Newt cominciò a correre verso il centro della radura e io lo seguii freneticamente. Il rumore assordante persisteva insistentemente e cominciavo a sentire un fastidioso fischio alle orecchie. Continuai a correre finchè non arrivai assieme a Newt e un grande gruppo di ragazzi davanti a due grandi porte rosse di metallo arrugginite con due grandi maniglie ai lati, probabilmente all'interno ci sarebbe stata una scatola oppure un... ascensore mi passo per la testa. Quello era l'ascensore che portava alla Radura, quello giusto. Mi schiaffeggiai mentalmente per non averci pensato prima. Eppure non me ne ero accorta al mio arrivo. Ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi ero resa conto che il fastidioso rumore era cessato, sostituito da grandi luci rosse posizionate sopra alle porte che giravano freneticamente come quelle di un'ambulanza. Vidi Newt e Gally avvicinarsi alle porte e afferrare le grandi maniglie con entrambi le mani con espressioni concentrate per lo sforzo. Una volta aperte ci fu un silenzio tombale. Improvvisamente tutti i ragazzi si avvicinarono di più alla scatola sovrastandomi a causa della mia bassa statura e non lasciandomi vedere nulla. Sbuffai frustata cercando di spintonarli per passare, ma mi ignoravano. - primo giorno pivello- disse una voce profonda, quella di Gally, al nuovo arrivato. Dal silenzio tombale che si era formato qualcuno cominciò a fare qualche battuta stupida, accompagnato subito da tutti gli altri che cominciarono a ridere divertiti. Io continuavo a non vedere nulla e continuai a spintonare gli altri senza successo. Ad un tratto la folla si dissolse lasciando correre un alto ragazzo moro dalle poche lentiggini e il naso a punta, e gli occhi socchiusi a causa della forte luce del sole. Di più non riuscii a vedere poichè il ragazzo mi sorpassò correndo a grandi falcate verso il labirinto, probabilmente aveva paura, o era terrorizzato. Senza pensarci due volte mi lanciai anche io nella corsa, ero sorpresa di quanto le mie gambe volassero leggere sull'erba secca, almeno le fughe nel labirinto erano servite a qualcosa. In meno di un secondo lo raggiunsi e gli afferrai il piede buttandolo a terra. Il ragazzo gemette dal dolore ma cercò immediatamente di rialzarsi. Portai gli occhi al cielo, a quanto pareva dovevo usare le maniere forti. Gli premetti nuovamente le caviglie a terra e afferrai velocemente anche i suoi polsi girandolo di schiena e immobilizzandolo. Il ragazzo però continuava a muovere freneticamente la testa, -calmati- gli dissi in tono severo, - se vuoi scappare lo puoi sempre fare domani- , le mie parole ebbero l'effetto desiderato. Smise di muoversi ma sentivo ancora la sua respirazione veloce e irregolare, come anche la mia a causa della corsa. Mi girai e dietro di me alcuni ragazzi mi fissavano a bocca aperta mentre altri fischiettavano, sorrisi tra me e me continuando a stringere con mani salde i polsi del ragazzo. - Dai Gally portano in gattabuia- disse Alby al biondo, Gally che aveva ancora la bocca aperta si avvicinò a me, io mi tolsi lentamente dalla schiena del ragazzo e lo tirai in piedi tenendoli sempre i polsi finché la mia presa non fu sostituita da quella di Gally. Mi asciugai le mani sudate ai pantaloni e sospirai pesantemente scostandomi alcune ciocche di capelli dal viso. Alzai lo sguardo sui ragazzi che mi stavano ancora fissando, al contatto visivo con me abbassarono lo gli occhi e se andarono uno ad uno. Mi avvicinai a Newt, -allora come funziona ? Ogni settimana viene qualcuno di nuovo?- gli chiesi, alzò lo sguardo guardandomi dalla testa ai piedi, - beh si... a dire la verità ogni mese, e ogni mese ci arrivano delle provviste insieme al pivello- . Posai lo sguardo sui ciuffi d'erba secca i miei piedi, - sinceramente questo posto è il paradiso rispetto a quello che c'è la fuori- affermai. Mi guardò con le sopracciglia aggrottate, - cosa intendi?-, il mio sguardo si abbuiò. - è meglio che tu non lo sappia fidati-, lui non disse niente ma continuò a guardarmi intensamente negli occhi, - questo posto è molte cose ma di certo non un paradiso- disse e si voltò andando verso gli orti e riprendendo il proprio lavoro. Ero sorpresa di quella reazione, ma in fondo io non potevo giudicare. Non avevo vissuto come lui senza memoria rinchiusa da gigantesche mura. Mi voltai anche io dirigendomi verso il casolare dove mi aspettava Fry. - allora mi è stato detto che hai dato un bel benvenuto al pivello- disse lui trattenendo una risata, - diciamo che l'ho salvato da un suicidio- ribattei, continuai a camminare fino a fermarmi davanti ad un'amaca dove c'era Chuck che si ingozzava con un panino. - Allora che ne pensi del nuovo Fagio?- grugnì con la bocca piena, - penso che la prossima volta lo lascerò scappare- risposi rubandogli un pomodoro dal panino, - hey- sbuffò offeso, io risi ricevendo un piccolo spintone dal bambino che mi fece cadere indietro nell'amaca. Poco tempo dopo Chuck si fece cadere vicino a me, - com'è ricordarsi della propria vita passata?- mi chiese, abbassai gli occhi evitando la risposta. - tu cosa vorresti ricordare?- chiesi a mia volta, lui alzò lo sguardo incontrando il mio, - vorrei ricordare la mia famiglia, i miei genitori. Vorrei sapere se gli manco, se si chiedono dove sono ora- disse con un tono triste. Non avevo mai pensato che magari lui soffriva più di qualunque altro, era stato privato della sua infanzia. Io non avevo mai avuto motivo di sentire la mancanza dei miei genitori, prima della catastrofe non avevamo un buon rapporto. Poggiai la mano sul braccio del bambino, nei suoi occhi vedevo la sofferenza e la nostalgia verso un qualcosa che non poteva ricordare poichè gli era stato privato. La mia rabbia per WCKD cresceva ogni giorno di più. - sicuramente sentiranno la tua mancanza, e magari quando saremo fuori da qui li potrai rincontrare- quelle parole trasudavano di falsa speranza e io non era una persona a cui piaceva. Ma avrei fatto di tutto pur di alleviare la sofferenza di quel bambino paffutello che in pochi giorni si era fatto spazio nel mio cuore. Sapevo che sarebbe stato meglio se fosse rimasta chiusa e fredda, ma non ci ero riuscita, non questa volta. - e comunque ci sono un sacco di altre cose che potresti voler ricordare, come ad esempio il sapore del cibo- dissi ,- qui non è veramente uno dei migliori-. Rise, una risata genuina e infantile piena di gioia. Sorrisi anche io, preferivo di gran lunga vederlo felice.

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the maze runner - No Time To Stay
Fanfictionjune vuole solo scappare dall'inferno in cui si è cacciata ma quando esce dalla WCKD non arriva nel famoso ascensore che la dovrebbe portare alla radura ma in un altro posto... *** Hi guys questa è la mia prima storia su wattpadd, mi piace molto scr...