Capitolo 19

2.3K 96 10
                                    




Sissi

Quel sabato fu perfetto, Riccardo mi portò la colazione a letto anche se finì per mangiarla lui direttamente dal mio corpo. Sentivo ancora la sua lingua scorrere sulla mia pelle unta di cioccolato e il solo pensiero mi mandava in fibrillazione. Dopo una visita alla città riuscimmo a sfuggire al pranzo in famiglia dato che per mia fortuna la madre di Riccardo era a Milano per un emergenza della fondazione quindi mi rimanevano diverse ore prima di rivedere quella donna.

" Non ho ben capito che tipo di fondazione gestisce vostra madre" eravamo seduti al tavolo per il pranzo.

" Roba di beneficenza piccola" Riccardo sviò la domanda e credetti stesse cercando di nascondermi qualcosa.

" Chiaro quello lo avevo capito, ma non c'è un fine specifico?" Max alzò le spalle e rispose

" Si occupa di vittime di abusi" cercai di rimanere tranquilla nonostante fossi agitata, Riccardo sapeva come mi sentii e strinse il mio ginocchio da sotto il tavolo. Per fortuna l'argomento cadde senza ulteriori prolungamenti .

Dopo il pranzo ci accomodammo nella grande veranda che dava sul lago, io ed Elisa sorseggiavamo caffè mentre i due uomini giocavano a calcio sul prato.

" Vai amore straccia quel vecchietto!" Mi piaceva quella ragazza e grazie al suo entusiasmo mi unii a lei facendo il tifo per il mio professore.

" Dacci dentro tesoro fai a pezzi quel ragazzino!" lui mi mandò un bacio al volo e io feci la mossa di afferrarlo. Adoravo quei momenti di felicità spensierata, peccato che in sei mesi ce ne erano stati davvero pochi.

Vinse il mio professore e io da brava gli corsi incontro per abbracciarlo, lui mi prese fra le braccia e mi fece volteggiare in aria, gli stampai un bacio a fior di labbra e poi mi mise giù.

Un colpo di tosse ci distolse dal nostro memento di felicità ed ecco che l'incubo tornò ad infrangere i sogni.

" Riccardo, c'è qualcuno per te" la signora Furneri aveva un sorriso smagliante che non prometteva niente di buono , infatti pochi istanti dopo dalla porta entrò una giovane donna angelica.

" Cosa ci fa lei qui?" il suo tono era di quelli che non lasciava scampo, duro e oscuro

" Anche per me è bello vederti tesoro" io mi strinsi più al mio uomo e guardai in tralice quella donna che continuava a fare gli occhi dolci.

"Non dovresti essere qui"

" oh non essere ridicolo tesoro, Victoria è la benvenuta qui" la madre di Riccardo mi guardò con astio e mi fece intendere bene che invece io non ero la benvenuta fra loro. Avrei voluto rispondere in modo sarcastico ma mi cucii la bocca.

" Quindi cosa ci fai qui Claire?"

" Tua madre mi ha invitata per il fine settimana e non ho potuto dire assolutamente di no, sai come può essere convincente tua madre tesoro" lei posò la sue unghie laccate sul braccio di Riccardo ma lui lo scostò come scottato. Io non sapevo davvero come reagire a tutto quello, era ovvio che la madre aveva architettato tutto solo per farmi scappare via. Ci aveva provato con le parole e stava mettendo in pratica ciò che pensava, io ero solo una ragazzina qualunque e le sue intenzioni erano chiare riguardo al futuro di Riccardo con Victoria. Sospirai e cercai di scacciare via i pensieri del mio professore più giovane innamorato di quella donna perfetta. I tempi erano diversi, lei lo aveva tradito e lui aveva chiuso ogni rapporto o quasi...

" Credo che qui la situazione si stia scaldando un po' troppo che ne dite di bere qualcosa? " Max intervenne prima che Riccardo potesse fare qualche sciocchezza.

Solo per questa volta, dimmi di siDove le storie prendono vita. Scoprilo ora