La mattina seguente, per essere precisi verso le 6 e mezza, mi squillò il cellulare. Io, stanca morta del viaggio, mi svegliai pigramente e presi tra le mani il telefono. "Pronto?" domandai al tipo che mi aveva chiamata. "Scusi per il disturbo, ma starei cercando la signorina Holmes" rispose la voce, ed io, con tutta la calma di questo mondo, risposi al tipo: "Si. Sono io Beatrice Holmes. Che cosa desidera?"
Il tipo mi disse: "Signorina, sono il comandante di polizia John Sigarette. La chiamo per informarla che tra una ventina di minuti arriverà uno dei miei uomini sotto casa e l'accompagnerà fino al luogo dell'omicidio. D'accordo?"
Io, mezza rincitrullita, risposi al commissario: "Va bene. Mi preparo e aspetterò il tipo". Quando chiusi la chiamata, guardai per un attimo l'orologio che stava sopra la mensola, e sgranai gli occhi. "Oh, porca..." urlai di colpo, e corsi per le scale, prendendo dal frigo il latte e due biscotti contati.
Poi, ritornai in camera mia e presi dall'armadio le prime cose che mi capitavano: per esempio, una maglietta nera, pantaloni lunghi neri, una giacca in ecopelle nera, ed infine, lo zainetto rosso con gli occhiali da sole rossi.
Finito di cambiarmi, ritornai in cucina e mangiai come una forsennata i due biscotti e trangugiai il latte. Infine, misi tutto nella lavapiatti e indossai le scarpe da ginnastica (nere anche quelle).
Due secondi dopo, sentì il campanello della porta trillare. Presi le chiavi di casa, la lente di ingrandimento e il portafoglio. Corsi verso la porta e la aprì di colpo. L'agente, stupito per la rapidità, mi disse guardando l'orologio: "Signorina, lei ha battuto un nuovo record; 10 minuti e 12 secondi! Il vecchio Eddie sarebbe fiero di lei".
Ringraziai il ragazzo e salì sulla vettura della polizia. Quando il poliziotto salì, accese la macchina e sentì il motore ruggire. "Bel suono, eh? Lo portata dal meccanico ieri mattina ed è una meraviglia!" disse elettrizzato il tipo, e schiacciò il pedale.
Per la miseria, quel tipo era un vero pericolo pubblico: per prima cosa, stava per investire alcuni passanti e seconda cosa, per poco non causava un incidente sulla James Barkley Avenue. In quel momento, ero terrorizzata. Non riuscivo a togliermi le mani dal viso.
Quando giungemmo alla meta, il poliziotto mi rispose: "Signorina, siamo arrivati". Meno male che non avevo vomitato durante il tragitto. Comunque, ero uscita barcollante dal veicolo e mi avvicinai ad una staccionata.
Nltai che un uomo si stava avvicinando a me. Alzai lo sguardo per un secondo, poi, riabbassai la testa. "Si sente bene?" chiese il tipo, ed io risposi: "Oh, si vede che sono la Salute in persona. Comunque, dovreste fargli fare a quel tipo un corso accellerato per la guida. Per poco non mi ammazzava!"
"Le chiedo scusa per il viaggio. Comunque, sono il commissario John Sigarette" rispose l'uomo, mentre mi dava un sacchetto di plastica. Io, accettai cordialmente il sacchetto e dissi al commissario mentre gli stringevo la mano: "Piacere. Sono la nuova detective, Beatrice Holmes".
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Chi ha assassinato Bugs Bunny?
HumorSiamo in un mondo parallelo, e per essere precisi, nella Chicago dei nostri giorni, dove i caratteri dei cartoni animati convivono con gli umani. Una detective cercherà di investigare sul terribile omicidio di Bugs Bunny. Man mano che la detective...