E adesso come faccio?

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Can
Queste prime 24 ore a casa sono state tranquille, e davvero non ho fatto praticamente nulla.
Niente di grandioso o elaborato. Ho fatto le cose più normali, quelle che di solito sono la routine giornaliera senza impegni lavorativi.
C'è solo un problema, ho due telefoni, uno privato ed uno per gli impegni lavorativi, e purtroppo ne ho perso uno, il secondo. Oltre a dover denunciare la cosa, per chiedere un duplicato della SIM, non posso chiamare Silvia, sì, perché quando ho salvato il suo numero, non avevo con me quello privato sul quale, l'avrei salvato in un secondo momento sotto il nome ragazzina💙 e l'ho invece salvato sotto il nome Make Up Artist.🇮🇹

Cazzo, perché non l'ho fatto subito. Tra l'altro non so né dove, né quando l'ho perso.

Ricordo di essere tornato in hotel e preparato la valigia in fretta e furia, aver sorbito le ramanzine da Cuneyt per il mio comportamento irresponsabile, a suo avviso, per essermi mosso da solo, in una città dove centinaia di ragazze avrebbero potuto assalirmi.

Le mie ragazze sono tutte brave, non l'avrebbero mai fatto.

Ricordo la corsa in aeroporto e la scorta fino all'imbarco, con inevitabili saluti alle fan. Non so come siano venute a conoscenza del mio cambio volo. Mi sono preoccupato e assicurato di avere con me il ciondolo, ed i telefoni sono stati l'ultima cosa a cui ho pensato, fino a quando appena atterrato a Istanbul, avrei voluto chiamarla.

Sto cercando di risalire al suo cognome per cercarla su Instagram e comunicare con lei, ma non è semplice senza la collaborazione dei miei cari amici manager. Per ora non voglio dire loro di Sissy. Dovrei chiamare il signor Ozpetek o Andrea e chiedergli quale è il cognome di Filippo, ma anche il loro numero è sul telefono perso.

Quindici giorni e tornerò in Italia per iniziare la nuova avventura chiamata Sandokan, ma fino ad allora come faccio a sentirla? Penserà davvero che l'abbia sedotta per una notte di sesso, strepitoso sesso!

Ilker ha chiamato l'hotel in Italia per sapere se avessero trovato il mio telefono e ha avuto un'ottima notizia, nella suite non c'era, però l'autista l'ha trovato in macchina sotto il sedile. Mi era caduto durante il tragitto Silvia-hotel.

Si sono accordati di tenerlo in custodia fino a quando tornerò in Italia.

Un problema risolto, ma Silvia non crederà mai a quest'assurdità, mi accuserà di non aver minimamente pensato a lei. Niente di più falso. Come potrei? Già pensavo a lei quando era una semplice ragazzina capricciosa, quando sembrava non mi filasse proprio, quando sfoggiava il suo essere brava ragazza con un bel caratterino che sapeva tenermi testa, figuriamoci adesso che ho goduto dei suoi strepitosi baci e scoperto il suo malizioso piercing! Non mi aspettavo che fosse così disinibita, credevo fosse più casta, più timida, più ragazzina, invece è stata lei a prendere spesso l'iniziativa, ed è stata una sorpresa molto eccitante e molto gradita, il miglior sesso della mia vita.

"Ilker, devo contattare Andrea in Italia, dammi il numero."
"Ed è possibile saperne il motivo?"

Mi chiede perplesso. Ha sempre un po' di rivalità quando si tratta lavoro.

"Che sei geloso?"
"Non siamo in Italia adesso, siamo noi i tuoi manager."

Mi metto a ridere divertito.

"Sei proprio geloso! Tranquillo non si tratta di lavoro, dai per favore, devo chiedergli un piacere."
Restio, me lo passa.

Sono fiducioso, lo chiamo e sicuramente saprà dirmi come si chiama Filippo.

"Ciao Andrea, tutto bene in Italia?"
"Ciao Can, ti ho chiamato ieri, che fine hai fatto, occupato con qualche bella ragazza?"
"Nessuna ragazza, ho solo perso il telefono, è rimasto all'hotel lì a Roma, dovrai chiamarmi a questo numero se ti serve qualcosa, almeno fino a quando lo recupero. Cosa ti serviva?"
"Cazzo, non ricordo più, sarà stata una cazzata sicuramente. E tu perché chiami?"
"Lo conosci Filippo, l'addetto al montaggio delle scene che lavora per Ozpetek. Dovrei sentirlo."
"Cazzo no, perché non chiami Ferzan ?"
"Non ho il numero, fenomeno! Ricordi? Non ho il telefono."
"E a cosa servono i tuoi manager?"
"Non si tratta di lavoro, dovrei giustificarmi, e per adesso non..."
Mi interrompe sogghignando

IN SOLI TRE GIORNI MI INNAMORAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora