HERMIONE POVSono passati cinque giorni;
cinque giorni in cui la mia compagna di stanza, Zoela, ha un comportamento insolito, diverso da quello che ha abitualmente con me.Oramai entra in camera solo più per lavarsi e per dormire. Penso stia cercando di evitarmi, ma perché?
Per giunta, quelle poche volte in cui conversiamo, è davvero scorbutica.
Non saprei nemmeno spiegarlo.
É strana, piú fredda nei miei confronti, come non é mai stata.
Qualche volta mi risponde male, anche se non ne capisco il motivo.Non so a cosa sia dovuto tutto ciò, spero di sbagliarmi, ma il mio sesto senso mi suggerisce che in tutto ciò, centri in qualche modo quella grifondoro fuori di se.
Come l'aveva chiamata Silente? Ah già, Montgomery..Questo nome non mi é per nulla familiare..
Potrei andare in biblioteca, per sperare di trovare informazioni all'interno di qualche libro.Perfetto! So cosa farò oggi.
Ho bisogno dell'aiuto della Parkinson però, così ci metterò meno tempo.Non so dove trovarla. Dannazione, questo castello è così grande..
Dovrei comprare quei due braccialetti babbani, così basterebbe un solo clic sulla superficie e lei riceverebbe un leggero tocco al polso, sotto forma di vibrazione, in modo da capire che la sto cercando.Dopo mezz'ora passata a tentare di trovarla, l'ho incrociata in un corridoio vuoto, da sola, proprio quando stavo per prendere le speranze.
Le ho spiegato velocemente la situazione e mi ha detto che la va bene, anche se inizialmente non era pienamente d'accordo perché non vorrebbe proprio pensare a quella pazza.
Sono riuscita a convincerla evidenziando il fatto che se mi avrebbe aiutata, avrebbe passato del tempo insieme a me.
Siamo corse in biblioteca, dove abbiamo racimolato qualche libro tra vari scaffali impolverati e facendo attenzione a non farci vedere da nessuno, siamo andate nel komorebi per stare tranquille e per non avere altre persone intorno a noi che potrebbero ficcare il naso.
"Io inizio a cercare informazioni su questi cinque libri, tu inizia da questi quattro." Ho detto, porgendole la quantità stabilità di libri.
PANSY POV
Abbiamo trascorso l'intero pomeriggio a sfogliare circa una centinaia di enormi libri che parlano di genealogia, i quali data la polvere sulle copertine, posso dedurre che non siano stati letti da nessuno per almeno sessanta o settanta decenni.
"Te hai trovato qualcosa?" Ho domandato alla Granger.
"Non ancora, non siamo nemmeno sicure che ci sia scritto qualcosa in questi vecchi libri." Ha risposto lei indicando tutti i libri che ci circondano.
"Proprio per questo, ora potremmo dedicarci ad altro" ho proposto prendendole entrambe le mani, notando che ha ancora il mio anello al dito. Questo mi ha fatto sorridere.
"Mhh, forse hai ragione. Dai, raccimoliamo tutti i libri e non pensiamoci più." Ha detto lei.
Ho raccolto tutti i libri sparsi attorno a me e lei.
"Ora che ci penso, ho ancora quel tuo vestito rosso della sera della festa, nell'armadio. Se ti va, possiamo andarlo a prendere in camera mia, così te lo restituisco." Ho suggerito.
"Certo, poi possiamo passare da me, così ti rendo gli indumenti che mi hai prestato". Ha accettato lei.
"Ma se ci dovesse essere Zoela in camera tua, non credi che dovrem-" sono stata interrotta dalla grifondoro: "Non c'è mai in camera, non ti preoccupare."
Siamo uscite dal Komorebi e, una volta arrivate in biblioteca, abbiamo riposato al proprio posto ogni singolo libro.
Fosse stato per me, li avrei lasciati tranquillamente tutti su un tavolo, ma Hermione ha insistito per riposizionarli adeguatamente.Dopodiché, ci siamo dirette alla sala comune dei serpeverde, stando attente di non dare troppo nell'occhio la presenza di una grifondoro.
Siamo entrate nella mia camera e senza cercarlo a lungo all'interno degli armadi, ho trovato il suo vestito rosso scuro.
"Eccolo qui, lavato e stirato. Se preferisci, te lo posso reggere io finché non arriviamo alla tua stanza."
"Grazie mille. Non ti preoccupare, lo porto io." Ha detto sorridendo e baciandomi la guancia.
L'ho guardata negli occhi e prima di poter pensare a qualsiasi cosa da dire o fare, l'ho baciata.
Senza staccarmi dalle sue labbra, ho afferrato il vestito che le avevo appena porso e l'ho gettato su una sedia.
Ho iniziato a baciarla con più foga e dalla sua solida stretta di mani ai miei fianchi, ho potuto cogliere la conferma anche a lei piaccia.
Le mie mani sono nei suoi capelli. Qualche volta stringo una manciata dei suoi ricci, a causa dell'adrenalina che scorre nelle mie vene.
Quanto mi fa impazzire questa ragazza.
Ho staccato le labbra dalle sue solo per guardarla in viso.
Non so perché l'ho fatto, ma l'ho fatto: "Hermione.. io... ti voglio dire una cosa. Ci ho pensato molto nell'ultimo periodo e sono arrivata ad una conclusione. Non voglio che tu mi menta, dicendo che lo stesso vale per te ecc., vorrei solo che tu lo sapessi." Ho detto e prima di continuare ho fatto un grosso sospiro.
"Tu mi piaci.."Appena ho pronunciato quelle tre parole, ha sorriso come non ha mai fatto.
Mi ha dato un bacio a stampo veloce e ha detto "Non volevo dirtelo perché non pensavo fosse lo stesso anche per te, ma a quanto pare è così."Abbiamo ripreso a baciarci con più foga di prima, fino a quando non abbiamo sentito bussare alla nostra porta.
Tempismo perfetto direi..Non abbiamo riposto, ma la persona dall'altra parte della porta, ha continuato a bussare su di essa più forte.
Entrambe abbiamo sbuffato.L'ho aperta e vedendo la persona sulla soglia di camera mia, ho ruotato gli occhi all'indietro e ho incrociato le braccia.
Giuro che il mio istinto vorrebbe cruciarlo per avermi interrotto in un momento così intenso con la Granger.
"Bhe? Parla! Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Ho domandato per spronarlo a parlare dato che il suo viso è abbastanza pallido e non riesce a parlare.
Sembra sia sotto shock.
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komorebi || pansmione
RomanceAl quinto anno di studi ad Hogwarts, l'unico pensiero di Pansy è quello di divertirsi. Ma per superare l'anno ha bisogno di farsi dare una mano da qualcuno per studiare. Quel "qualcuno" non può che essere Hermione. E come ogni lesbodramma degno di...