the garden

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Louis non mi parlava da una settimana.

Dalla nostra discussione negli spogliatoi non mi aveva più rivolto la parola.

Ero stata troppo crudele, l'avevo ferito.

D'altronde anche lui quella sera aveva perso una persona.

Per fortuna oggi non avevo nessun corso perciò avrei passato tutta la giornata con Niall. Mi disse che mi avrebbe portato in un posto speciale.

Lo raggiunsi a casa sua o meglio, all'appartamento che condivideva con gli altri.
"sono giù, ti aspetto."

Gli scrissi una volta arrivata e la risposta non tardò ad arrivare.
"sali, devo ancora fare colazione."

Bene. Adesso almeno avevo la certezza che non sarebbe sceso, non senza aver prima finito la sua colazione. Niall era sempre Niall.

Non immaginavo che sarebbe stata questa la prima volta che avrei parlato di nuovo con Louis.

Di certo io non ero a mio agio, e lui non voleva vedermi.

Salii quelle scale molto lentamente, quasi fosse la mia strada verso il patibolo.

Ah! Ero troppo ridicola! Cosa avrebbe mai potuto dirmi? Al massimo mi avrebbe ignorata, come faceva da sette giorni. Accellerai il passo e bussai prima di potermene pentire e tornare indietro.
"Buongiorno" - mi salutò la voce mattutina e roca di Zayn, che aveva due belle ed evidenti occhiaie.
"Giorno Zackary, bello come il sole stamattina" -lo presi in giro. L'avevo sempre chiamato Zackary. In realtà senza nessuna motivazione, soltanto perchè lo irritava a morte.
"Non ti rispondo solo perchè ho sonno e non mi reggo in piedi"- mi disse spostandosi di lato per permettermi di entrare.
"Giorno" - salutai tutti entrando i cucina. Niall stava, come aveva detto, facendo colazione. Liam stava invece guardando interessato la Tv.
"Sbrigati biondo" -dissi a Niall puntandogli il dito contro.

Raggiunsi Liam sul divano. Una mamma per amica. Davvero?.

A vent'anni stava guardando una mamma per amica. Ma un amico normale non potevo avercelo io? Uno solo ne chiedevo, uno.
"Dov..dove sono gli altri?" - chiesi.
"Dormono ancora" -rispose tranquillo.

Tirai un sospiro di sollievo. Questo significava che non l'avrei visto e non gli avrei parlato... almeno non stamattina.
"Andiamo" - mi gridò Niall per farsi sentire. Lo raggiunsi subito.
"Dove andiamo?" - chiesi impaziente.

Lui rise. Sapeva gli avrei fatto quella domanda, la mia curiosità era insaziabile.
"La vedi questa?" - disse indicandosi la bocca. - "non parlerà mai perciò non provare a convicermi, ricattarmi o qualunque altra cosa di cui sei capace." - continuò chiudendo la porta dietro di se e invitandomi a scendere le scale.

Sbuffai.

Fu davvero di parola perchè il viaggio fu più silenzioso di una messa e lui fu incorruttibile. Desiderava troppo che fosse una sorpresa.

Il viaggiò per fortuna non durò molto anzi, quasi subito dopo esserci messi in macchina ci ritrovammo a scendere dall'auto. Niall parcheggiò e ci trovammo davanti ad una stretta stradina che mi era fin troppo familiare. Voltai il mio viso verso quello di Niall e lo guardai in attesa mentre i miei occhi si accendevano per la gioia.
"Non ci credo, è quello che penso?-chiesi impaziente mentre sul mio viso si apriva un sorriso enorme.
"Mhm.. Forse" - mi sorrise alzando leggermente le spalle . - "Andiamo" - prese la mia mano iniziando a correre.

Quando correndo arrivammo alla fine di quella stradina si parò davanti a noi un imponente edificio vecchio e abbandonato.

Tutto proprio come me lo ricordavo. Era un vecchio edificio che io e Niall chiamavamo "Il giardino" perchè nella parte più alta era ricoperto da piante che vivevano solo ed esclusivamente grazie alla luce del sole e alla pioggia che cadeva di tanto in tanto. Era il posto in cui venivamo a nasconderci dopo la scuola, un posto esclusivamente nostro. E non venivamo qui da quando avevamo 10 o 11 anni se la memoria non mi ingannava.
"Ti sfido. Proprio come facevamo una volta." - gli proposi mettendomi in posizione.
"Guarda che sono migliorato da allora" - rispose assumendo la mia stessa posizione e guardandomi sicuro di sè.
"Vedremo. Pronti.... Via!" - gridai subito, partendo per prima. Corsi veloce come avevo sempre fatto, salendo quella lunga rampa di scale che portava fin su. Non mi voltai a guardare Niall ma sentivo dal tonfo dei suoi passi che era ancora piuttosto indietro rispetto a me. Salii ancora arrivando a destinazione e spalancai la porta che portava al giardino. Mi piegai sulle ginocchia recuperando fiato e dopo poco arrivò Niall che fece la stessa cosa.
"Sei ancora troppo facile da battere" -lo guardai ridendo.
"E tu imbrogli ancora, proprio come quando eri piccola. E poi guarda che, se non l'avessi capito, ti ho ovviamente lasciato vincere. È così che si fa con le ragazze. - affermò sicuro.
"Farò finta di crederti solo per non ferire troppo il tuo orgoglio maschile, Nialler." - riposi ridacchiando e passeggiando in avanti.

Wow, era rimasto tutto quasi intatto in tutto questo tempo...

*flashback*
"Guardami Niall non sembro una principessa? - dissi volteggiando su me stessa e facendo gonfiare a palloncino il mio vestito blu.
Niall rise guardandomi ed io smisi di piroettare.
"Stai ridendo di me?" -mi imbronciai.

Lui si avvicinò e mi fece scivolare una mano nei capelli per poi posarla sulla mia guancia.
"Non lo farei mai" -disse sincero.
*fine flashback*

Cominciai a volteggiare proprio come nel mio ricordo.
"Non ti sembro una principessa?" -chiesi chiudendo gli occhi mentre il vento mi accarezzava la pelle. Lui rise. Probabilmente nella sua mente stava affiorando il mio stesso ricordo. - "Stai ridendo di me?" - fermandomi pronunciai quelle stesse parole e feci finta di imbronciarmi. Lui stette al gioco e mi si avvicinò.
"Non lo farei mai" - promise appoggiando, in un gesto solenne, la sua mano sul cuore. Poi mi abbracciò.
"Mi mancava questo posto" - inspirai contro il suo petto.
"Anche a me" - rispose.

Passammo lì quasi tutta la giornata.
"Mi prometti che ci torneremo?" - gli chiesi mentre lui indossava i suoi occhiali da sole.
"Tutte le volte che vuoi" - mi promise.

Sorrisi.

Forse era questo il sapore della felicità.

Obdura [l.t]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora