Fin da piccolo sono cresciuto tra le braccia di mio papà, colui che difronte ad ogni cazzata era l'ultimo a rimproverarmi.
Spesso mio padre mi assecondava nelle cose più sbagliate solo per strapparmi un sorriso, mi ha fatto crescere mettendomi davanti all'età di 5 anni facendomi parcheggiare con lui, mi ha lanciato in mezzo alla piscina a 6 anni quando non sapevo nuotare, mi ha fatto salire sul mini scooter a 8 anni in un parcheggio assieme a lui.
Lo so mio padre può sembrare uno un po' strano, invece era una persona splendida che fin da piccolo mi ha insegnato i valori che davvero contano nella vita, il rispetto per la donna, per la famiglia e per le persone.
Mi ripeteva sempre "se fai una cosa che non devi fare e ti fai male la prossima volta non la fai più, se picchi una donna non sarai mai più un uomo".
Mio padre era colui che mi insegnò l'arte del saper sbagliare,del saper riconoscere un errore per non ripeterlo in futuro.
Mio papà era colui che fin da piccolo mi portava al campetto per giocare con lui e farmi sentire un piccolo messi quando in verità ho sempre fatto pena a calcio.
Mio papà ha sempre avuto il sogno che io diventassi un arbitro proprio come lui, e così è stato.
Mio papà ha sempre avuto il sogno di insegnarmi a guidare, ma che purtroppo non riuscirà mai a realizzare.
Mio papà era un sognatore, quando era in ospedale, sognava; sognava di tornare a casa il prima possibile per poter essere felice con la propria famiglia.
Mio papà anche difronte alla morte ha sempre sorriso, ha sorriso in 4 anni di sofferenze in cui lui era sottoposto a di tutto.
In casa piangevamo sempre tutti, ma lui da lì, sorrideva.
Mio papà, quando lo vidi l'ultima volta,per la prima volta, piangendo mi disse "tratta la tua fidanzata come io ho trattato tua mamma, con tanto amore, prenditi cura di lei."
Questa frase penso che mai uscirà dalla mia testa, ogni giorno quando ripenso a papà, ripenso al fatto che nonostante le mille cazzate, è sempre stato colui che ha sempre insistito su questi valori, e non è da tutti.
Mi manca tutto di mio padre, lo ammetto, non immaginavo davvero di stare così, però cosa posso farci ormai? Ho promesso a mio papà tante cose, un giorno mi vedrà da lassù , in uno stadio ad arbitrare proprio come lui ha sempre sognato.
Ho promesso a mio papà che porterò rispetto alla sua memoria, proteggendolo da tutto e tutti, anche se , vorrei che ora, lui fosse qui, a proteggere me, da questa vita che mi ha messo davanti un ostacolo che faccio ancora fatica a superare.
Non è vittimismo tutto ciò.
Non ho mai parlato così di mio padre e spero che nessuno pensi male, mio padre è un eroe per me e di ciò che pensa la gente non me ne frega.
Mio papà è un capitolo della mia vita e io ho promesso di liberarmi in questo libro. Mi manchi Mimmo.
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