Capitolo 13

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Riccardo

" Hai visto cosa hai fatto Furneri?" Cristiano era ancora arrabbiato ma io avevo il cuore a pezzi per la mia piccola, avrei voluto seguirla e avrei voluto abbracciarla . Lei credeva io fossi all'oscuro di tutto quello che aveva passato ma io ne ero a conoscenza e quello mi faceva stare più male.

" Cristiano smettila, tra tutti quello infantile sei tu. Cosa hai contro il fatto che stiamo insieme?"

" Cristo tu lo sai meglio di me! Tu non sei uno che si impegna Riccardo non dopo Vicky" una rabbia interiore emerse

" Cazzo smettila di nominarla! Lei è il passato e deve rimanere tale"

" Ma ti senti? Non riesci nemmeno a sentire il suo nome che esplodi! Lei lo sa? Lo sa di Victoria?"

" Ti ho detto di smetterla!"

" Tu non sei adatto a mia sorella, la farai soffrire e dovrò recuperare i cocci!"

" Credi che non ci stia provando? Tua sorella è l'unica che riesce a non farmi pensare a quella donna" avevo bisogno di bere.

" E pensi che lei sia sufficiente a spazzare via tutto quello che hai passato con quella donna?"

"Victoria non è nel mio cuore già da un pezzo Cristiano" avevo trovato l'alcool ed ero felice.

" Ma ancora non riesci a parlare di lei" no ancora non riuscivo a dimenticare cosa mi aveva fatto quella puttana.

"Victoria è il passato"

" E allora perché lei crede che quando tornerai a Milano la sposerai?"

Sissi

Quelle parole mi spezzarono il cuore, mi paralizzai, non riuscivo a respirare, di cosa stava parlando mio fratello? Riccardo mi aveva detto che non aveva mai amato nessuna che nessuna era mai stata in grado di fargli provare ad avere una relazione. Era tutta una bugia. Mi aveva mentito.

" Riccardo..." entrambi si voltarono e vidi il panico negli occhi del mio professore.

" Sissi ti prego ascoltami"

" Non mi toccare!" lui si scostò e ancora più dolore mi inondò il cuore

" Mi hai mentito, mi hai presa in giro" i miei occhi erano vuoti, vedevano solo quella donna misteriosa che abbracciava e baciava il mio Riccardo.

" Cazzo ti prego Sissi tu non conosci tutta la storia devi ascoltarmi per favore!" era disperato ma io non sentivo nulla

" Sei innamorato di lei?" potevo fare di tutto e io gli avevo chiesto proprio quello? Si perché era l'unica cosa che mi interessava, se lui mi avesse detto di no lo avrei ascoltato.

" Sissi ascoltami"

" Rispondi alla domanda Riccardo! Mio fratello ha appena detto che devi sposarti! " era il momento della verità. Ma lui non rispose abbassò lo sguardo come un vigliacco e scosse la testa. Quella fu la mia risposta e fuggii via.

" No Sissi fermati!" avevo due uomini alle calcagna ed entrambi in modo diverso mi avevano spezzato il cuore.

Ero in una villa sperduta non sarei potuta andare lontano senza che uno di quei due stronzi mi raggiungesse quindi mi fermai di colpo.

" Cristiano, portami via di qua"

" Ti prego Cris non farlo, non portarla via, cerca di farla ragionare" mio fratello era titubante, in fondo era stato lui a combinare il casino.

" Cris portami via" non lo guardavo nemmeno, non riuscivo ad incrociare quegli occhi ghiacciati perché sapevo che avrei capitolato, se lo avessi guardato sarei rimasta.

Solo per questa volta, dimmi di siDove le storie prendono vita. Scoprilo ora