III

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La caduta di Louis Tomlinson è iniziata la notte di Halloween dell'anno scorso:

Capelli ricci. Occhi verdi. Harry Styles.

Era Halloween del terzo anno ed erano entrambi alla festa di Halloween di Nick-quello-ricco-sfondato. Louis era vestito da greaser, insieme al suo migliore amico, Zayn, e a un suo compagno di squadra di football, Liam, che erano scomparsi da qualche parte quella sera. Ricorda vagamente due uccelli che avevano attirato la loro attenzione.

Ricorda anche il disprezzo e l'amarezza che provava per se stesso, arrabbiato perché non potevano piacergli anche le ragazze.

Ma poi lo ha visto, Harry, e tutti quei pensieri sono scomparsi improvvisamente.

Harry era vestito da Minnie Mouse. Orecchie nere da topo, camicia rosa a pois bianchi, un fiocco nei capelli in tinta. Jeans neri troppo stretti.

Ed era confuso in quel momento perché Louis conosceva Harry, lo vedeva ogni giorno a scuola, e non si era mai sentito come se... gli piacesse?

Louis ricordava quando Harry si era trasferito nella piccola città in quinta elementare. Ricordava che tutte le ragazze erano ossessionate dai suoi capelli ricci e dalle sue fossette.

Harry era un cretino totale, però. Veniva preso in giro perché era così maldestro, specialmente in educazione fisica. Era quel bambino che giocava a palla-muro da solo, si stendeva sull'erba durante la ricreazione e fissava il cielo. Il bambino che parlava da solo, che passava il tempo con se stesso, ma era comunque così felice.

Louis ricordò di aver svolto un progetto di scienze con lui in seconda media. A quel punto si era fatto un solo amico, un ragazzo irlandese di nome Niall che era un completo tripudio di chiasso e risate.

Louis ricorda che quando erano stati messi in coppia era preoccupato, forse anche un po' spaventato, perché Harry era un po' troppo strano. Ancora di più, però, Louis ricorda di essersi sentito intimidito.

Intimidito perché alla fine del progetto aveva scoperto che Harry era in realtà estremamente intelligente. Intelligente e completamente se stesso e felice, ma non ne faceva mai pubblicità. No, era qualcuno che avrebbe potuto possedere il mondo e non si vantava mai. Così incredibilmente umile.

Era come un fiore, qualcosa di timido ma vivo. Qualcosa di bello, qualcosa che chiede di essere guardato, ma lo fa in silenzio. Sboccia con tutti i suoi colori e i suoi petali e la sua bellezza, ma non ti urla di quanto sia bello, no, lascia invece che tu lo noti da

solo.

Dopo di che Louis sorrideva a Harry nei corridoi, forse gli diceva 'ciao'. Ma questo era il massimo. Ammirava un po' Harry, forse si sentiva anche ispirato da lui, ma non aveva mai pensato molto a lui - volontariamente, comunque.

Ma non aveva mai sentito un impulso così travolgente di conoscere qualcuno, di toccare qualcuno come in quel momento.

Certo, ricordava di aver apprezzato laspetto di Harry, come faceva con tutti i ragazzi adolescenti che diventavano incredibilmente attraenti nel corso degli anni, ma questo era tutto. Non c'era mai stata nessuna cotta segreta o altro, non che Louis lo sapesse.

Così all'improvviso, a diciassette anni e a una festa di Halloween dove Harry è l'unica cosa che riesce a vedere in una stanza affollata di gente, è strano.

Strano per la forte emozione che ha provato verso di lui - come se fosse tutto ciò che Louis ha sempre voluto. Di cui abbia mai avuto bisogno.

Quella sera, quando le loro mani si erano toccate, entrambe protese verso l'ultimo succo d'uva, Louis aveva riso, ricordando di aver pensato, chi cazzo prende il succo d'uva a una festa con alcol?

Hush - Italian Translation Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora