''he's been stung"

38 3 3
                                    

Inspirai sbuffando rumorosamente mentre le mie gambe continuavano a correre rapide sul pavimento sporco e grigio del labirinto. Minho mi affiancava, anche lui con il fiatone. La sua maglietta era aderita al corpo per il sudore rendendo visibili i suoi muscoli addominali. Gli avevo mostrato il luogo dove mi ero risvegliata e lui mi aveva confessato che non lo aveva effettivamente mai notato forse a causa dell'edera che copriva l'entrata. Non sapevo bene come era costruito il labirinto, ma Minho mi stava trascinando da più di due ore a farmi vedere le diverse sezioni e le loro particolarità. Era affascinante quanti angoli si nascondevano dietro i numerosi corridoi, mi stavo veramente chiedendo se questo posto non fosse stato effettivamente creato  per tenerli prigionieri poiché trovare un'uscita sembrava un'impresa impossibile. Un'altra volta i piani di WCKD erano andati ben oltre la mia immaginazione, avevo rinunciato a individuare una minima logica nelle loro azioni, e cominciavo a credere che non avevano un senso. - fermati un attimo - disse la voce di Minho accanto a me, buttò fuori l'aria rumorosamente mentre si piegava su se stesso posando le mani sulle ginocchia e cercando di riprendere fiato. Mi fermai, anche io con il fiatone e mi appoggiai al muro, - nei quattro giorni in cui ero nel labirinto ho corso meno che oggi- sbuffai tra un respiro e l'altro. Sentivo i muscoli e il viso in fiamme, le mie gambe tremavano per lo sforzo e il sudore mi calava lungo la schiena. Minho mi porse una borraccia in alluminio e io la presi senza pensarci due volte, bevvi due grandi sorsi d'acqua che ,non mi avevano dissetato, ma almeno, avevano inumidito di poco la mia gola. - come diavolo fai a ricordarti tutto questo dannato labirinto a memoria? - gli chiesi dopo che entrambi avevamo ripreso fiato. - ci ho fatto l'abitudine, dopo tre anni che si ripercorrono sempre gli stessi passi prima o poi si imprimono nella mente-.

 -e sei sicuro di aver esplorato anche ogni singolo centimetro ?- 

-lo ero, finchè non mi hai mostrato il tuo nascondiglio, mi ero arreso al fatto che non sarei ma più uscito di qui-

improvvisamente sentimmo un insistente bip riecheggiare nei corridoi, mi  guardai con panico velocemente attorno  ma poi mi resi conto che era soltanto l'orologio di Minho. - è tardi dovremmo tornare- disse raddrizzando la schiena. Staccai le mani dal muro spostando il peso da un piede all'altro. Stavamo giusto per ripartire quando un ulteriore suono si fece strada nelle mie orecchie, più forte e insistente del primo. Guardai Minho con sguardo interrogativo, quest'ultimo fissava l'orologio  in modo confuso. Se il suono sarebbe persistito  avrebbe rivelato la nostra esatta posizione ai dolenti. - spegni immediatamente quel coso- gli sussurrai a denti stretti, - non è l'orologio- mi rispose irritato. - sbrighiamoci e usciamo- disse Minho con la voce tremante, ma io non lo ascoltai aguzzando al meglio le orecchie per capire da dove provenisse quell'insistente bip. Il mio sguardo cadde sullo zaino di Minho, -dammi lo zaino- gli dissi, lui corrugò la fronte ma non fece domande porgendomelo. Aprii freneticamente con mani sudate  la cerniera rivelando l'oggetto che scatenava il rumore. Era il cilindro che avevo preso dal dolente, la lucina rossa lampeggiava e sul display erano apparsi alcuni numeri, troppi per poter essere memorizzati al momento. Questo doveva far parte die piani di WCKD, sicuramente sarebbe stato un indizio per trovare l'uscita.

***

Sospirai pesantemente buttandomi sull'erba fresca della radura sentendo il mio respiro affannato riecheggiare nelle mie orecchie. Dopo essere uscito dal labirinto Minho mi aveva lasciato dicendomi che doveva andare subito a segnare il punto nuovo che avevamo scoperto sulla mappa. Io mi rifiutai di accompagnarlo, l'unica cosa a cui potevo pensare era quel maledetto cilindro metallico. -Novità?- nel mio campo visivo apparse un ciuffo biondo seguito da due occhi marrone nocciola. Scossi la testa in segno di una risposta negativa, non avrei rivelato a nessuno la mia scoperta finchè non sarei stata sicura che avrebbe effettivamente aiutato. Non volevo dare altre false speranze a quei ragazzi. Mi alzai spolverandomi la terra dalla maglietta e scostando le mie ciocche sudate dalla fronte. -come va col pivellino?- chiesi, Newt si girò spostando il suo sguardo al casolare indicandolo, - non si ricorda ancora il suo nome, Alby gli sta facendo fare il giro turistico-, come se lo avesse sentito Alby ci fece segno di avvicinarci. Seguii Newt in una leggera corsetta fermandomi poco più indietro di lui. - Fagio, ti presento Newt, si occupa degli orti ed è  il secondo in comando dopo di me- disse Alby con un ampio sorriso. -Quando hai cominciato a correre in quel modo ho pensato che avessi la stoffa per diventare velocista, finchè non sei stato buttato a terra- mi rivolse uno sguardo e io non potei fare a meno di ridacchiare. -Lei è June, unica ragazza e forse anche l'unica possibilità di uscire da questo posto- disse Alby. -la prossima volta cerca di non farti atterrare da me se vuoi scappare- gli dissi facendo ridere gli altri due ragazzi. - mi hai detto che nessuno può entrare nel labirinto, perchè lei si?- chiese il pivello. - Lei fa parte dei velocisti, i più forti e veloci fra noi. Ogni giorno corrono nel labirinto e lo mappano cercando un'uscita- rispose Alby. - Voglio diventare un velocista- affermò il ragazzo, - piano pivello non ti ricordi neanche il tuo nome. Essere velocisti non è una cosa che si sceglie e sicuramente nessuno vorrebbe entrare lì dentro di sua propria volontà- disse Newt. Il pivello si zittì posando lo sguardo sulle grandi mura che contornavano la radura, - beh direi che hai fatto anche troppe domande per oggi, ora ti porto agli orti dove potrai renderti utile-, con queste parole Alby si girò allontanandosi col ragazzo.  

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 09, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

the maze runner - No Time To StayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora