Erano le 3 di mattina, e squillò il mio cellulare. In quel momento, dissi a Bupkus in tono seccato: "Per favore, Bupkus. Passami il cellulare". Lui, pigramente, si alzò dal letto, si gratto il petto e prese tra le mani il telefono, poi, me lo diede tra le mani. Presi il cellulare e risposi: "Pronto?" "Se rivuoi vivo il tuo amico, vieni da sola nella casetta che sta oltre la diga dei castori. Non fare scherzi, o ammazzo il ciccione" disse la voce, poi riattaccò il telefono.
Dopo qualche secondo, capì ciò che il tipo mi aveva detto e caddi giù dal letto. "Oddio..." urlai di colpo mentre cadevo per terra. Bupkus si avvicinò e con un braccio mi prese e mi abbracciò, poi, mi chiese: "Che c'è? Ti ha chiamato il commissario?" "No, peggio" dissi io, mentre prendevo tra le mani il volto del Monstar viola. Gli raccontai tutto, e lui, sconvolto per la cosa, si alzò dal letto e andò a svegliare gli altri.
Ad uno ad uno, i Monstar uscirono dalle loro camere. Bang chiese che diavolo stesse succedendo e come mai li avevano svegliati alle 3:20 del mattino. Io, mi sedetti sulla poltroncina nel salotto e spiegai a tutti la situazione. "Oh porca...quindi il tipo sa che siamo qui!" disse Pound, scioccato per la notizia. Brutus mi abbracciò e disse con parole dolci: "Bea, se vuoi, ti aiutiamo a salvarlo. Adesso, pianificheremo un piano tutti insieme, poi, andiamo al luogo dell'incontro". Tutti quanti fecero cenno con la testa e si sedettero sul divano.
Ci mettemmo tutta la notte, finchè, alle 6 del mattino, i primi raggi solari entrarono nella stanza. "Ok, ora che abbiamo il piano, dobbiamo studiarci bene la zona. Vi ricordate dove si trova la diga dei castori?" chiese Bupkus, controllando la piantina del campo. "Si. Si trova a nord-ovest, vicino alla vecchia segheria" disse Blanko, mentre mostrava ai suoi fratelli la foto della segheria. "Ora, dobbiamo dividerci in due gruppi. Io, Brutus, Bang e Pound passeremo dalla vecchia segheria. Blanko e Nawt passeranno invece dal boschetto. Tu, Beatrice, vai nel luogo dell'incontro. Tieni accesa questa" disse Bupkus e mi diede una ricetrasmittente.
"Se ti succede qualcosa, di la parola "SALTAPIRICHILLO" e noi arriviamo" disse Brutus, poi, prese con sè una radiolina e la mise nello zainetto. "Ragazzi, se mi succede qualcosa, sappiate che vi voglio bene" dissi ai Monstar, poi, andai in camera e tolsi il pigiama. Indossai un paio di pantaloncini corti neri e una maglietta con l'immagine di una chitarra fiammeggiante. Quando ritornai dai ragazzi, feci un respiro profondo e presi lo zainetto rosso. Prima di uscire, abbracciai per l'ultima volta i ragazzi e scesi le scale.
Mentre camminavo nel fitto bosco, sentì degli strani rumori provenire dai cespugli. "Chi va la? Chi sei?" domandai allo strano figuro che, uscendo dai cespugli, puntò la pistola verso di me, ed io alzai lentamente le braccia. "Finalmente ci incontriamo" dissi all'assassino, poi, il tipo si avvicinò e prese lo zainetto. "Avanti, cammina" disse il tipo, puntandomi la pistola sulla schiena. Camminai lentamente, cercando di non fare mosse brusche.
Dopo una mezz'oretta di cammino, vidi la vecchia segheria, e accanto ad essa, la casetta dove si trovava Eddie. "Perchè ai ucciso il coniglio? Non ti ha fatto niente quel poveretto" dissi all'assassino. Lui non rispose; anzi, mi diede una spintonata e aprì la porta. Come misi piede nella casetta, notai che il mio amico era legato come un sacco di patate alla sedie e dissi: "Eddie, stai bene? Ti ha fatto del male questo delinquente?"
Il mio amico rispose affannosamente: "Si, sto bene. A quanto pare, questo brutto ceffo vuole il denaro che il coniglio aveva donato agli ospedali". "Voltati. Lentamente" disse il tipo, ed io eseguì l'ordine. "Chi diavolo sei? Perchè ai fatto fuori Swatchammer?" domandai all'assassino. Lui, si tolse il travestimento. Rimasi scioccata dalla terribile scoperta: era il commissario in persona!
"Commissario?! No, non può centrare lei dietro a questi omicidi e al rapimento di Eddie, a meno che...lei non sia un uomo di El Toro" dissi al commissario, abbassando le braccia. "Invece si, cara Beatrice. Sono stato io ad uccidere il coniglio e il miliardario. Il boss rivoleva il denaro, ma Swatchammer e Bugs Bunny non avevano i soldi. El Toro mi ha ordinato di ammazzarli entrambi, poi sei arrivata tu, e ai cominciato a mettermi i bastoni tra le ruote. Il mio piano era perfetto. pensa, ho persino pagato degli agenti affinchè facessero sparire le prove" disse in tono beffardo il commissario, poi, prese una fune e mi legò stretta stretta vicino a Eddie.
