CAPITOLO 23

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POV ANASTASIA
Siamo tornati ai dormitori, dopo la specie di partita improvvisata che abbiamo fatto.
Joe, David e John sono voluti venire con noi alla Raimon, forse per evitare qualcosa, ma non so cosa esattamente, ma mi fa piacere che vengano con noi.
Quando siamo arrivati ai dormitori, non trovammo nessuno.
Archer: potrebbero essere al campo.
Io: già, potrebbero.
Dopo di che, ci siamo diretti verso il campo della Raimon, dove li trovammo tutti che si stavano divertendo.
Aitor: Anny!
Dopo di che mi corre letteralmente, saltandomi letteralmente addosso.
Io: hey piccoletto.
Aitor: non ti hanno fatto del male? Vero?
Io: non devi preoccuparti, piccoletto. Guarda, non c'è nulla.
Aitor mi guarda dall'alto al basso continuando ad abbracciarmi.
Sento Celia dire: awww, che carini.
Prendo il turchese in braccio, che in automatico nasconde la faccia nel mio collo.
Io: non ha pianto, vero?
Jordan: nah, ha giocato tutto il tempo.
Xavier: anche se è stato più attaccato a Jojo, che ad altri.
Io: beh, si vede che lo ha preso in simpatia.
Aitor: in realtà è lui ad avere la faccia da stupido.
Era rivolto al rosso ed io ridacchio leggermente.
Xavier: hey!
Io: in effetti non ha tutti i torti, rosso.
Xavier: oh, ma dai. Anche tu?
Io: beh, non è così male, no? In più c'è una persona che non lo pensa.
Xavier: e chi?
Io: segreto.
Jordan: comunque, chi è?
Io: si chiama Aitor. E', come dire...
Non finisco nemmeno la frase che Darren si avvicina a me chiedendo: non vorrai dirmi che lui...
Questa volta lo fermo io, so che ha frainteso, quindi dico: beh, vorrei rimanere vergine fino ai miei 18 anni, se è possibile.
Darren: quindi non è...
Io: nah, anche papà ha frainteso. Ora che ci penso, dovresti dirgli di non preoccuparsi. Sta mattina ho lasciato l'ospedale di fretta.
Darren: come mai?
Io: un contrattempo.
Aitor: no, le persone cattive...
Io: non ti daranno più fastidio, d'ora in poi.
Darren: che intende?
Io: lunga storia, ti spiego un'altra volta.
Aitor: posso stare con te, fino a domani?
Io: per me va bene, piccoletto. Prima, però, dovremmo chiedere a Dante.
Caleb: gli ho già mandato un messaggio, ha detto che gli va bene, basta che poi lo riportiamo domani.
Io: quello ovvio. Beh, Dante ha dato il permesso, quindi penso proprio che continuerai a stare con me oggi.
Aitor: evviva! Giochiamo?
Io: giochiamo.
Dopo di che andammo tutti al campo e ci mettemmo a giocare a calcio.
SKIP TIME
Sono passate alcune ore da allora, in questo momento Aitor dorme. E' crollato subito dopo aver giocato tantissimo ed essersi stancato.
Nella stanza, oltre a me e Aitor, ci sono anche Archer e Jordan. Aitor, in qualche modo si è affezionato a Jordan.
Jordan: perché hai un bambino con te? E che cos'è successo oggi, per lasciarlo a me o Shawn?
Io: beh, penso sia stato quando avevo sei o sette anni. Era ancora piccolo. A quel tempo i suoi lo avevano appena abbandonato e quindi l'ho solo aiutato.
Jordan: perché?
Io: mistero. In più lui non si ricorda molto di quello che è successo, ma non credo che scorderà mai delle persone che lo hanno abbandonato.
Jordan: e beh...
Io: Ait è un bambino abbastanza coraggioso, che anche se molto piccolo ha cercato di tener testa a sei idioti che se la prendono sempre e solo con le persone deboli. Quando l'ho trovato era circondato da quelle persone ed in quel momento era spaventato, ma allo stesso tempo tentava di essere forte per se stesso. L'ho solo aiutato e da quel momento è sempre contento di vedermi, e beh in poche parole sta cercando un modo per contraccambiare. Non si direbbe, ma odia avere debiti con qualcuno. Ma allo stesso tempo vuole bene sia a me, che Cal, che Archer. Ma anche a Bryce e Claude.
Jordan: capisco... Conosci Bryce e Claude?
Io: beh si, ogni tanto vanno in orfanotrofio  e molte volte capita che li incontri.
Jordan: capisco...
Io: non si direbbe, ma ha preso in simpatia anche te e Xavier.
Jordan: dici sul serio?
Io: sì... Comunque, avrei un favore da chiederti, so che è ancora troppo presto e roba simile...
Jordan: va avanti.
Io: se non dovesse venire adottato da qualcuno entro i tuoi venti anni, potresti farlo tu? Se potessi farlo sarebbe di grande aiuto. Ha bisogno di qualcuno ed io, anche se volessi, non potrei adottarlo appena compio venti anni.
Jordan: se non viene proprio adottato da nessuno, posso farlo io quando compio venti anni.
Io: ti ringrazio, Jo.
Dopo di che parlammo di altro, argomenti in generale, fino a che Aitor non si sveglia e quindi ci mettemmo a giocare con lui, dato che voleva giocare sia con me che con Jordan.
SKIP TIME
Da quel giorno sono passati un paio di mesi.
Un paio di mesi dove abbiamo ripreso le nostre vite normali, due mesi che mi sono riconciliata con i miei genitori e sono sempre due mesi che li vado a trovare quasi tutti i giorni, o almeno nei giorni in cui posso andare.
Oggi ci sono le finali del FFI, mi sono detta che se dovessimo vincere in campionato allora mi sarei dichiarata.
Non che sia una mia scelta, dato che quando lo sono venute a sapere le altre ragazze hanno fatto di tutto perché io mi dichiarassi ad Archer. Beh almeno mi tolgo il pensiero e basta. Se gli piaccio in quel senso bene se no amen.
In questo momento siamo tutti allo stadio dove si terrà la finale contro i Piccoli Giganti. Siamo tutti qui a riscaldarci un po' in campo, prima che iniziasse la partita. Come al solito d'altronde.
Beh alla fine abbiamo vinto tre a due per noi. Quindi mi sono detta che mi sarei dichiarata più tardi, anche se vedevo come le ragazze mi incitavano a farlo qui in mezzo al campo della finale.
Lo farò quando saremo ai dormitori, voglio dirgli quello che provo in un posto dove abbiamo passato quasi tutta la vita ed il campo della finale non era il luogo adatta per poterlo fare.
Il luogo adatto è il campo vicino al fiume, è lì dove ci siamo incontrati per la prima volta anni fa, ed è sempre lì dove c'è un punto del campo in cui nessuno va solo perché pensano sia una zona pericolosa, diciamo. Anche se non ha nulla di pericoloso.
Lo considerano tale solo per delle leggende infondate, questo è quanto.























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