Capitolo 21

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Sissi

" Bene signorina credo che oggi la sua esposizione sia di 28 accetta?" guardai il mio professore con gioia

" Accetto e grazie" salutai con cortesia e mi alzai dirigendomi fuori euforica. Ad aspettarmi trovai le mie amiche e il mio perfetto fidanzato.

" Eh beh ragazzi che dire, adesso non resta che laurearsi"

"AHHHHHHH" le ragazze urlarono di felicità e mi soffocarono nei loro abbracci. Il mio povero professore era in disparte e rideva di gusto per quell'assalto. Mi avvicinai a lui e gli stampai un bacio a fior di labbra

" Sono davvero orgoglioso di te ragazzina"

" Oh la ringrazio professore" lui scosse la testa ridacchiando

" Sa a cosa pensavo signorina Bianchi?" lui mi prese per i fianchi e io gettai le braccia al suo collo mentre i raggi solari scaldavano i nostri volti.

" Cosa pensava professor Furneri?"

" Che Catania è diventata troppo soffocante" era praticamente Giugno, dopo gli eventi di Aprile ci volle un po' prima di tornare alla normalità. Tornai a Catania subito dopo la denuncia, Riccardo insisteva per trasferirmi da lui ma io credevo fosse davvero prematuro oltre al fatto che per lui quella non era casa ma solo una residenza estiva. Ovviamente non si era dissuaso e ci provò ogni dannata settimana ma io fui davvero irremovibile. Lui faceva progetti a lungo termine mentre io cercavo di vivere al meglio la mia giornata senza troppi drammi. Maggio passò velocemente, mi immersi totalmente nello studio e riuscii ad anticipare la mia ultima materia. Anche con la situazione Victoria le acque si erano acquietate, Riccardo le aveva promesso sostegno ma aveva chiuso con lei. Sentii che avrei potuto vivere la mia vita in pace senza drammi e con l'uomo che amavo che in quel momento mi teneva tra le sue braccia.

" E cosa pensa di fare al riguardo?" gli dissi

"Abbiamo bisogno di una vacanza Signorina Bianchi quindi ho deciso di portarla fuori questo weekend"

" Oh si! E dove andiamo?"

" A Parigi" strabuzzai gli occhi incredula

" A Parigi?" lo guardai sbalordita, solo Riccardo Furneri poteva voler passare il weekend a Parigi per evadere dalla routine

" Certo tesoro, staremo via da giovedì a domenica"

" Hai già deciso tutto vero?" inarcai un sopracciglio e incrociai le braccia al petto

" È mai successo il contrario?" amavo quell'uomo impossibile.

***

" Hai preso tutto tesoro?" alzai gli occhi al cielo per il fatto che avesse anche il coraggio di chiedermelo. Praticamente mi aveva fatto spedire da Milano la valigia pronta con tutto ciò che secondo Giorgia mi sarebbe servito a Parigi.

" Quante volte ti ho detto che non devi comprarmi tutta questa roba?" misi le mani ai fianchi e lo guardai in tralice mentre lui con tranquillità si sistemava il nodo alla cravatta davanti lo specchio di camera sua.

" Ho solo pensato di facilitarti il lavoro"

" Sai che non ho bisogno di tutto questo" lui si avvicinò e mi baciò sul capo

" Lo so tesoro ma voglio farlo, permettimi di prendermi cura di te"

" Lo fai anche senza spendere i tuoi milioni"

" Ma che bello c'è se non li spendo per la donna che amo?"

"Touchè professore, ma non finisce qui"

Solo per questa volta, dimmi di siDove le storie prendono vita. Scoprilo ora