Capitolo 8

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Gea osservò le gocce di acqua che scendevano lungo la finestra all'esterno dell'edificio scolastico.
Stava piovendo da tutta la mattina, come se il tempo fosse condizionato dalla sua tristezza, " Solo una coincidenza " pensò subito.
Non solo il tempo sembrava aver colto il suo dolore, ma anche i suoi alunni durante alcune lezioni le avevano chiesto se stesse bene, lei aveva semplicemente accennato un sorriso ogni volta.
"Era così evidente il suo umore?" si domandò mentre una nuova raffica di pioggia colpí il terreno.
Aveva l'ora libera così si è rifugiata nella sua aula privata per cercare di raccogliere i pensieri e di riprendere un po' il controllo di sé stessa.
Si arrotoló una ciocca di capelli marroni che era sfuggita alla crocchia e continuò a vagare tra i suoi pensieri.
"Perchè non l'ho fermato quella volta? Avrei dovuto dargli la notizia in quell'istante, così sarebbe rimasto, non avrei dovuto attendere la sera ed ora lui non c'è più" Si rimproverò mentalmente Gea, mentre qualche lacrima le cadeva dagli occhi per poi scendere lungo le sue guance.
L'ultimo ricordo di lui le balenó in testa
" Papà! Papà! Guarda cosa so fare" gridò la piccola Chora correndo incontro a suo padre.
Fece una piccola giravolta e per qualche istante riuscì a fare lo Spinjitzu, per poi cadere a terra l'istante dopo.
"Che brava la mia scimmietta, presto saprai fare lo Spinjitzu come il tuo papà" disse Cole, mentre Chora gli si arrampicava su una gamba, per poi giungere in cima alla sua spalla.
Gea appoggiata allo stipite della porta rise leggermente e poi aggiunse "Forse intendevi dire come il suo papà e la sua mamma"
"Si forse ma è il mio di potere che ha ereditato, non il tuo" rispose scherzosamente Cole
Anche Christian arrivò nella stanza e si precipitò anche lui verso suo padre seguendo l'esempio di sua sorella, giungendo sull'altra spalla dell'uomo
"Ooh no!! Un assalto! Gea aiutami mi stanno attaccando!" rise Cole mentre fingeva che i due bambini lo stessero attaccando.
La risata gioiosa di Gea aumentò e disse "Preferisco schiacciati!" esclamò facendosi strada verso i tre, salendo sulla schiena di suo marito, facendolo cadere a terra.
"Ehi tu dovresti essere dalla mia parte, questo è tradimento!" disse fingendosi offeso e ferito, ma una risata lo tradì.
"Questo è per quello che hai detto" scherzó Gea
"Bambini, guerra del solletico!" gridò la donna ai figli che presero d'assalto il loro papà facendogli il solletico, lei si unì a loro poco dopo.
Cole scoppiò a ridere, dimenandosi per cercare di sfuggire alla presa della sua famiglia
"Ok ok, mi arrendo!" disse Cole col fiatone, mentre tentava di riprendere fiato quando fu liberato
"Abbiamo battuto papà" gioirono i tre assalitori
"Si avete vinto" disse ancora a terra
Gea si fece improvvisamente più seria
"Senti c'è una cosa che dovrei dirti, magari possiamo parlarne stasera? " chiese all'improvviso Gea
"Certo, di cosa si tratta?" domandò Cole curioso
"Lo scoprirai stasera" rispose con un sorriso
"Oh andiamo!" brontoló Cole
"È una sorpresa!" ribatté Gea
"Sei crudele"
"Lo so"
Un beep li interruppe
Cole guardó il suo telefono è disse "Scusa devo andare c'è una missione ci vediamo più tardi"
"Ciao amore fai attenzione" disse Gea dandogli un bacio
"Quando mai non lo faccio?" disse Cole
Gea alzò gli occhi al cielo in risposta
"Ciao campione, ciao scimmietta, fate i bravi mentre sono via" li salutò Cole scompigliando a entrambi i capelli.
Prese la sua falce, il suo costume ninja e si avvicinò all'uscita, si fermò sulla porta e lanciò un'ultima occhiata alla sua famiglia, mandandogli un dolce sorriso, per poi uscire e scomparire all'esterno.
Gea si mise una mano sugli occhi per cercare di placare l'enorme quantità di lacrime che le riempivano gli occhi, cercò di fermare i ricordi che vagavano nella sua testa, ma presto un altro ricordo tornò a tormentarla.
"Pronto?" disse Gea rispondendo alla chiamata.
Era tarda sera e Cole non era ancora tornato dalla missione, non era una novità però che stesse via per ore o che tardasse, quella volta però era diverso.
"Aspetta cosa? Shaila calmati cosa è successo?" disse Gea cercando di calmare una Shaila piangente dall'altra parte della linea.
Shaila bombardó la donna di informazioni una dopo l'altra, la maggior parte delle frasi era confusa, ma Gea riuscì a comprenderne abbastanza da capire cosa avesse causato tanto dolore alla sua amica.
Il mondo le crollò addosso quando senti le parole "i ninja sono scomparsi nel nulla" e si uní alla sua amica in un pianto disperato, inginocchiandosi a terra.
I ninja erano spariti e con loro anche Cole.
Il suo Cole.
Fuori dalla sua finestra sfreccio un fulmine e contemporaneamente accadde anche nella realtà, facendola tornare con i piedi per terra, risvegliandola dalla trans.
Si accorse di aver il volto tutto bagnato di lacrime e il suo pianto sembrava non volersi fermare.
Si alzò dal davanzale della finestra dove era seduta e iniziò ad andare avanti ed indietro per la stanza della scuola.
Si toccò la pancia ricordando come quella sera gli avrebbe dovuto annunciare che era incinta, gli aveva preparato la sua torta preferita quella al cioccolato, ma tutto era andato distrutto con quella chiamata.
Guardò di sfuggita l'orologio e si accorse che la sua pausa era quasi terminata.
In qualche modo riuscì a ricacciare indietro le lacrime e a calmarsi, si asciugò il volto con un fazzoletto e poi osservò il suo riflesso nel vetro della finestra i suoi occhi erano arrossati e un po' gonfi a causa del pianto.
Si sedette nuovamente e iniziò a sperare che i suoi occhi tornassero al loro colore naturale entro la fine della pausa.

Ninjago: il tempo non aspetta nessunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora