Mi chiamo Toni e ho 19 anni, ma cosa importa?
Erano ormai mesi che non la sognavo, mi limitavo ad ascoltare la sua playlist e a piangere per la sua mancanza.Non mi ero più posto il problema di come potessi diventare, venivo definito un depresso da tutti, senza mai avere nessuno che si degnasse di provarmi a capire; provare a capire il dolore che si prova nel veder andare via la donna che ami, l'unica per cui rimarresti per sempre te stesso, senza mai cambiare il tuo carattere.
Le giornate ormai erano monotone: Sveglia-Lavoro-Pranzo-Lavoro-Cena-Notte.
Forse lo erano, fino al 24 marzo, in cui riuscii ad addormentarmi finalmente dopo una serata davvero dura, ricca di ricordi e pianti; mi addormentai e mi ritrovai in un campo di margherite, il suo fiore preferito, con il tramonto più bello che avessi mai visto.
In questo campo immenso di Margherite finalmente la vidi arrivare da lontano, bella, splendente e con il suo dannato sorriso che mi fece scoppiare a piangere in un istante,senza lasciare spazio alle parole riuscii ad abbracciarla e a dirle che mi mancava come l'aria.
Tutto ciò sembrava cosi reale, sembrava lei, quando purtroppo la sveglia suonò,e rendendomi conto che era tutto un sogno rimasi illuso, fino a quando, affianco al cuscino trovai un bellissimo fiore, una bellissima margherita.
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CAMPIONE
Historia CortaDa piccolo tutti mi chiamavano campione, ora voglio toccare il cielo rendendo fiero mio padre.