Chi ha assassinato Bugs Bunny?

Capitolo 9 - Salviamo Eddie!! (parte 1/2)

Era il 14 luglio del 2021. Io e i Monstar partimmo per qualche giorno presso un campo estivo, vicino a Baltimora.
I ragazzi erano entusiasti per la cosa e portarono dietro dei costumi da bagno, dei vestiti, una chitarra, del cibo e uno stereo. "Ragazzi, cosa volete fare quando arriviamo al campo? Mancano soltanto 10 chilometri e ci siamo" dissi ai ragazzi, mentre guidavo il camper che avevo affittato.

Bupkus e Brutus risposero in coro: "Per noi due, la prima cosa da fare è quella di andare in piscina e fare qualche nuotata". Bang, sentendo ciò, rispose ai suoi fratelli: "Il bagno in piscina? Puah!! Io vado a farmi una bella corsetta intorno al lago e poi, se sono stanco, mi appisolo sotto un pino" e sgranchì le braccia.
Pound rispose così: "Io, invece, vado al barbecue e mangio qualche pesce, oppure, una bella bisteccona di carne" e si lecco le labbra.
Nawt e Blanko risposero diversamente rispetto ai loro fratelli: "Noi due vogliamo fare qualche foto agli animali. Speriamo che ci sia qualche aquilotto o qualche castoro" e imitarono il verso del castoro.

Tutti quanti scoppiammo a ridere. Brutus mi chiese: "Tu, invece, che cosa farai quando arriveremo al campo?" Io riflettei sulla domanda, poi, decisa, risposi così: "Guardate. Forse, vado con Nawt e Blanko a farmi una bella passeggiata. Soprattutto per staccarmi dal caso". Tutti quanti accennarono con la testa positivamente.
Poco dopo, giungemmo all'ingresso del campo.

Scendemmo tutti quanti dal camper e c'incamminammo verso una piccola baita. Come misi piede, una signora anziana comparve dal retro del locale e chiese gentilmente: "I giovanotti desiderano stare da noi per qualche giorno?"
Io risposi di si, e la vecchina prese dal cassetto un mazzo di chiavi e ci accompagnò per un breve tratto nel bosco.
Quando giungemmo dinnanzi alla casetta, i ragazzi lasciarono cadere a terra i bagagli: la casa era suddivisa in tre piani.

"Ragazzi...l'ultimo che arriva è un pesce lesso!!" disse Brutus e corse a tutta birra verso la casa. Anche gli altri corsero, mentre Blanko camminò piano piano. "Fate piano, ragazzi. Non siamo i soli ad aver affittato questa casa" dissi ai ragazzi, poi, notai che Blanko era stanco e lo aiutai con le valigie. Quando aprì la porta, i miei occhi sgranarono di colpo: davanti a me, c'era un gigantesco salone e la cucina era dietro a un bancone, mentre le camere da letto stavano in fondo al corridoio. Ringraziai calorosamente la signora e chiusi la porta.

"Ok, chi è arrivato per ultimo?" chiese Pound, guardando i volti dei suoi fratelli. Io alzai la mano e risposi: "Sono io l'ultima. Quindi...sono un pesce lesso". Tutti quanti mi guardarono stupefatti, poi, capirono che avevo aiutato Blanko con le valigie rimanenti e mi abbracciarono. "Se volete fare le cose che mi avete detto prima nel camper, muovetevi. Mancano 30 minuti alle 15 del pomeriggio" ricordai ai Monstar, puntando con il dito il grande orologio.

Ciascuno prese il proprio letto e sistemò per bene nell'armadio o nel cassetto i vestiti. Poi, i Monstar uscirono dalle loro stanze. Brutus e Bupkus indossavano due speedos, uno nero e uno bianco. Bang, invece, indossava dei pantaloncini corti verdastri e una maglietta a maniche corte, con scarpe da ginnastica.
Nawt e Blanko indossavano due magliette, una gialla e una marroncina. Sulla maglia gialla c'era l'immagine di un castoro, mentre in quella marroncina c'era l'immagine di un alce.
Infine, Pound indossò una maglietta bluastra a maniche corte e dei pantaloncini marroni, con scarpe da ginnastica color pece.

"Allora, siete pronti a divertirvi?" domandai ai ragazzi, e loro risposero all'unisono di si. Allora, aprì la porta e i ragazzi scesero giù per le scale come tornadi.
Nawt e Blanko, invece, presero i loro binocoli e una macchina fotografica. "Ok, andiamo" dissi ai due Monstar che, obbedienti, scesero piano piano le scale.

Mentre giravamo per il boschetto, Nawt  notò qualcosa che si muoveva tra gli alberi. Blanko fece qualche foto: si trattava di un raro esemplare di scoiattolo volante. "Ragazzi, quello che uno scoiattolo volante" dissi ai ragazzi, mentre indicavo con l'indice l'animaletto che, fermo, guardava verso la nostra direzione.
A un certo punto, Blanko prese dalla tasca una nocciolina e fischiò all'animaletto.
Lo scoiattolo, vedendo la nocciolina, si lanciò in aria e planò sulla testa di Nawt.