Capitolo 15

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E finalmente ecco il capitolo 15!!! Ce n'è voluto di tempo! (+7000 parole)
Buona lettura

Due interi giorni a dover fare da babysitter non era una bella cosa, per Chora forse era ancora sopportabile, ma per Christian la cosa era assai faticosa dover fare i conti con i litigi, i pianti e il baccano era come una tortura, lui che solitamente se ne stava da solo e in silenzio in camera sua, non gli piaceva più di molto il baccano.
Non si poteva di certo dire che sarebbe stata una passeggiata, non era molto bravo con i bambini e quando facevano casino era difficile sopportarli, avevano sempre messo a dura prova la sua pazienza e i due in questione non facevano eccezione.
"Non dureremo neanche un giorno" piagnucoló Christian
"Oh andiamo non può andare così male" tentò un approccio più positivo la sorella, ma in realtà anche lei poteva immaginare come sarebbe andata a finire, Gea aveva sbagliato a fidarsi di loro e a lasciarli come babysitter, sarebbe stato il caos più totale già entro poche ore e Gea se n'era andata solo da due, sarebbe stato meglio chiamare nonno e nonna oppure zia, ma loro?! Quella era stata l'idea peggiore al mondo.
Le ore successive non fecero che convincere ulteriormente i due maestri della terra.
"Tutto questo non è affatto divertente!" esclamò Christian mentre un gavettone d'acqua gli finiva addosso.
"Beh almeno tu non sei stato riempito di vernice rossa" parlò Chora mentre saliva le scale che portavano al piano di sopra, dove si trovava Christian.
"Quel bambino è davvero bravo quando si tratta di scherzi" dichiararono contemporaneamente i due.
"Dove diavolo è finito ora?" chiese la ragazza
"Io mi preoccuperei più sul dover pulire tutto questo disastro prima di domani sera, Mamma ci ucciderà se trova tutto così" disse il giovane.
"Non farmici pensare, puliremo quando avremo sistemato quella piccola peste" affermò Chora mentre stringeva la mano a pugno.
"Nick!" lo chiamò Christian mente percorreva il corridoio, Chora accanto a lui.
"Stai attento potrebbe essere ovunque, anche alle nostre spalle, sono sicura che ci sta osservando in questo momento" lo mise in guardia la mora
"Andiamo, quanto potrà mai essere più furbo di noi? " domandò Christian
"Sul serio? Dieci anni a vivere con lui non ti hanno insegnato niente? È sveglio, a volte anche più di noi, lo ha sempre detto mamma"
"Sì è vero è piuttosto sveglio per la sua età, ma dubito seriamente che sia davvero più furbo di noi, resta pur sempre un bambino"
"Anche io fino a pochi anni fa lo sottovalutavo, ma poi ho dovuto ricredermi"
I due proseguirono lentamente, ma non si accorsero della sottile corda che stava all'altezza delle loro ginocchia, proprio lì davanti a loro ed entrambi inciamparono.
"Tutto qua? Mi sarei aspettato di più da lui" ammise Christian mentre si rialzava, Chora con lui
"Anche io" parlò lei
"Aspetta! Cos'è questo rumore?" chiese lei
I gemelli alzarono la testa, ma si accorsero tardi della rete che fu rilasciata sopra di loro.
Tentarono di liberarsi, ma si trovarono solo più ingarbugliati nella rete.
"Siamo caduti in trappola!" pianse Chora
"Nick liberaci subito!" gridò Christian
"Ma questa è la rete della porta da calcio che c'è in giardino?" si chiese poi la maestra della terra
La sua domanda fu ignora e presto Nick uscì allo scoperto e chiuse la rete intrapplandoli definitivamente.
Inizió a fare delle smorfie di fronte ai due come il bambino dispettoso che era.
" Provate a liberarvi se ci riuscite, siete dei ninja in allenamento dopotutto o forse mi sbaglio?"
Il bambino si affrettò a legare una corda intorno alla rete e la lanciò in alto verso il soffitto.
"Adesso Maelle!"
La bambina si fece strada verso di loro e con un balzo atletico contro la ringhiera delle scale afferrò la corda è la agganció su una sporgenza,quando tornó a terra tenendo sempre la corda tra le mani la rete si sollevò e con lei anche i loro fratelli maggiori ingarbugliati insieme.
"Maelle! Che ne è della nostra alleanza tra sorelle?!" si lamentò Chora
"Scusa Chora, ma Nick è il mio gemello, un po' come tu e Christian, il nostro è un legame indissolubile, e inoltre non ho saputo resistere al suo piano, è semplicemente così diabolico e geniale, non a caso tra i due è lui la mente, mentre io sono più il braccio "
"Mi chiedo sempre come facciate ad escogitare tutto questo, insomma siete solo dei bambini! "gridò Chora
"Si bambini , ma dimentichi che un giorno saremo proprio noi, dei semplici bambini a difendere tutta Ninjago, è giusto che ci prepariamo già adesso e come vedete c'è la caviamo già piuttosto bene, Nick elabora i piani e io lo aiuto a metterli in atto " rispose Maelle
"Ben detto sorella, siamo un perfetto duo " concordò Nick
"Ora potete farci scendere? "chiese Christian
"Temo di non potervi aiutare Maelle, neppure, abbiamo un appuntamento con la nostra serie TV preferita tra meno di cinque minuti, quindi starete a testa in giù per un po' di tempo, forse il sangue alla testa vi aiuterà a elaborare un piano per uscire, fino ad allora.... Ci vediamo fratelloni " disse Nick come la peste che era Maelle lo seguì a ruota giù dalle scale in direzione del divano
"Mamma dice sempre che sono loro ad aver preso il carattere brutto della famiglia e non ha mai avuto torto su questo" dichiaró il moro alla sorella quando i fratelli minori non furono più a portata d'orecchio.
"Penso che zio Martin e zia Melaine né sappiano qualcosa, in fondo sono da loro che anno preso questo modo sfrontato e diabolico di fare le cose" aggiunse Chora
"Noi e loro siamo davvero due cose opposte " continuò lei
"Ti ricordo che loro hanno preso dalla famiglia di mamma, noi da quella di papà "
"Giusto, come dimenticarlo "
"Forza aiutami a farci scendere, non deve essere così complicato " disse Christian mentre tentava di farli scendere
"Ci penso io, avevo pensato potesse succedere qualcosa del genere "
Chora tirò fuori un piccolo coltellino dalla tasca e tagliò la corda sopra, proprio dove lì teneva legati al soffitto.
"No aspetta! "tentò di fermarla il fratello, ma era troppo tardi ed entrambi si ritrovarono a schiantarsi al suolo.
Christian gemette per il forte dolore alla schiena, erano passati solo pochi giorno dall'incidente con il tornado a scuola e la sua ferita alla schiena non era ancora del tutto guarita, ci sarebbe voluto del tempo prima che potesse tornare del tutto come prima.
Per Chora era andata molto meglio, dopo aver smesso di vomitare e aver fatto una bella e lunga dormita era tornata in ottima forma ed era come nuova, nessuna traccia della nausea di prima.
I due ragazzi si alzarono da terra e tagliarono la rete che li teneva ancora prigionieri.
Il gioco dei gemelli più piccoli era finito ed ora iniziava il piano di vendetta di quelli più grandi e questa volta gli avrebbero dato una bella lezione, forse non li avrebbero battuti in astuzia, ma erano altrettanto bravi quando si trattava di far disperare la gente e dai se la cavavano anche con gli scherzi dopotutto

Ninjago: il tempo non aspetta nessunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora