Capitolo 21.

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Sto tornando a casa mia, mentre il vento freddo della notte di Chicago mi accarezza la pelle lasciandomi mille brividi e le lacrime continuano a scivolarmi sulle guance, non ho smesso di piangere neanche per un secondo da quando ho lasciato casa di Emma. 
Un paio di mesi fa la mia vita era sì disordinata, ma per me era perfettamente disordinata, adesso non so nemmeno  più chi sono, e continuo a combinare casini ovunque vada.

Arrivo davanti casa e spalanco di colpo la porta ritrovandomi tutti i miei fratelli ed Adam in salotto. 
"Grazie a Dio, stai bene."- mi dice Austin venendomi ad abbracciare, noto che Veronica ed Allison hanno gli occhi rossi, segno di chi ha appena  smesso di piangere.
"Chloe, ci hai fatto spaventare così tanto..."- mi dice Adam avvicinandosi a me e appoggiandomi una mano su una spalla. Non osa abbracciarmi, visto che l'ultima volta che l'ho visto abbiamo litigato.
"Ragazzi, sto bene. Ma cosa succede?"- chiedo io confusa.
"Siamo rimasti alla partita fino alla fine, poi siamo tornati qui e abbiamo vista quella."- mi dice Nathan mentre mi indica il borsone che avevo lasciato all'entrata.
"Pensavamo te ne fossi andata via, lasciandoci da soli."- mi dice Veronica venendo ad abbracciarmi mentre ha ripreso a piangere.
"Hanno chiamato me pensando fossi venuta a casa mia, ma ovviamente non c'eri e sono venuto qui per cercare di capire dove fossi andata."- mi dice Adam come se volesse giustificarsi del perchè sia  qui a casa mia.
"Io non voglio che tu vada via."- mi dice Allison mentre con Isacc corrono ad abbracciarmi.
"Ragazzi, non vi lascerei mai per nulla al mondo."- gli spiego ricambiando l'abbraccio.
"Allora perchè hai preparato quella?!"- mi chiede Nathan.
"Ecco beh avevo pensato di andare via, ma ho parlato con qualcuno che mi ha convinto a restare..."- sorrido al ricordo delle dolci parole di Aaron, chissà se le pensa realmente  o era solo un modo per addolcirmi e farmi restare.
"Perchè? Cos'è successo?"- mi chiede Austin preoccupato.
"Ve lo spiegherò domani mattina, non adesso."- dico indicando con lo sguardo  Allison ed Isacc, che sono ancora stretti a me, facendogli così capire  che non posso parlarne davanti a loro. Insomma come posso dire a due bambini di 13 e 15 anni che la loro sorella maggiore fa la stripper ?!
"Dai ragazzi andiamo a letto."- gli dice Austin staccando Allison ed Isacc da me.
"No, non vogliamo."- risponde Allison.
"Se andiamo a dormire, poi domani mattina ci svegliamo e tu non ci sarai più."- mi dice Isacc.
"Hey guardatemi- gli dico mentre mi abbasso alla loro altezza- prometto che domani mattina sarò ancora qui, e sarò qui per sempre, non vi abbandonerò mai."
"Allora vieni a dormire con noi."- mi dice Allison.
"Okkei va bene, andiamo."- gli dico io prendendo le loro piccole manine e accompagnandoli nella mia camera, per stanotte li farò dormire qui nel mio letto così si sentiranno più al sicuro.
Aspetto che Isacc ed Allison si addormentino, e stanchi come erano non ci mettono molto e poi scendo giù dove ad aspettarmi ci sono gli altri miei fratelli. 

"Bene, ora che sei qui, io vado via."- mi dice Adam mentre sta per uscire ma io lo blocco per un braccio.
"No, resta."- lo imploro con lo sguardo. Ho bisogno del mio migliore amico, adesso più che mai.
Mi siedo sul tavolino di legno posto davanti al divano dove ci sono Veronica, Austin e Nathan che mi guardano perplessi.
"Ci sono delle cose di me che non sapete, che vi ho nascosto ma adesso credo sia arrivato il momento di dirvi tutto..."- e così racconto loro tutto, stasera sembra la serata delle rivelazioni.
Racconto del mio squallido lavoro da stripper, stando attenta anche a dire loro quando disprezzi quel lavoro. Gli racconto di Aaron, del nostro strano rapporto, dei nostri baci, del mio ricatto, di tutto quello  di cui abbiamo parlato, dei nostri incontri al Diamonds , del fatto che lui lo abbia raccontato ad Emma. Di quando questa sera alla partita Emma ha ascoltato la conversazione tra me ed Aaron, che lui la abbia seguita ma lei non ha voluto neanche ascoltarlo, di quando sono tornata qui a casa e volevo andare via così magari senza di me la loro vita sarebbe stata più normale, e che poi Aaron mi ha fermata e mi ha fatto ragionare, e poi in fine racconto che sono andata da Emma a chiederle scusa ma ovviamente lei non vuole sentire ragioni.

"Non so se essere più dispiaciuto per tutto quello che ti è successo, o essere più incazzato perchè non ci hai permesso di aiutarti invece che accettare quello schifo di lavoro?! E  soprattutto perchè cazzo ci hai tenuto allo scuro di tutto?!"- mi chiede incazzato Austin.
"Perchè mi vergognavo. Ho scelto di diventare il vostro tutore ed è mio compito prendermi cura di voi, anzi voi già fate troppo. Dovreste godervi la vostra vita, invece che pensare a come pagare le bollette, o dove trovare i soldi che ci servono per il cibo."- gli rispondo io.
"Chloe mi dispiace così tanto."- mi dice Veronica tra un singhiozzo ed un altro.
"Promettici che lascerai quel lavoro."- mi implora piangendo Nathan.
"Io non posso, i soldi ci servono e..."- sto continuando ma Adam mi interrompe.
"Ve li presto io i soldi fin quando non troverai un altro lavoro."- ci guardiamo negli occhi ed è come sempre, è lui, il mio migliore amico, pronto ad aiutarmi a qualsiasi costo anche se siamo arrabbiati l'uno con l'altro.
"Io posso lasciare il collage e trovare un altro lavoro."- mi dice Austin.
"No assolutamente no, non perderai la tua borsa di studio."
"Allora la lascio io, posso sempre ritornarci in futuro."- mi dice Veronica mentre cerca di asciugarsi le guance bagnate dalle lacrime.
"Nessuno qui lascerà la scuola.- dico io alzandomi - Lascerò il lavoro al Diamonds domani stesso  e troverò un altro lavoro. E tu - dico rivolgendomi ad Adam - non mi presterai nulla, grazie ma non potrei mai accettare soldi da te."
"Ma Chloe..."- Adam sta per controbattere ma lo blocco subito.
"Niente ma, su questo non si discute."
"Vuoi che domani venga con te?"- mi chiede Austin in modo dolce come se volesse proteggermi.
"Non ti preoccupare, ci vado da sola.  Anzi adesso voglio che andiate a dormire perchè domani c'è  scuola  e dovete svegliarvi presto."
"Okkei va bene mammina." mi dice  Veronica mentre viene ad abbracciarmi seguita anche da Austin e Nathan, e poi insieme si recano al piano superiore. 
 
Restiamo così solo io ed Adam, vorrei dirgli così tante cose ma non saprei neanche da dove iniziare e così faccio l'unica cosa che forse non ho mai fatto in vita mia, corro ad abbracciarlo.
"Mi dispiace così tanto."- gli sussurro ad un orecchio mentre lui continua a cullarmi tra le sue braccia.
"Dispiace tanto anche a me, per tutto. Per la nostra litigata, per quello che ti è successo e per non esserci stato."- mi dice lui schioccandomi un bacio tra i capelli.
"Ti voglio bene, e te ne vorrò sempre, non  importi quanto sia arrabbiata con te sarai sempre il mio migliore amico."- gli dico guardandolo negli occhi.
"Ti voglio bene anche io piccola peste."- mi risponde lui sorridendomi.

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