"Se continui così ti ritroverai senza unghie"
"Ok, la smetto" risponde nascondendo le mani nelle tasche.
"Non c'è niente di cui preoccuparsi. Se un amore finisce vuol dire che la vita ti sta riservando qualcun altro più speciale" mi avvicino e gli accarezzo la schiena.
Francesco sospira e butta fuori tutta l'aria.
"Va bene, andrà tutto bene"
"Ecco, così ti voglio. E ora cambiamo argomento: cosa ti metterai?" gli chiedo aprendo la sua parte di armadio.
"Sono incerto. Mi dai qualche consiglio?"
"Mhh, fammi vedere... questa camicia celeste con quei pantaloni neri, che ne dici?"
"Si, perfetto. Tu invece? Cosa ti metti?"
"Stavo pensando a questa t-shirt colorata e a quei jeans beige"
"Ok, allora vestiamoci così non arriviamo in ritardo"
Capisco che per lui, questa, è una situazione difficile e l'unica cosa che posso fare è dargli tutta la forza e il coraggio di cui ha bisogno.
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"Mamma! Papà!" esclama il mio amico quando i suoi genitori aprono la porta.
"Tesoro mio! Quanto sei dimagrito! Ma mangi ancora? Vieni qua fatti abbracciare"
"Francesco! Devo farti vedere la nuova collezione di francobolli" esclama esultante suo padre.
"Mamma, papà, lui è Tommaso. Tommaso loro sono i miei genitori, Marta e Stefano"
"Piacere, tesoro. Come sei bello!" mi saluta la signora Marta abbracciandomi. Il padre di Franci mi stringe la mano e mi da una pacca affettuosa sulla schiena.
"Siamo felici di conoscerti. Entrate pure ragazzi"
Mi accolgono in un caldo salotto di una casa di campagna. Tutto è in perfetto ordine a differenza di casa nostra. Al centro della sala c'è una grandissima tv con un divano soffice, pieno di cuscini.
"Che bella casa" mi complimento.
"Grazie mille, tesoro! Com'è andato il viaggio?" chiede al figlio. I genitori di Francesco non abitano a Milano e per arrivarci ci vuole una buona mezz'oretta.
"Un po' di traffico" risponde con un sorriso finto. E' abbastanza in difficoltà. Devo aiutarlo.
"Francesco mi ha parlato davvero tanto lei"
"Ah, davvero?" la madre si gira verso di me. Bingo, ho la sua attenzione.
"Mi ha detto che è una bravissima cuoca, non vedo l'ora di assaggiare le sue ricette"
"Oh, tesoro, grazie. Dammi pure del tu" mi risponde arrossendo lievemente.
"Anche Tommaso adora cucinare, mamma"
"Allora, un giorno organizziamo un altro pranzo e cuciniamo io e te"
"Non vedo l'ora. - mi giro verso il padre e cerco di catturare la sua attenzione - prima ho sentito che ha una collezione di francobolli. Quand'ero piccolo ero solito entrare nelle cartolibrerie e chiedere se avevano dei francobolli da regalarmi. La maggior parte delle volte avevo fortuna: ritornavo a casa con un sacco di francobolli"
"Quanti ne avevi?"
"150 quasi 200."
I suoi occhi iniziano a brillare dalla curiosità. Perfetto, mi sono guadagnato la simpatia di entrambi. Il signor Stefano mi prende in disparte e inizia a raccontarmi tutti gli aneddoti sui francobolli. Dall'altra parte del salotto, osservo Francesco seduto comodamente sul divano.
Gli faccio un piccolo occhiolino come per rassicurarlo che va tutto bene e lui mi sorride.
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"Mhh, questa carne è squisita, signora."
"Sono felice che ti piaccia ma per piacere dammi del tu, non sono mica così anziana"
"E questo basilico, mhh, è così fresco."
"Il basilico lo coltiva mio padre"
"Wow, un'altra passione!"
Entrambi i genitori del mio inquilino scoppiano a ridere ma ad un certo punto sento il respiro di Francesco diventare più pesante.
"Allora, Angela ha scelto il suo vestito per il matrimonio?"
"Ecco... - inizia a balbettare - voi non lo sapete ma..." automaticamente gli prendo la mano, sotto il tavolo - le cose tra me e Angela... ecco, non stavano... diciamo, che non andavano a gonfie vele. E... abbiamo deciso di lasciarci"
La forchetta della signora Marta cade ed entrambi rimangono a bocca aperta.
"Voi... voi... vi siete... vi siete lasciati!? Oh mio Dio, Stefano portami i sali. Sto per svenire"
Si alza dal tavolo e apre la finestra. La mia mano è ancora intrecciata a quella di Francesco e col pollice gli accarezzo il dorso.
"Non è colpa ne mia ne sua. Non iniziate ad attribuire colpe che non c'entrano"
"Andava tutto bene, vero? Perché? Perché vi siete lasciati?"
"Non andavamo più d'accordo, litigavamo sempre"
"Un po' di sesso riparatore non vi è servito?" chiede la madre esasperata.
Cerco di trattenere le risate.
"No, mamma, non è servito."
"Prendevi un po' di tempo per pensarci-
"No, papà. Abbiamo già sprecato troppo tempo inutilmente. Quando le cose non vanno è inutile cercare di farle andare. Non vanno, punto"
"E ora con il matrimonio!?"
"Annulleremo tutto e ci scuseremo"
"E' inutile che cerchiamo di convincerti a parlarle, vero?" chiede il padre.
Francesco annuisce guardando la madre che nel frattempo è diventata bianca in faccia.
"Tu non sei solo un suo amico, vero?" mi chiede. Oh, merda, non sta pensando a quello che sto pensando io, vero?
"Certo, che è un mio amico" mi viene in soccorso Francesco.
"Mhh, c'è qualcos'altro sotto... Francesco dove stai dormendo, ora? Sicuramente non a casa di Angela..."
Merda, ci è arrivata, ha capito tutto.
"E' inutile mentire ai tuoi - mi decido a parlare - ho deciso di ospitare Francesco a casa mia per tutto il tempo che gli serve"
"Non potevi chiedere aiuto a noi?"
"Non volevo disturbarvi, papà, e poi ho vent'otto anni non quindici. Se ho un problema cerco di risolverlo da solo"
"Eh, va bene. Dacci qualche giorno per metabolizzare questa situazione assurda" conclude sospirando il signor Stefano.
"Volete un dolce, ne ho-
"No, mamma. Io e Tommaso abbiamo un appuntamento col dottore" la interrompe.
Col dottore?
"Di domenica?" chiede incredulo il padre.
"Ehm si, Tommaso si è rotto il... ehm..."
"Il dito del piede" lo aiuto. "Devo andare a medicare la ferita"
"Grazie mille per il pranzo, mamma. Togliamo il disturbo" e in men che non si dica ci troviamo in macchina.
"Dal dottore!? Insomma, ti devo iscrivere ad un corso di recitazione?" gli chiedo.
"E' l'unica cosa che mi è venuta in mente!" confessa.
"Ehi, ma la strada per Milano è di là" gli faccio notare.
"Voglio portarti in un posto per ringraziarti"
"Ma non ho fatto niente"
"Mi hai dato la mano, questo per me vale più di mille parole"
Mi metto comodo sul sedile e mi lascio guidare, osservandolo mentre guarda l'orizzonte.
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La promessa dell'alba
RomanceQuesta è la storia di Tommaso e Francesco, rispettivamente gay ed etero. Cosa può nascere tra loro due?