adam di tagliare fuori dalla mia vita Nate ma in questo momento ho bisogno del mio passatempo preferito per staccare la spina. Lo butto sul divano mettendomi a cavalcioni su di lui, mentre mugola qualcosa.
Siamo un groviglio di adrenalina, passione, ed eccitazione alla massima potenza. In poco tempo ci ritroviamo nudi, uno sopra l'altro, mentre lui apre un preservativo prima di entrare dentro me e togliermi il fiato.

So che prima o poi questa scopamicizia dovrà finirà ma per ora è l'unica cosa stabile che ho, Nate è l'unica cosa reale che mi resta.

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