Primo giorno: primo incontro

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Sissy

Questa mattina c'è uno strano sentore nell'aria che sembra rendere tutti un po' agitati. Perché? Dobbiamo girare un nuovo spot pubblicitario qui a Roma, e il testimonial maschile sarà il tanto richiesto Can Yaman.

Cosa avrà di tanto speciale? È un attore come tanti. Bello? Sì, come tanti. Affascinante? Sì come tanti. Perché allora tutte quelle galline diventano pazze per lui.

"Ciao Sissy, allora? Oggi è il grande giorno! Sei pronta?"
"Per cosa?"
"Come per cosa! Oggi iniziamo a lavorare con Can!"
"Uhu ... non vedo l'ora!"

Rispondo agitando le mani in aria prendendola in giro.

"Non dirmi che non ti piace!"
"Ma per piacere Laura... come lui ne vediamo mille."
"Sei pazza? Lui è Can, e di Can ce n'è uno solo!"
"E per fortuna! Anche di me ce n'è una sola? E allora?"
"Tu sei la solita! Dillo che sei lesbica, non c'è niente di male?"
"Laura smettila, lo sai benissimo che non lo sono. Hai conosciuto i miei ex."

Laura fa una smorfia appoggiandosi la mano al viso e strizzando gli occhi.

"Ok! Ed ammetto che erano tutti bei bocconcini..."
"Sì, e tutti coglioni! Quando uno è bello, pensa di avere il mondo ai suoi piedi. Smollati caro. Io non mi faccio più abbindolare dalla bellezza esteriore."
"Insomma! Io una scopatina me la farei!"
"Prego, provaci magari avrai fortuna."

Le ribatto sarcasticamente facendole il gesto con le mani di passarmi davanti.

"Buongiorno Silvia, è tutto pronto!"
"Buongiorno signor Ferzan, tutto pronto come sempre."
"Non avevo dubbi, sei un'ottima truccatrice."
"Buongiorno anche a te Laura, pronta?"
"Buongiorno signore, non vedo l'ora di mettere le mani nei capelli del mitico Can!"

Non ci siamo. È una delle tante galline impazzite. Scuoto la testa e Ferzan mi vede.

"Silvia, qualcosa non va?"
"Assolutamente no! Solo non vedo tutto questo entusiasmo!"
"Buongiorno signor Ozperek..."

È sbucato all'improvviso con un sorriso smagliante e sicuro di sé. Ammetto, mai pensato il contrario, è bello, fisico scolpito che non esita a mostrare, capelli scuri, a vederli morbidi, soffici, invitanti da affondarci le mani, occhi scuri con uno sguardo profondo, bel viso adornato da barba di tre giorni, un look eccezionale per qualsiasi forma di viso che lo rende più maturo.

Laura è ammutolita per l'agitazione e lo fissa ad occhi spalancati come non avesse mai visto un uomo prima d'ora. Io non lo trovo così un mito. È un ragazzo qualsiasi. Ripeto, alto, bello, muscoloso, l'unica cosa che mi ha colpito, se proprio devo essere sincera è il suo profumo, lo riconoscerei ovunque perché è il mio preferito: Souvage.

"Ohh eccoti. Stavamo proprio parlando di te. Benvenuto Can, ti aspettavamo con ansia."
"Non tutti a quanto pare."

Se ne esce con un sorrisino.

Mi dà un'occhiata fugace per poi ritornare su Frezan.
Mi ha sentito, pace. Ho detto solo la Verità. Non penso se ne faccia un gran problema se ogni tanto incontra una ragazza che non si butta ai suoi piedi, ce ne sono a centinaia solo fuori l'hotel in questo momento.

"Ahhh, mio caro Can, Silvia stava scherzando, tutti qui non vedono l'ora di lavorare con te."

Faccio un sorrisetto di circostanza, tanto per accontentare tutti.

"Sarà un privilegio per me, lavorare con tutti voi, e con lei soprattutto maestro."

Mi giro e mi allontano prima di svenire per le tante leccate di culo che temo di sentire.

IN SOLI TRE GIORNI MI INNAMORAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora