chiamate

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La luce del sole inizia a penetrare nella stanza buia dell'hotel. Mi passo la mano sulla faccia e mi stiracchio. Accanto a me c'è Francesco che dorme con la mano sul mio petto. Gli accarezzo i capelli lisci e sorrido. 

Mi alzo piano piano per non svegliarlo, mi metto l'accappatoio che l'hotel ci ha regalato e scendo giù. 

"Tommaso!"

"Michi, come stai?" chiedo al mio amico, al telefono.

"Io benone, voi come ve la passate a Roma?"

"Piuttosto bene, ieri sono andato in agenzia e ho firmato tutti i fogli che mi hanno consegnato. Poi ho fatto una passeggiata con Francesco"

"E' successo qualcosa vero?"

"Mhh"

"Tommaso, ci conosciamo da anni e prima di essere il tuo manager sono il tuo migliore amico. Deduco che c'è qualcosa che non va dalla tua voce"

"Mi sono innamorato, insomma non è una novità, m'innamoro anche dei muri ma-

"Di Francesco, vero?" m'interrompe. 

"Oh - rimango sorpreso - come hai fatto a capirlo?"

"La luce nei tuoi occhi: quando stai con lui brillate"

"Brillate... quindi secondo te, anche lui prova ciò che provo io?"

Lo sento sbuffare. "Non lo so, Tommi, è difficile da dirlo. Teniamo a mente che lui è etero e-

"Non è di certo il primo etero che s'innamora di una persona del suo stesso sesso"

"Certo, hai ragione ma devi capire che dopo la rottura con la sua ex la sua vita è andata a puttane. Completamente. Non ha più un amico e tu stesso mi hai detto che i suoi genitori non sono d'accordo con lui. Ha tutti contro, l'unica persona che lo sostiene e lo aiuta sei tu"

Scuoto la testa e sospiro. "D'accordo, mi passerà. E' solo una cotta passeggera"

"Tommi, vi siete per caso, già, baciati?"

Resto in silenzio. 

"Tommaso..."

"Si"

"Quante volte?"

Di nuovo silenzio. 

"Tommaso..."

"Due"

"Quando è stata l'ultima volta?"

"Ieri sera a letto" mormoro.

"Con o senza lingua?"

"Ma cos'è? Un interrogatorio?" esclamo. "Ti ho chiamato per chiederti dei consigli!"

"Tommaso, stai cercando di cambiare discorso. Rispondi!"

"Senza lingua. Non posso e non devo dargli un bacio mettendoci la lingua."

"Perché? Te l'ha chiesto lui?"

"No, assolutamente no. Il problema sono io. Dandogli i baci anche se piccoli e a stampo è come se mi scavassi la fossa da solo. Mi faccio del male."

"Quindi fammi capire: se in futuro si dovesse ripresentare un momento... ecco, usiamo la parola "intimo" con un possibile bacio, tu ti tireresti indietro?"

"Esatto, cercherò d'ora in poi di avere meno contatto fisico con lui"

Michele ragiona per un po'. "Così ti fai male di più, lo sai? Voi vivete di contatti fisici. Vi ho visti l'altro giorno a casa tua: Francesco ti accarezzava la schiena e tu appoggiavi la testa sulla sua spalla."

"Voglio provarci, Michi. Almeno fino a quando la cotta mi passerà"

"Va bene, so quanto sei testardo ed è inutile che io cerchi di farti cambiare idea. A proposito, stai scattando delle foto?"

Mi ricordo della macchina fotografica. "Si, ne ho scattate un sacco! Poi appena arriviamo a Milano te le farò vedere"

"Si, ora arrivo amore" 

"Con chi stai parlando?" gli chiedo curioso.

"Con Anna"

"Ah, come vanno le cose con lei?" 

"Il sesso a gonfie vele!"

"Michele, ti ho chiesto come va la relazione non il sesso!"

"Il sesso è alla base della relazione, Tommi"

"Sei sempre il solito cretino. Ok, ti lascio ora, vai da Anna."

"Mi raccomando, cerca di non rovinare quel bellissimo rapporto che avete creato"

"Certo, ti voglio bene"

"Anche io, Tommi, anche io"

Prenoto la colazione per entrambi e risalgo in camera. Trovo Francesco già sveglio intento a parlare al telefono. 

Mi tolgo l'accappatoio e lo saluto attraverso lo specchio dell'armadio. Mi infilo una t-shirt e un paio di pantaloni e mi ributto a letto. 

"Va bene, mamma, verrò. A domani" chiude la chiamata e sospira guardandomi. 

"Buongiorno, Franci"

"Buongiorno a te" si abbassa e mi lascia un lieve bacio sulla guancia. Limitare i contatti fisici, eh? Merda.

"Qualcosa non va?" gli chiedo giocherellando con il filo dei miei pantaloni.

"Mia madre. Non ha ancora accettato la separazione tra me e Angela. Mi vuole ospitare a casa loro per qualche giorno, ha detto testuali parole: voglio farti cambiare idea, io e papà siamo sicuri che l'aria fresca di campagna ti schiarirà le idee."

L'idea di un possibile chiarimento tra i due non mi eccita per niente. 

"E tu? Hai detto di sì?"

"Cazzo Tommi, cosa dovevo dirle? No, mamma, mi dispiace ma non vengo?"

Rimaniamo in silenzio, poverino, provo pena per lui. E' costretto dai suoi genitori a fare qualcosa controvoglia. Le scelte che fa non devono essere condizionate dal giudizio dei suoi genitori. Cazzo, ha vent'otto anni. 

"Mi dispiace" gli dico solamente accarezzandogli la schiena. Poi mi ricordo della regola che mi sono imposto: niente contatti fisici e ritiro subito la mano appoggiandola sulla mia coscia. 

"Beh, almeno capirà che non cambierò mai idea e mi lasceranno in pace. E poi mi allontano dallo smog di Milano" si gira verso di me e sorride accarezzando le dita della mia mano. "Vuoi sapere una cosa divertente?" mi chiede. 

"Sentiamo" gli rispondo osservando la mia mano che al suo tocco viene percossa dai brividi.

"Mia madre pensa che io mi sia innamorato di te. Quando, prima, le ho detto che mi trovo a Roma con te ha subito chiesto: ma state insieme voi due? Hai lasciato Angela per lui? Ti giuro in quel momento volevo urlarle contro e mandarla a fanculo. Ma è pur sempre mia madre."

Rimango per qualche secondo a riflettere sulle parole appena dette. " E tu cosa le hai risposto?"

"Che no, non mi sono innamorato di te e che di certo non ho lasciato Angela per questo"

Mi alzo e cerco di non far vedere la delusione.

"Dai, ora pensiamo alle cose belle. La receptionist mi ha detto che ci vogliono regalare una bottiglia di vino molto costosa. Che ne dici di uscire e poi stasera scolarcela tutta davanti ad un bel film?"

Gli spunta un sorriso. "Va bene, sono d'accordo"

Si veste in fretta e passeggiamo per l'ultima volta in giro per Roma. 


ciaooo, ho deciso di raccontare la prossima parte di questa "giornata" a roma, nel prossimo capitolo. Ci tengo tantissimo a ringraziarvi, questa storia ha superato le mille letture! Ed è tutto merito vostro, grazie mille ancora! Quindi come regalo voglio postare entrambe le parti adesso senza farvi aspettare fino a domani o dopodomani!!


La promessa dell'albaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora