Capitolo 2

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Silvia

Mi gettai a capofitto sui libri e non mi resi conto che fossero già le otto di sera e che tra meno di venti minuti sarebbe venuto a prendermi Cris per cenare insieme.

" Merda! È tardissimo!" mi alzai di scatto abbandonando libri ed evidenziatori e fuggii in bagno per darmi una ripulita alla buona, in fin dei conti stavo andando a cena con mio fratello e non serviva mettersi in tiro.

" Hai un appuntamento con Cris?" mi voltai con lo spazzolino ancora in bocca e vidi Morena poggiata alla porta del bagno che mi guardava con occhi tristi e annuii in risposta.

" Ehm.. co-come sta?" sputai il contenuto della mia bocca e mi resi conto che ancora non le avevo raccontato cosa fosse successo quel dannato pomeriggio.

" Oh quel cretino sta bene e vuoi sapere l'ultima? Il professor Furneri è un suo collega e lo ha portato in casa mia e io ero in doccia ma avevo dimenticato i vestiti in camera quindi sono passata in mutande poi Cris mi ha detto che non era solo e io pensavo fosse Federico quindi sono tornata in cucina solo con la felpa e Furneri mi guardava le mutande e io sono scappata!" Le mie parole erano sconclusionate e gesticolavo esasperata al ricordo della figuraccia colossale di quel pomeriggio, mentre lei aveva la bocca spalancata e gli occhi fuori dalle orbite per lo stupore.

" Cioè fammi capire, Furneri è stato qui e ti ha vista in mutande?" Beh lei fu più brava di me a riassumere.

" Sì" dissi sconsolata portandomi le mani sul viso dalla vergogna.

" OH MIO DIO SISSI!" si portò le mani alla bocca e scoppiò in una risata fragorosa mentre io rimasi immobile a fissarla con un'aria decisamente incazzata.

" Piantala di prendermi per il culo" risposi impettita ma lei continuò a ridere giungendo perfino alle lacrime; il mio telefono si illuminò ed era Cris che mi avvertiva fosse sotto casa, oltrepassai sbuffando la mia coinquilina e senza salutarla uscii di casa sbattendo la porta.

***

" Per me due polpette per favore" sorrisi al cameriere che ricambiò e scrisse la mia ordinazione prima di rivolgersi a mio fratello che ordinò praticamente tutto il menù.

" Da quando non mangi Cris?"

" Scherzi? Vengo giù una volta all'anno, devo fare rifornimento!" scoppiai a ridere e lui mi seguì. Cris stava a Milano già da qualche anno e quando scendeva in Sicilia per le vacanze di Natale faceva scorta di cibo per un anno intero, non mi sorprese che mi avesse portato in Via Plebiscito per rimpinzarsi di carne di cavallo, non che a me dispiacesse, anzi direi che l'adoravo.

" Ehm.. Sissi?" aveva un tono imbarazzato e catturò la mia totale attenzione.

" Se stai per chiedermi come sta Morena sta bene ed è fidanzata." Forse ero stata troppo dura ma conoscendo quella testa calda di mio fratello era meglio così.

" Non essere sulla difensiva, volevo solo sapere come stava" Sembrava offeso dai miei toni e sospirai rassegnata del fatto che quella conversazione sarebbe durata più a lungo del previsto.

" Scusami non volevo essere così dura, solo che la vostra relazione è sempre stata complicata e mi tirate sempre in mezzo!" il suo viso era affranto e gli presi la mano per consolarlo

" Cris lei ti piace ancora?" puntò i suoi occhioni azzurri da cucciolo su di me e capii che la risposta era affermativa

" Mi spieghi perché ti sei comportato da stronzo allora?" lui si tirò indietro stizzito e la sua arroganza tornò vigorosa.

" Non sono io lo stronzo, le avevo detto che non volevo una storia"

" Ti avevo detto di non farlo Cris, ti avevo detto che era come me e che si sarebbe innamorata ma tu ci sei andato a letto lo stesso facendo il solito playboy del cazzo"

Solo per questa volta, dimmi di siDove le storie prendono vita. Scoprilo ora