"Maledetto. Non riuscirai a farla franca!!" dissi furiosamente al commissario, poi, urlai con tutta la voce che avevo in gola: "SALTAPIRICHILLO!!" Dalla porta entrarono con violenta i Monstar e placcarono il delinquente che, vedendoli, tentò di lanciarsi da una delle finestre. Bupkus e Brutus alzarono il commissario e gli presero la pistola, mentre Nawt e Bang slegarono sia me e Eddie. "State bene? Quello microbo vi ha fatto del male?" chiese Pound.
"No. Io e Eddie stiamo bene. Piuttosto..." dissi io al Monstar arancione, poi mi voltai verso l'assassino e chiesi: "Voglio farti alcune domandine, e preferirei che mi rispondessi chiaramente. Capito?" Lui, intimorito dai Monstar, disse con voce tremante: "Va bene, va bene. Vi dirò tutto". Bupkus lo mise a terra e Brutus lo legò come un salame con la corda. Blanko notò che stavano entrando alcuni castori e ne prese uno in braccio. "Prima di tutto, El Toro ti ha mandato qualche aiutante? Secondo, quanti agenti ai corrotto affinchè facessero sparire le prove?" domandai al commissario. Lui, mi sputò in faccia. Bang si infuriò di brutto e prese per il colletto il criminale.
"Parla, o giuro che ti utilizzo come sacco da boxe" disse Bang, alitandogli in faccia. Il poveretto disse spaventato: "Ok, ok. Dirò tutto. Allora, El Toro mi ha dato qualche aiutante. Loro hanno rapito Eddie e lo hanno portato qui. Per la seconda domanda, invece, gli agenti corrotti erano a malapena sei. Ora, quei bifolchi staranno cercando di abbandonare la città, e per le prove, eh, buona fortuna. Li ho seppelliti nel giardino di casa mia". Trascrissi tutto quanto nel taccuino, poi, chiesi a Bang: "Bang, prendi questo sacco di pulci e portalo a casa. Io, assieme a Bupkus e Eddie, chiamiamo la polizia".
Bang fece un sorrisone a trentadue denti e guardando il commissario, lo prese sulla spalla e s'incamminò verso casa. Eddie uscì per primo dalla casa e respirò l'aria fresca. "Finalmente posso uscire. Beatrice, grazie mille per avermi salvato. Senza di te, a quest'ora quel delinquente mi avrebbe ucciso e avrebbe gettato il mio cadavere chissà dove" disse il mio amico, e mi abbracciò. "Vecchio mio. Non ti avrei mai abbandonato nelle mani di un malfattore. MAI" risposi allegramente al mio amico, poi, c'incamminammo verso il campo.
Dopo un'oretta di cammino, raggiungemmo la reception e chiesi alla signora se potevo utilizzare il telefono. La vecchina rispose: "Certo, tesoro. tieni" e mi passò il telefono. Feci il numero della polizia e aspettai qualche secondo. "Si? Dipartimento di polizia? Salve. Vorrei che veniste per arrestare un criminale. Ha cercato di assassinare me e un mio amico. Fate presto" e riattaccai la cornetta. Una quindicina di minuti dopo, giunsero ben tre pattuglie della polizia. Da una delle macchine scese lo sceriffo della zona, e gli spiegai la faccenda.
L'uomo, sconvolto per ciò che aveva sentito, chiese: "Ma...il criminale dove sta adesso?" Io, ridacchiai per un momento, poi, risposi: "Mi segua. Glielo consegno fresco fresco". Lo sceriffo mi seguì e indovinate dove era il commissario? Era appeso come una pignatta a un albero, mentre Blanko e Bang si divertivano a spintonarlo. Lo sceriffo rimase senza parole. "Ragazzi, tiratelo giu. Lo sceriffo è venuto per arrestarlo" dissi ai Monstar che, ubbidienti, slegarono il tipo dal ramo e lo consegnarono allo sceriffo.
"Se non fossero arrivati loro, a quest'ora saremmo già morti" disse Eddie, mentre dava una pacca sulle spalle dei Monstar. I ragazzoni divennero tutti rossi e ridacchiarono. Lo sceriffo ci ringraziò per aver catturato quel criminale e lo fece sedere sul sedile posteriore della macchina. Il tipo guardò fuori dal finestrino, poi, la polizia abbandonò il campo. "Ragazzi, che ne dite di ritornare a Chicago?" domandai ai Monstar. Loro, entusiasti, risposero: "Per noi va bene".
Tornati a casa, feci le valigie e le caricai sul camper. "Eddie, appena tua moglie ti rivede, piangerà dalla gioia" dissi al mio amico, e lui, felice, rispose: "Non vedo l'ora di riabbracciarla. Mi manca". Tutti quanti salimmo sul camper e Pound chiese ai passeggeri: "Siete comodi? Adesso partiamo". Come schiacciò il pedale, il veicolo partì a tutta birra. Erano quasi le 4 del pomeriggio, e guardai per l'ultima volta il sole che tramontava dal finestrino.
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Chi ha assassinato Bugs Bunny?
HumorSiamo in un mondo parallelo, e per essere precisi, nella Chicago dei nostri giorni, dove i caratteri dei cartoni animati convivono con gli umani. Una detective cercherà di investigare sul terribile omicidio di Bugs Bunny. Man mano che la detective...