POV AITOR
Dopo le parole di Anny, mi sono sentito più tranquillo e ho fatto come mi ha detto di fare.
Quando sono entrato, la prima persona che vidi fu una ragazza, sembrava gentile, quindi mi sono avvicino a lei e le ho tirato la felpa.
Lei si gira e vedendomi si abbassa alla mia altezza dicendo: che ci fai qui da solo, piccolo?
Io: ecco... Sto cercando Caleb. C'è?
Lei: no, è uscito poco fa. Se vuoi posso chiamarlo.
Io: non serve. E Archer? Lui c'è?
Lei: no, non è rientrato.
Io: ed un certo Jordan o Shawn?
Lei: beh ci sono entrambi, chi dei due vuoi che ti chiami?
Io: ecco...non lo so...
Lei: facciamo così. Ti porto da entrambi, tanto dovrebbero essere insieme.
Annuisco solamente e come ha detto mi accompagna in una zona di questo posto, dove ci sono tante persone, sono persone che non ho mai visto, ma Anny parla sempre di persone con cui gioca a calcio, che siano queste le persone di cui parlava? Beh se mi ha detto di cercare Archer o Cal penso di sì.
Quando la tipa a cui ho chiesto si ferma, mi fermo anche io, ma mantengo sempre una distanza tra me e le persone. Se non sono Cal, Archer o Anny, non mi piace stare vicino alla gente, ho paura di loro.
Lei si era avvicinata ad un ragazzo in particolare, anzi a due e si era messa a dire qualcosa a loro due, non so cosa si dicono e tanto meno voglio saperlo, ma non appena si voltano tutti e tre, uno di loro mi chiede: senti piccolo, perché sei qui? Da solo?
Io: mi ha detto di fare così e di aspettare qui, con qualcuno.
Il tipo di prima mi chiede: chi te lo ha detto?
Io: ecco...
Ma prima che potessi continuare con la frase, sentimmo qualcuno dire: hey, che succede qui?
Volto lo sguardo verso la voce famigliare che ha appena parlando, notando che fosse Cal, quindi mi sono direttamente diretto da lui e l'ho abbracciato forte.
Caleb: Ait? Che ci fai qui? Sei venuto con Anny?
Scuoto la testa in segno di negazione, quindi mi prese in braccio chiedendo: ti ha detto lei di venire qui?
Annuisco leggermente ed alla fine chiede: sono ancora loro?
Io: sì...
Caleb: ho capito.
Dopo di che sfila il cellulare dalle tasche e compone un numero per poi portarselo alle orecchie e dire dopo un po': Archer, sono io. Dove sei? Si, ho capito. Vediamoci al solito posto. Proprio quello, adesso.
Dopo di che finisce la telefonata con Archer e mi guarda dicendo: senti piccoletto, fai quello che ti ha detto Anny e non andare da nessuna parte da solo. Che cosa ti ha detto nel caso non ci fossi io o Archer?
Io: di stare con Jordan o Shawn, ma non so chi siano...
Caleb: se te lo ha detto lei, allora va bene.
Io: ma quali sono?
Caleb: quelli con cui stavi parlando piccoletto.
Io: okay... Prometti che tornerete presto?
Caleb: non devi preoccuparti, piccoletto. Te lo prometto.
Dopo di che si rivolge ad uno dei ragazzi con cui parlavo dicendo: occupatevi di lui fino a che non torno, per favore.
Il ragazzo dai capelli verdi o quello che è dice: non preoccuparti Caleb, ce ne occupiamo noi.
Caleb: grazie, vi devo un favore.
Dopo aver detto quelle parole mi scompiglia leggermente i capelli per poi correre via, probabilmente andrà da Anny, così come Archer. Succede sempre così quando le persone cattive si fanno vedere.
Appena il castano sparisce dalla nostra visione, il ragazzo con i capelli color pistacchio si avvicina a me, chiedendomi: che ti piacerebbe fare mentre aspetti?
Non rispondo, di solito non amo parlare con la gente sconosciuta, anche se queste persone Archer, Cal ed Anny le conoscono, io non mi fido. Non mi sono mai fidato di nessuno, se non di loro tre, che non mi hanno mai giudicato, anzi mi vogliono bene ed io ne voglio altrettanto a loro.
Il pistacchio continua: non sei molto sociale neh? Che ne dici di giocare a calcio? Ti va?
Appena pronunciata la parola calcio, scatto leggermente e beh, lo hanno notato tutti, per questo il ragazzo che ha parlato fino ad adesso dice: questo mi sembra un sì.
E beh, siamo andati verso il campo da calcio più vicino ed abbiamo giocato a calcio.
SKIP TIME
POV ARCHER
Quell'idiota di Anny sempre da sola deve fare le cose, se non ci fosse stato Aitor ad avvertirci adesso non l'avremmo aiutata. Anche perché sei contro una non è per niente un combattimento alla pari. Almeno se siamo in tre possiamo gestirli.
Adesso siamo tutti e tre fianco a fianco ed abbiamo battuto per l'ennesima volta quella gang, ma ad un certo punto il loro capo disse: cambiamo le cose in carta. Facciamo una partita a calcio. Sei contro sei. Se vinciamo noi, vogliamo la ragazza ed il ragazzino.
Caleb: e se vinciamo noi, non dovrete più rompere i coglioni.
Lo stesso di prima disse: solo se vincerete.
Anny si avvicina a me dicendo: beh, magari cosi ce li toglieremo dalle scatole una volta per tutte.
Io: lo penso anche io.
Caleb: ma adesso siamo in tre, chi dovremmo chiamare per essere in sei?
Anny: che ne dite di Mark, Joe e Nathan?
Io: per me sta bene, allora io chiamo Joe.
Caleb: ed io gli altri due.
Dopo aver detto ciò abbiamo chiamato i nostri amici e li abbiamo fatti venire al campo al fiume, inevitabilmente Joe ha portato con se alcuni giocatori della Royal. Ma penso sia perché volevano venire per evitare che facessimo qualche cazzata. Ci conoscono, quindi sanno che potremmo farla se non sono presenti.
Inutile specificare che abbiamo vinto noi e senza nessun tipo di difficoltà. Beh il calcio è il nostro punto di forza, pensavano di batterci in quel campo, alla fine si sono dimostrato solo deboli e si sono ritirati ancor prima di finire la partita, dando così forfait. Vincere così non è delle migliori, ma almeno ce li siamo tolti dalle scatole, ma non sappiamo per quanto tempo esattamente, non lo possiamo sapere, ma spero che sia per sempre.
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YOU AND I, FOREVER
FanficDove una ragazza, perde l'intera famiglia per una sua decisione per poi incontrare persone di cui si fiderà ciecamente. Per maggiori dettagli leggete la storia. Ho voluto farla su questo personaggio, dato che non ce ne sono di storie su di lui, se n...