Capitolo 2

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Era mattina e Harry decise di andare a fare colazione da solo visto che Niall era uscito da qualche ora... era contento per l'amico ma senza di lui si annoiava a morte.
Per andare alla mensa, passó dinanzi la stanza numero 28, una stanza solitamente vuota, ma quella mattina vide una valigia sopra il letto, segno che qualche altra persona era entrata in quell'inferno di ospedale, Harry era molto triste perché sperava sempre fosse una cosa da poco, ma quando vedeva le valige piene era sicuro che era qualcosa in più che una semplice influenza.
"Che hai da guardare riccio?" Una voce l'ho prese d'assalto da dietro.
Si giró e rimase ipnotizzato da un blu, era un blu particolare, non aveva mai visto degli occhi così belli e profondi, gli ricordavano le onde del mare oppure il cielo, di una sola cosa era sicuro... non aveva mai visto occhi più belli.
"Svegliaaaa... certo che sei proprio strano tu"
Harry si risvegliò dal suo stato di ipnosi...
"Ehm si, eccomi, piacere sono Harry"
"Ok... che avevi da guardare nella mia stanza ?"
"No niente di che... e solo che io qui conosco tutti e questa stanza prima era vuota, mi chiedevo chi fosse entrato"
"Bene eccomi... mi hai visto...ora puoi andare"
Harry rimase un po' male di come era stato trattato dal ragazzo. In quell'ospedale nessuno mai l'aveva trattato così... ma comunque girò la sua carrozzella e incominciò ad avviarsi.
"Ehiii, scusa" sentì dire da lontano.
Harry si girò confuso.
"Davvero scusa non avrei dovuto trattarti così e che sono un sacco nervoso, piacere sono Louis"
Harry si avvicinò porgendogli la mano.
"Tranquillo, io sto andando a fare colazione, vuoi venire con me ? So un posto segreto per rubare delle palline di cioccolato buonissime"
"Dai si, poso questo e arrivo" mostrando una piccola scatolina.
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"Zitto se ci scoprono è un casino"
"Tu come fai a sapere questo posto?" chiese Louis sussurrando
"Beh io vivo in questo ospedale da, praticamente, sempre"
"Oh" rimase stupito Louis
"Tranquillo, non provare pena per me, sono abituato, comunque hai dei begli occhi"
Louis rimase stupito,non aveva mai ricevuto un complimento, diciamo che lui veniva da una situazione particolare, i genitori erano spesso assenti e quando c'erano non si preoccupavano mai di lui, odiava il padre da quando gli aveva confessato che non voleva un figlio come lui, si certo perché lui non era un figlio normale, andava male a scuola, non aveva amici e il sabato sera passava le serate chiuso in camera a guardare il calcio, si perché l'unica cosa che importava a Louis era il calcio.
"Grazie mille" disse leggermente imbarazzato.
"Perchè sei qui ?" Chiese harry
"Se posso sapere" continuò
"Non so preciso, sono svenuto in campo mentre stavo giocando a calcio e mi devono fare dei controlli... devo stare qua almeno 4 giorni"
"Bello il calcio"
"Lo pratico da quando sono piccolino e ormai lo faccio a livello agonistico, è l'unica valvola di sfogo"
"Capisco, beh io non posso giocarci però vedo sempre le partite e mi piace seguirlo"
"Mi dispiace"
"Nahh, se avessi l'opportunità di fare una partita a qualcosa, di certo non sceglierei il calcio, preferirei il surf"
"Figo si, ma non saprei andarci"
"Io credo di saperci andare, cioè non ci sono mai andato, però guardo le persone surfare da sempre e ho capito ogni piccolo movimento da fare, vabbè ma tanto non potrò mai verificare, quindi"
"Harry, hai anche tu dei begli occhi"
Lo prese alla sprovvista
"Grazie" mantennero il contatto visivo per circa 2 secondi fin quando non sentirono delle urla venire da fuori.
"NO NON È GIUSTO, MI AVEVATE PROMESSO CHE MI FACEVATE USCIRE"
"Cazzo questo è Niall" si girò di scatto Harry
"Chi è Niall?"
"Il mio migliore amico, forza vieni"
Harry uscì dalla mensa e vide Niall quasi in lacrime urlare contro la dottoressa Wilde.
"Lo so piccolo ma non puoi, non sappiamo cosa è successo questa notte è non sappiamo perché hai perso alcuni battiti, è rischioso farti uscire" la dottoressa Wilde era davvero gentile ed era diventata un po' la mamma di tutti i pazienti dell'ospedale
"La prego, voglio solo andare da lei,la supplico, ho bisogno di andare da lei mi faccia uscire solo per qualche ora"
"Niall, non puoi, è rischioso" intervenne Harry.
Niall si girò e si catapultò tra le braccia di Harry a piangere
"Non c'è la faccio più Harry, mi manca, ho bisogno di portarle dei fiori"
"Niall è la tua migliore amica, capirà"
"Harry si è lasciata con il fidanzato, e i suoi genitori hanno chiuso, dovrei stare con lei, dirle che andrà tutto bene e che ci sono io con lei, e invece no, perché il mio cazzo di cuore è rotto, lo odio, odio questa vita, odio tutto e tutti" scoppió in un pianto isterico. Lì seduto a terra con la testa sulla gamba di Harry che gli accarezzava i capelli.
"Niall dai andiamo in camera, hai mangiato ?"
Niall si alzò e si asciugò le lacrime.
"Certo che ho mangiato" Niall guardò dietro Harry c'era Louis
"Scusami, ho avuto una crisi, piacere Niall, ti giuro che negli altri giorni non sono così" disse accennando una risatina.
"Tranquillo, io sono Louis"
"Dai andiamo tutti in camera" disse Harry.
"Oh io passo, devo fare una chiamata e devo disfare la valigia"
"Ok quando vuoi, la mia camera è la numero 1"
"Grazie Harry, per tutto"
"Di nulla"
Così Louis si avviò verso stanza sua, a disfare la valigia, non doveva fare nessuna chiamata veramente, dal momento che non aveva nessuno con cui parlare e a sua mamma era bastato un messaggio con scritto "sto bene, i dottori hanno detto che devo stare qua 4 giorni... ci sentiamo domani ciao".
Niall e Harry invece andarono nella camera che condividevano ormai da mesi, e cominciarono a parlare sia di Louis, il nuovo arrivato dagli occhi color mare, sia di Chiara, la migliore amica di Niall.

Braccialetti verdi e blu (1D, Larry)Where stories live. Discover now