Sto sognando di ritornare a Londra con Michele e la sua nuova ragazza, Anna. Con noi c'è la mia cagnolina, Iris, ma c'è anche qualcun altro, chi è? Non riesco a vedere con chiarezza la sua faccia ma lui mi tende la mano e mi porta in giro per questa bellissima città. Solo alla fine, lui si gira e ....
"Tommaso, la sveglia!" mugola Francesco nell'altra metà del letto. "Spegnila per favore!"
"Mhh" non rispondo. Voglio continuare il mio sogno: era tutto così perfetto!
All'improvviso sento un peso sopra il mio corpo e apro di scatto gli occhi: Francesco si è buttato sopra di me.
"Ehi, che fai?" chiedo con voce resa roca dal sonno.
"Sto cercando di spegnere la tua sveglia" e nel frattempo con la mano tasta il comodino per trovare il mio telefono.
Il suono della sveglia mi sta causando un mal di testa terribile così allungo anch'io la mano per poterla spegnere. Ma l'unica cosa che trovo è la sua di mano. Il suo tocco è caldo.
"Dov'è il telefono?" mi chiede. A malincuore stacco la presa e Francesco si allunga ancora di più per pescare il telefono che ormai è caduto per terra.
"Fatto!" esclama alzando in aria il telefono. Si ributta a peso morto sopra di me e chiude gli occhi appoggiando la testa sul mio petto. "E 'una sveglia orribile, lo sai?" mormora.
"Lo so, ma non so mai che musica scegliere"
"Posso dirti? Devi mettere una canzone che ti piace, che ti mette di buon'umore"
Non mi accorgo che la mia mano, automaticamente, gli sta accarezzando la schiena fino a quando non sento la sue dita che s'intrufolano tra i miei capelli ricci. Muove le dita in movimenti piccoli e circolari. Sospiro chiudendo gli occhi.
"Che canzone mi consigli?" chiedo godendomi il suo tocco.
"Fammi pensare, mhh ... soldi di Mahmood"
"Soldi? Ti piace soldi?" chiedo sorpreso.
"E 'una bella canzone, perché no?" mi dice alzando di poco la testa per guardarmi.
"Se lo dici tu - prendo il telefono con l'altra mano - fatto, l'ho messa"
"Perfetto, che ne dici di andare a fare colazione?"
"Mhh" mormoro sistemandomi meglio sotto di lui. Quindi che sto commettendo un grandissimo errore e che forse tra qualche giorno me ne pentirò. Ma in questo momento sto bene anzi, posso affermare con certezza, che non mi sono mai sentito così bene.
Francesco intensifica i grattini sui miei capelli e con la mano scende verso il mio collo.
"Franci" mormoro. Non possiamo più stare in questa posizione o Francesco si accorgerà che anche qualcuno lì sotto si è svegliato.
"Sì?"
"Che ne dici di accompagnarmi a comprare un divano" propongo. Cosa cazzo mi è venuto in mente?
"Un divano?" mi chiede alzandosi e facendo leva sugli avambracci.
"Ti ricordo che la sera se vogliamo vedere un film uno di noi due si deve sedere sulla poltrona mentre l'altro su una sedia"
"Hai ragione, va bene. Andiamo" mi porge la mano e ci dirigiamo verso la cucina seguiti da Iris e Rei che si sono svegliati dopo i loro baci mattutini.
**************
"A cosa brindiamo questa volta?" ci chiede Michele col bicchiere in mano, seduto comodamente sul nostro nuovo divano. E' un divano a tre posti ed occupa il giusto spazio che ho a disposizione nel mio piccolo salotto. Francesco ha avuto l'onore di scegliere il colore del divano: un marroncino chiaro. In più ho deciso di comprare dei cuscini morbidi di varie colorazioni: alcuni bianchi, altri neri e uno rosso.
STAI LEGGENDO
La promessa dell'alba
RomanceQuesta è la storia di Tommaso e Francesco, rispettivamente gay ed etero. Cosa può nascere tra loro due?