"Mamma non rompermi il cazzo per cortesia eh... si ho capito... lo so che pillole devo prendere... dio mamma ci sono nato con questo fottuttissimo tumore ci sono abituato ....va bene ciao... stai tranquilla"
Così Harry staccó la millesima chiamata che sua mamma gli aveva fatto in solo 2 giorni che si era allontanata dall'ospedale.
Harry era un ragazzo di ormai 17 anni che, essendo nato con un tumore alla gamba, era costretto a passare la maggior parte della sua vita in ospedale, su quella sedia a rotelle che oramai aveva personalizzato a suo piacimento, scrivendo sopra alcune frasi di canzoni che aveva scritto stesso lui.
Utilizzare quell'affare gli risultava piuttosto facile dal momento in cui da 4 anni a questa parte gli avevano amputato la gamba destra, e quindi era l'unico modo per spostarsi, oramai la usava con maestria e organizzava anche alcune gare con altri ragazzini in sedia a rotelle che finivano con le urla della dottoressa Wilde che si ritrovava sempre senza voce a causa delle gare clandestine organizzate da quella testa riccioluta.
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"Niall amico come va ?"
"Oii Harry va tutto bene ...mi hanno finalmente dato il permesso per uscire"
"Grande!!! Per quanto tempo?"
"Purtroppo solo 2 giorni perché devono tenere sotto controllo il cuore"
Niall era il migliore amico di Harry, si erano conosciuti proprio in ospedale e la loro amicizia era nata tra un anestesia e un operazione.
"Dai amico, almeno puoi uscire"
"A te invece ?"
"A me? Non se ne parla... non vogliono proprio farmi uscire da qui"
"Mi dispiace haz"
"Tranquillo, ci sono abituato""Ciao ragazzi" disse, James, un infermiere che era diventato come un padre per loro.
"Buongiorno James... eh salve anche a lei dolcezza... piacere Harry"
Harry porse la mano alla piccolina che James portava in carrozzella, era una nuova arrivata ed aveva all'incirca 6/7 anni, Harry adorava i bambini e i bambini adoravano Harry d'infatti subito la bambina disse:
"ciaoo io mi chiamo Darcy"
"vedi Darcy loro stanno qui da molto tempo, se hai bisogno di qualcosa o hai voglia di giocare... lui è Harry e il biondino è Niall" disse James
"Ciao piccola" rispose Niall
Mentre Niall diceva qualcosa di divertente alla piccola, Harry chiese a James cosa avesse la bambina.
"James... è così piccola, cos'ha ?"
"Lo so Harry... dovrà stare qui per un po' di tempo, forse troppo, non ho capito ancora bene cos'abbia... ma qualcosa ai polmoni... e con i polmoni non si scherza"
"Cazzo" sussurrò Harry.
Harry era un ragazzo molto empatico e odiava vedere quanti bambini, piccoli e innocenti dovessero entrare in ospedale e rimanerci a causa di una brutta malattia.
Avendo passato tutta la sua vita in quel posto (aveva scoperto il tumore a 2 anni), Harry era diventato un po' la mascotte dell'ospedale, conosceva tutti i medici e gli infermieri, sapeva ogni posto e ogni singola stanza. Adorava far distrarre bambini e ragazzi con la sua simpatia, era un po' un vulcano di energia, e nonostante la sua brutta posizione , riusciva a mettere allegria a tutti, e tutti lo amavano, genitori compresi, beh i genitori degli altri ragazzi, suo padre non di certo... dal momento che l'aveva abbandonato perché «era troppo impegnativo un bambino con una gamba» "come se la colpa fosse mia" si ritrovava a pensare spesso Harry, Vabbè, fatto sta che Harry aveva sua madre,
sua sorella e i suoi amici, questo gli bastava.
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Braccialetti verdi e blu (1D, Larry)
FanfictionCiao raga, questa è una storia strappalacrime, drammatica e romantica. A me personalmente piace molto, non voglio spoilerare nulla quindi mi fermo qui. Volevo solo avvisare che non capisco perché non mi fa rispondere ai commenti, ma per qualsiasi co...