Capitolo 9

55 8 0
                                    

"Allora di che si tratta la missione?" domandò Shaila
"Dei cittadini hanno detto di aver visto qualcosa di strano mentre stavano facendo una passeggiata" disse Lloyd dall'altra parte della linea
"Devo preoccuparmi?" chiese la rossa
"No, vedrai che non sarà nulla" la rassicuró Lloyd
"siamo quasi sul posto" annunciò il biondo ai suoi compagni, tornando poi alla chiamata con Shaila
"Stai comunque attento" disse la giovane
"Certo" dichiarò il giovane
"Sai stavo pensando che uno di questi giorni potremmo mantenere la promessa che abbiamo fatto molti anni fa quando eravamo in quel campo a guardare le stelle" disse all'improvviso Lloyd
"Sarebbe fantastico" rispose la rossa guardando le figlie che disegnavano sul tavolino
La piccola Marabelle raggiunse Shaila
"Mamma mamma anche io voglio salutare papà!" esclamò la bambina
"Certo tesoro" acconsentì Shaila porgendo il telefono alla piccola
"Papà!" gridò Marabelle
"Ciao carotina, prepara la televisione che l'ultimo episodio di Giovani astronauti ci aspetta stasera" disse Lloyd
"Sarà fatto capitano!" gioí la piccola mettendosi una mano sulla fronte come se suo padre fosse un vero capitano.
"Ora ti ripasso mamma" disse Marabelle
"Okay ciaoo salutami anche Penelope" disse il biondo
"Allora ci vediamo quando torni" disse Shaila tornata in possesso del cellulare
La risposta di Lloyd però non arrivò
"Lloyd?"
"Scusa Shaila ora devo andare qui c'è qualcosa di strano" rispose Lloyd e con questo pose fine alla chiamata.
Una mezz'oretta dopo il telefono vibró, segno che le era arrivato un messaggio, si alzò dal divano sopra il quale era seduta con le figlie e andò a leggere il messaggio.
Il sangue le si geló quando vide un messaggio di Lloyd, un'unica parola che non le metteva altro che panico
"Aiuto" così diceva il messaggio
Gli inviò un messaggio e poi un'altro, ma non arrivò mai una risposta dal biondo
Iniziò allora a bombardarlo di chiamate, ma lui non rispose mai.
"Lloyd! Avanti rispondi!"
"Lloyd!"

Shaila si tirò su di scatto dal letto, guardandosi intorno
"Solo un incubo" pensò.
Guardó l'ora sul telefono abbandonato sul comodino.
2 di mattina
Si alzò dal letto, percorse il corridoio che conduceva alla stanza delle sue figlie e ci sbirció dentro: Marabelle e Penelope dormivano beatamente nei loro letti.
Chiuse la porta e si voltò per tornare a dormire, ma si bloccò all'improvviso.
A metà corridoio giaceva Lloyd che le dava le spalle
"Lloyd?!" esclamò
Il biondo non si voltò, iniziò a correre verso la fine del corridoio
"Aspetta!!" gridò Shaila inseguendolo, il corridoio sembrava sempre più lungo, Lloyd sempre più distante
"Lloyd!" urlò nel tentativo di farlo fermare.
Chiuse gli occhi e quando gli riaprì si accorse di essere arrivata nella sua camera.
L'enorme porta finestra era spalancata e fuori sul balcone c'era Lloyd, in piedi che guardava il vuoto
"Lloyd?" disse incerta
Lloyd si voltò a guardarla.
I suoi occhi una volta verdi erano molto più scuri quasi neri e i capelli si muovevano velocemente come mossi dal vento, ma quella sera non c'è n'era, fece un passo verso Shaila, ma lei indietrecciò, allontanandosi da lui
"Shaila perché mi hai abbandonato?!" iniziò a dire, la sua voce suonava oscura
"Quella volta ti avevo chiesto aiuto ma tu non hai fatto niente!" esclamò più duramente Lloyd
"No non è vero!" rispose la rossa indietrecciando ancora di più
"E la promessa.. Non l'hai mantenuta! Me lo avevi promesso Shaila!" continuò a parlare Lloyd
"Mi dispiace!" si scusó la giovane
"Mi hai lasciato scomparire! E ora loro non hanno più un padre!" disse il biondo indicando la porta della stanza delle figlie
"È solamente colpa tua!" disse ancora Lloyd
"No! Basta ti prego smettila!" esclamò Shaila iniziando a ripercorrere il corridoio per scappare, ma Lloyd sembra sempre più vicino a lei
"Shaila è colpa tua!! Solamente TUA!"
"NO!" il vuoto si apri sotto di lei, il pavimento era scomparso, il lungo corridoio e anche Lloyd come tutto il resto scomparve e il nulla l'avvolse restando circondata solamente dall'oscurità
"Noooo" gridò le parole perse nel vuoto

Shaila si svegliò di soprassalto, passandosi una mano tra i capelli, guardó la sua stanza, non trovando traccia della presenza di Lloyd.
Si diete immediatamente un pizzicotto e gemette di dolore subito dopo
No quello non era un sogno, quella era la realtà capì Shaila
"No non è stata colpa mia, io non potevo fare nulla" si ripeté nella mente, ma le parole dure di quel Lloyd le arrivarono nuovamente alle orecchie, dure come rasoi
"È colpa tua Shaila! Solamente colpa tua!"

Ninjago: il tempo non aspetta nessunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora