Passò qualche giorno fino a quando quel ragazzo tornò da me, nel solito posto, nel solito bar con il solito panino.
Mi guardò con un viso timido, quasi come ad essere imbarazzato dalla situazione, che in effetti lo fu, anche se il momento era davvero magico per me.
Mi guardava sempre con i suoi occhi azzurri, che rompevano il ghiaccio all'interno del mio cuore e facevano suscitare in me una sensazione davvero strana, impazzivo per lui.
Impazzivo per il suo modo di fare, timido ma con le idee chiare e senza pensarci su due volte, era veramente uno dei carattere più unici che io avessi mai visto.
Dopo qualche minuto luca si alzò , mi prese, fece un respiro e con aria decisa mi diede un bacio, un bacio veloce, uno di quelli che durano un secondo ma in quel secondo ti fanno impazzire. Ricordo solo che rimasi pietrificata, senza capirci nulla.
Rimasi pietrificata perché non me lo sarei mai aspettato, che un ragazzo potesse baciare la "sfigata" della scuola, quella senza amiche, quella odiata da tutti.
Non mi sarei mai potuta aspettare che qualcuno potesse spuntare così dal nulla e rendermi tutto un po' più bello, solamente essendoci.
Ci scambiammo i numeri di telefono, iniziammo a parlare ogni sera, del più e del meno, dandoci la buonanotte alle 3 facendo le ore piccole pur che rimanere il più tempo possibile insieme a telefono.
Iniziammo ad uscire spesso, andavamo al parco, facevamo pic nic, andavamo al cinema e in collina per goderci i tramonti più belli.Ormai eravamo una coppia fissa,e ogni giorno che passava ero sempre più innamorata di lui, innamorata della sua personalità, del suo dimostrar l'amore attraverso la sua semplicità, la sua onestà,tutto ciò che mi faceva sentire amata.
Mi sentivo bene e forse per la prima volta nella mia vita riuscivo a distaccarmi dal mondo in cui ero abituata, un mondo pieno di insulti, di tristezza , di conformismo che assaliva la nostra società,mi sentivo felice, senza essere come tutti gli altri, lo ero, a modo mio.
Avevo ancora un dubbio da sollevare, e lo feci In una delle tante uscite, non trovando più argomenti da tirar fuori, spiegai a Luca della storia del bigliettino con scritto "sei bellissima" e del indovinello con la penna rossa, più volte gli chiesi se fosse stato lui ma continuava sempre a ripetermi che non centrava niente con tutto ciò è che non è tipo da fare queste cose.
Ammetto di essere rimasta abbastanza perplessa, però non mi posi nemmeno tanto il problema dato che ormai la mia felicità era basato solo ed esclusivamente Su un uomo, Luca.
Passata la serata lui mi riaccompagno a casa, nonostante fosse tardi è probabilmente i suoi genitori lo stessero aspettando;durante il tragitto si prese un secondo di pausa e si fermò, eravamo all'interno di una stradina piena di alberi e sinceramente io avevo paura .
dissi " Luca andiamo che questo posto mi fa paura"
Lui continuò a fissarmi in silenzio e rimase fermo."Luca dai non fare il coglione e muoviti, andiamo"
Da lì Luca mi sorrise, mi diede un bacio e mi disse " so di essere un ragazzo timido e magari non ti dimostrò al meglio ciò che provo, però guarda questo tramonto, mi ricorda te, mi ricorda i tuoi occhi, i diversi colori che assumono quando mi vedi, la bellezza che ti caratterizza, sono tutte cose che mi fanno impazzire di te, e si, voglio condividerle con te, magari per tanto, magari per sempre.""Luca, non so che dire"
Rimasi ferma con gli occhi lucidi,iniziai a sentire una fitta al cuore, provocata da una gioia incontrollabile, lo presi, lo guardai e gli dissi che per me ora come ora era semplicemente tutto .
Dopo quella pausa, tornammo a casa, lui con il suo viso bellissimo, e io con il cuore pieno di gioia e di amore, un cuore che per troppo tempo era rimasto vuoto.

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CAMPIONE
Krótkie OpowiadaniaDa piccolo tutti mi chiamavano campione, ora voglio toccare il cielo rendendo fiero mio padre.