Non andartene Can

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Can
Anche l'ultima giornata lavorativa è terminata, tutto è andato bene a parte quell'episodio al quale hanno assistito fortunatamente in pochi. Noi tre interessati, Laura, Ilker che nonostante non abbia capito una parola, ha intuito l'accaduto, e altre sue comparse che erano nei paraggi.
Diego non ha più dato noia, non so se perché si sia pentito di aver esagerato, e se perché stia meditando altro.
Özpetek si congratula con tutti noi, seguono i saluti, gli abbracci, una pacca sulla spalla, uno scambio di mi piace su Instagram, un inserimento di un post di ricordo. Poi in lontananza la vedo riordinare le sue cose, riempire i suoi borsoni, sorride con Laura, e con suo fratello ignaro naturalmente dell'accaduto. Mi ritrovo a guardarla senza motivo, sono in mezzo a un discorso con Andrea e Özpetek sul futuro lavoro , ed il mio sguardo cade sempre su di lei. Si volta e incontra il mio sguardo, le sorrido e la saluto con un lieve cenno di mano. Si guarda intorno e poi mi fa cenno di andar da lei.

"Dimmi Sissy, non riesci a starmi lontana eh?"
"Smettila stupido! Volevo ringraziarti per avermi difesa oggi!"

Mi prende per il giaccone e mi tira a sé, e sento le sue labbra sulle mie. Pochi secondi, labbra chiuse naturalmente, un bacetto casto, ma cazzo, non me lo aspettavo dalla ragazzina, se l'avessi immaginato col cavolo le avrei permesso di staccarsi così velocemente.
Sorrido e lei, mi tende la mano a palmo aperto. Il mio sorriso si trasforma in una vera risata, perché ho capito cosa vuole.
Metto la mano in tasca e ne estraggo il suo foulard e glielo appoggio sulla mano.

"Ogni promessa è un debito."
Le dico, e la vedo molto soddisfatta.

Non riesco a non guardarle la bocca, gli occhi, vorrei tanto baciarla, ma ho appena ottenuto la sua stima, rovinerei tutto.

"A che ora parti?"
"Perché? Vuoi venire con me ragazzina?"
Mi dà un colpo sul petto ridendo.

"Ti piacerebbe eh?"
Cazzo sì, penso. E mi limito a sorridere.

"Non mi hai ancora detto perché io non ti piaccio."
"Mai detto questo!"
"C'entra qualcosa il fatto: bello uguale stronzo?"
"Presuntuoso! Ti dai del bello da solo!"

Sorrido, fino alla fine non cede con le sue frecciatine.

"Allora Sissy?"
"Niente di personale Can. È solo che non ho mai avuto bei ricordi con i bei ragazzi."
"Un ex stronzo?"
"Un ex bellissimo e stronzo. Quasi cinque anni della mia vita."
"Lo amavi tanto?"
"Sì, e pensavo che anche lui mi amasse, sembrava andasse tutto bene, tante attenzioni, tanto complimenti..."
"Tanto sesso!"
"Oh sì, tanto sesso! Peccato che un giorno ho scoperto che ne faceva tanto anche con la mia migliore amica e non solo."
"Oh cazzo!" Mi viene di getto

Lei fa spallucce.

"Poverino, era molto generoso, non poteva non accontentarle!"
"L'hai presa bene, vedo!"
"Adesso ci rido sopra.
Me ne sono andata immediatamente da casa, e mi sono rifugiata da Fil fino a quando non ho trovato un altro posto dove abitare."
"Vivevate insieme?"
"Sì. E non potevo certo tornare da mamma. Ho dovuto trovare il modo giusto per dirglielo. Lo adorava, sapeva farsi adorare. Stavamo per sposarci..."
"Oh cazzo!"

Lei si mette a ridere

"Sai dire solo quello?"
"Capisco tutto adesso. Capisco la tua riluttanza nei confronti degli uomini. Perciò non ti sto antipatico?"
"No Can. Infatti se non avessi dovuto partire ti avrei invitato a cena. Però se non parti troppo presto, verrei in aeroporto per darti una cosa."
"Cosa?"
"Sorpresa! Tu dimmi per che ora, che vengo a salutarti."
"Facciamo che tu mi dai il tuo indirizzo e come hai detto mi offri una cena, perché non parto più stasera, ma domani."

"Davvero?"
Sorride e sembra contenta di questa notizia.

"Non dico mai balle, Silvia!"
"Puoi chiamarmi Sissy se vuoi."
"Sicura ragazzina?"
"Sicurissima Can. Siamo amici!"

IN SOLI TRE GIORNI MI INNAMORAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora