Capitolo 13.

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AARON'S POV:
Non faccio altro che pensare a ieri sera, quella ragazza è incredibile, neanche mio padre riesce a farmi incazzare così tanto. Non solo si è presentata nel mio posto, con quella gente, mi ha anche ricattato, e mi sta costringendo a fare qualcosa di cui non so neanche il perché.
Le farò questo favore, giusto perché mi ha ricattato, ma dopo di che basta chiudo con Chloe Evans una volta e per tutte.

"A cosa stai pensando?"- mi chiede Emma mentre siamo distesi sul suo letto. Lei ovviamente non sa nulla, nè di quello che le dovrò chiederle a breve, nè del ricatto, nè tanto meno del bacio. Dio, ripensare a quello che è successo al Diamond's mi fa raccapricciare la pelle perché per quanto Chloe possa essere solo una stronza del South Side non posso non ammettere che me la farei in ogni modo possibile ed immaginabile.

"C'è una cosa di cui vorrei parlarti."- le rispondo, devo trovare le parole giuste per chiederle del padre, non abbiamo mai affrontato questo argomento .
"Sai che puoi parlarmi di tutto."- mi dice puntando il suo sguardo su di me.
"Tu sai...beh...sai chi è tuo padre, intendo quello biologico?"-le chiedo e la sento irrigidirsi di colpo.
"Perché mi chiedi questa cosa?"
"Solo curiosità."-le rispondo. Lei si alza dal letto e con passo svelto si avvicina ad un cassetto della sua scrivania, lo apre ed estrae una busta da lettere bianca.
"Quando i miei genitori mi hanno detto di essere stata adottata- mi dice mentre si risiede sul bordo del letto- mi è caduto il mondo addosso, non sapevo più chi fossi, tutto quello in cui credevo non era vero, e ci ho messo parecchio prima di perdonarli per avermi nascosto la verità. Quando li ho perdonati e gli ho chiesto spiegazioni, loro mi hanno dato questa busta, e mi hanno spiegato che in quel periodo erano disperati, perché mia madre non riusciva ad avere figli e le avevano detto che non ci sarebbe mai riuscita, così si misero in contatto con un certo Jack Evans, che sarebbe il mio padre biologico, il quale ha fatto partorire la mia vera mamma, della quale però non conosco neanche il suo nome, e poi mi ha dato in adozione per 30.000$, non so altro. Questo è il contratto di riservatezza che hanno firmato. "- noto che ha gli occhi puntati sulla busta, così io le accarezzo una spalla, e lei ripunta lo sguardo su di me.
"E tu non li hai mai cercati?"- gli chiedo spontaneamente.
"No, perché dovrei?! Loro non mi hanno voluto. Per quanto mi riguarda, Alfed e Karen sono i miei genitori."- mi risponde lei sorridendo amaramente.
"Quindi come hai detto che si chiama tuo padre?"- chiedo per avere conferma di quello che ho sentito prima.
"Jake Evans."- mi dice lei e solo adesso noto una cosa. Evans, anche Chloe fa Evans di cognome, e se fossero sorelle? No, Dio, ci deve essere un'altra spiegazione.

CHLOE'S POV:
Sto preparando la cena ma non faccio altro che pensare a ieri sera, alla faccia di Aaron quando ci ha visti a Lakeview , e quando gli ho detto del video, chissà se veramente scoprirà il nome del padre di Emma e soprattutto chissà se davvero è mia sorella gemella.

Il suono del campanello mi risveglia dai miei pensieri e siccome i miei fratelli sono rintanati nelle proprie stanze, tocca a me andare ad aprire.
Apro la porta e mi ritrovo Aaron di fronte, devo ammettere che in versione casual è ancora più bello.
"Ciao, ti disturbo?"- mi dice mentre io esco sull'atrio, non voglio far sapere nulla a miei fratelli, almeno non fin quando non avrò una conferma.
"No, dimmi pure."- gli rispondo incorniciano le braccia al petto.
"Ho scoperto il nome."- mi dice e sento il cuore esplodermi nel petto.
"E..?"- lo incito a continuare.
"Si chiama Jack Evans."-mi risponde mentre io mi accasciò sullo scalino.
"Non può essere."- mi prendo la testa tra le mani, incredula. Tutto questo è un sogno, un brutto sogno.
"Sì, Chloe siete sorelle."- mi dice lui.
"Tu come..?"- sto per chiedergli come lo ha capito ma lui mi interrompe.
"Come l'ho capito?! Beh avete lo stesso cognome e quindi ho fatto 2+2"- mi risponde lui mentre si mette le mani in tasca.
"Senti Aaron- gli dico mentre mi alzo e mi avvicino a lui- non devi dirlo a nessuno tanto meno ad Emma, sono stata chiara?"
"Sì, ma..."- non gli do neanche il tempo di finire perché già mi sono rinchiusa in casa.
Bene ed ora cosa faccio?! Che gran casino!

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