Capitolo primo

7.4K 185 59
                                    

Silvia

Il suono assordante della sveglia destò il mio sonno, volendo interrompere quel frastuono infernale cercai il telefono ancora con occhi chiusi. Ahimè fu tutto inutile perché quel maledetto strumento non si trovava sul comodino ma in carica sulla scrivania. Mi stiracchiai, contai fino a tre e a malincuore abbandonai il tepore del mio letto. Recuperai il cellulare e dopo aver, finalmente, fatto tacere la sveglia notai gli ultimi messaggi di Samantha della notte precedente;

Tesoro è stata la notte migliore della mia vita! ti racconto tutto a lezione

Xo xo

Sorrisi felice della nuova conquista della mia pazza amica e pensai che la lezione di quella mattina sarebbe stata puro gossip e zero attenzione.

Misi la mia vestaglia in pile rosa e uscii dalla mia stanza inoltrandomi nel corridoio freddo. Nonostante fossi cosciente del fatto che in quel piccolo pezzo di appartamento il riscaldamento non esistesse, ogni mattina era sempre traumatico attraversarlo.

Varcai la soglia della cucina e vidi Morena, la mia coinquilina, già intenta a fare colazione. Presi anche io una tazza di latte e i miei adorati biscotti al cioccolato e mi accomodai accanto a lei al tavolo. Non eravamo solite parlare di prima mattina neppure per scambiarci un semplice buongiorno, l'unica eccezione erano i giorni degli esami, infatti in quei casi al posto del solito grugnito scocciato c'erano sguardi e risate isteriche.

Tutto procedeva secondo routine, colazione in silenzio, solito rimprovero per aver lasciato la cialda dentro la macchinetta del caffè e poi a prepararci per la faticosa giornata.

Io e Morena frequentavamo lo stesso corso di Giurisprudenza all'università di Catania e dopo quasi cinque anni di convivenza in quel piccolo appartamento in periferia la nostra complicità ci rendeva più che semplici colleghe.

" Sissi! Apri tu a Maria?"

Corsi alla porta per aprire al terzo membro del nostro team che, casualmente, viveva nell'appartamento sopra al nostro. Quando vidi la sua espressione non riuscii a trattenere le risa.

" Oh mio dio Mari, quante ore hai dormito?"

" Sta zitta ti prego! Oggi ho un diavolo per capello e non ho chiuso occhio per quella stronza di zanzara", gesticolava frenetica e disperata e non faceva altro che alimentare le mie risate.

Tornai in bagno per finire la mia opera di restauro facciale, anche se consapevole di non avere molte speranze. Il mio volto era ceruleo e le occhiaie non sarebbero sparite sotto il correttore per cui feci il possibile per essere presentabile.

L'università distava circa venti minuti da casa, il vento freddo mi colpiva il viso provocandomi brividi in tutto il copro, il clima non era mai particolarmente rigido a Catania ma dato che Novembre era già inoltrato l'aria pungente era più che normale.

" Oh mio dio non ci credo, siete puntuali!"

Fece la sua comparsa il quarto membro del team, Samantha Cileni. Unica nel suo genere quella folle ragazza aveva la forza di ribaltare l'universo di chiunque incrociasse la sua via e io non ne fui eccezione. Dal nostro primo incontro erano passati cinque anni ma i miei ritardi cronici e il suo blaterare alle otto del mattino non sarebbero mai cambiati.

La guardai imbronciata per aver urlato in quel modo e lei di tutta risposta si sbellicò dalle ristate .

" Scusa puffo, ma tu che sei puntuale è un evento storico dovevo urlare per forza!"

" Ti odio e non meriti la mia amicizia"

Alla mia affermazione tutte iniziarono a ridere facendomi innervosire ancor di più.

Solo per questa volta, dimmi di siDove le storie prendono vita. Scoprilo ora