Louis

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Salve a tutti. Non voglio fare tanti preamboli, sono nuova su wattpad e mi piace tantissimo leggere e scrivere.

Ho pensato di buttare giù questa storia che spero piacerà a qualcuno.

Detto ciò vi prego di lasciare un commento, un voto, una critica, insomma qualunque cosa vi faccia piacere.

-Mary
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Non so neanche perchè sono qui. Io non ci volevo essere, non volevo parlargli più del dovuto, volevo che i miei occhi fossero quanto più lontani da lui cosicchè il mio cuore potesse smettere di agitarsi. È un desiderio tanto difficile il mio?

Sembra di sì.

'Andiamo tutti Heaven, ti divertitai!' mi aveva sinceramente promesso Niall. Bene, non mi sto divertendo. Anzi sono agitata, il mare mi rende agitata, LUI mi rende agitata.

"Heaven! "-mi riprese Niall esausto- potresti almeno fingere di divertirti.

"Scusa. lo sai che effetto mi fa il mare" - risposi acida.

"So che effetto ti fa lui "- disse il mio migliore amico.

"Non so davvero a chi ti riferisci, e poi ti avevo detto che non volevo venire. Chi ha insistito? Tu mi sembra. Quindi di chi è la colpa? Tua ovviamente". -sputai infastidita.

"Ovviamente."- rise leggermente.

"Perchè ridi?" - chiesi.

"Niente. Penso solo che adesso ti divertirai di più." -disse continuando a guardare alle mie spalle ed a ridere.

Cosa diavolo aveva da ridere? non riusciuvo a capire cosa ci fosse di divertente, la situazione mi sembrava piuttosto noiosa; Liam era con Zayn in acqua, Harry era vicino agli scogli, e Louis...

Voltai lo sguardo in diverse direzioni per cercarlo senza farmi notare troppo eppure non riuscivo a vederlo. Dov'era Louis?

D'un tratto sentì due braccia circondami e alzarmi per i fianchi. Sobbalzai e mi ritrovai in pochi secondi in braccio a Louis che correva sulla sabbia dirigendosi verso l'acqua.

"Che stai facendo?! "- sbraitai.

"Mi sembravi accaldata, ho pensato avessi bisogno di un pò d'acqua."- rispose divertito.

"Dannazione Louis, lasciami! " - ordinani senza ricevere risposta. Ma ormai era tardi, non riscivo a liberarmi e i piedi di Louis toccavano già l'acqua - "Louis. Non ti azzardare." - Cercai di sembrare quanto più minacciosa e convincente possibile.

"Ops."- disse per poi allargare le braccia e lasciarmi cadere in acqua.

Fui risucchiata dalle onde che mi spinsero a fondo ma riemersi senza difficoltà. Lui era nell'esatto punto di prima che rideva e mi guardava come se fossi la cosa più divertente del mondo.

"Sei un idiota!" -gridai furiosa.

"E tu sei troppo permalosa, era solo un gioco Heaven! "- mi disse senza alcun risentimento.

Lo spinsi spostandolo di lato e mi catapultai fuori dall'acqua. Perchè doveva essere così idiota? Dio solo sa se in quel momento l'odiavo. Volevo mettere quanta più distanza tra me e lui per evitare di tornare indietro e sbraitargli contro.

Puntai la cabina più vicina e mi ci rifugiai. Mi pizzicavano gli occhi. Presi un asciugamani dal cassettone alla destra dello specchio e cominciai a tamponarmi i capelli. Mi specchiai e cercai di calmarmi. Forse avevo reagito in maniera eccessiva ma lui poteva evitare di fare questi scherzi così infantili!.

Dopo due colpi alla porta capì che forse ci avevo messo troppo. Non mi focalizzai, era molto probabilmente Niall che voleva vedere come stessi.

"Niall, ho quasi finito, esco e vengo da te." - Promisi.

Credevo se ne fosse andato poichè non ricevetti nessuna risposta. Un altro paio di colpi alla porta mi dimostrarono il contrario.

"Vorrei stare un pò da sola per favore..." - sussurrai ma abbastanza forte affinchè potesse sentirmi.

Chiunque ci fosse fuori la porta continuò a bussare, stavolta piú insistentemente. Mi voltai e girai la maniglia aprendo di scatto la porta.

"Niall ho detto che tra cinque min- " arrestai le mie parole. Non era Niall.

Louis non mi diede il tempo di reagire, entrò e chiuse la porta dietro di se. Cosa voleva ancora?! Lo guardai con uno sguardo infastidito e incrociai le braccia.

"Cosa c'è? Hai trovato un nuovo stupido scherzo da fare e vuoi fare pratica con me? "- dissi.

Ma che cosa diavolo ti prende?! - scattò. - "Era soltanto uno scherzo. Mi dispiace, okay? ma tu mi sembra stia esagerando." - continuò.

"Scuse accettate, adesso esci." - dissi cercando di liquidarlo.

"Non vado da nessuna parte. Perchè ti stai comportando cosí? "- mi chiese.

"Perchè mi irriti, Louis. Mi irriti come il sale negli occhi. Come la sveglia di mattina. Come l'aglio sulla pizza."-spiegai velocemente.Lui rise guardandomi divertito.

"Come l'aglio sulla pizza? Davvero?" - Mi domandò facendo luccicare i suoi occhi blu oceano. Okay, forse quello dell'aglio sulla pizza non era il paragone più appropiato, ma era per rendere chiaro il concetto.

"Beh? l'aglio sulla piazza mi irrita." -chiarii.

"E quindi sarei un'aglio? "- domandò retorico.

"L'aglio più fastidioso del mondo. Saresti pregato di uscire adesso." - mi avvicinai spingendolo lentamente vicino la porta.

"Sai cosa penso? Che non avresti fatto tutte queste sceneggiate se fosse stato qualcun altro a buttarti in acqua." -disse ruotando il mio corpo di 180 gradi e facendo sbattere delicatamente la mia schiena contro la porta della cabina. "Dico bene?" -chiese scrutandomi con quelle sue due pozzanghere blu. Non riuscivo a formulare in quel momento una frase di senso compiuto. Magari per i suoi occhi, o magari per il suo profumo che sapeva di menta, o magari per i suoi capelli arruffati, o magari perchè il suo respiro era a due centimetri da me ed eravamo entrambi schiacciati contro una parete.

"P-perchè non puoi lasciarmi in pace? Io non ci volevo neanche venire qui. Niall mi ha costretto, va bene?. Ignorami Louis, fa come se non esistessi." - Implorai.

Lui in risposta inclinò la testa di lato, mostrando i suoi denti fin troppo bianchi in quello che sembrava un sorriso malizioso.

"E se non ci riuscissi? Se non riuscissi ad ignorarti? "- chiese.

Mi mancava il respiro dovevo uscire da lì, allontanarmi da lui e dai suoi occhi perchè non sarei riuscita a restare lucida ancora per molto.

"Beh provaci. Ci sei riuscito per diciassette anni, adesso il compito non dovrebbe risultarti tanto difficile." - dissi tutto d'un fiato aprendo la porta e scappando fuori.

Sentivo pronunciare il mio nome alle mie spalle ma non ebbi la forza di voltarmi.

Obdura [l.t]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora