Capitolo 18.

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È passata più di una settimana, quasi due e tutte le sere alla stessa ora quel numero mi invia messaggi poco casti con delle mie foto che mi ha scattato a scuola di nascosto.
Alcune hanno delle angolazioni davvero strane, altre mi riprendono mentre torno a casa.

Non sono riuscita neppure a parlarne ai ragazzi. Insomma se è così pericoloso come percepisco, se ne parlassi ai ragazzi magari metterei nei guai anche loro. Anche se per fortuna anche se non sanno nulla, non mi lasciano mai da sola per la scuola.
-Mimi, Mimi, terra chiama Mimi!- mi richiama TaeTae agitando una mano davanti ai miei occhi.
-oh cielo! Devo essermi incantata, scusami- dico sperando di non essere rimasta così come una ebete per molto.
-si ma non è la prima volta che succede di recente, che hai?- mi chiede Tae mentre mi accorgo che siamo rimasti solo io e lui.
-niente Tae, sono solo stanca, tra meno di un mese ci sono gli esami finali di quest'anno e lo studio è tanto- dico inventandomi una scusa anche se quello che ho detto è vero.
-capisco, vuoi che ti aiuti a studiare magari scienze o matematica? Potrei alleggerirti il lavoro in qualche materia- mi propone lui.
-oh no TaeTae non mi approfitterò mai di te in questo modo. Ma grazie per le tue attenzioni. Ora però scappo a casa, sono quasi le 20:30 e io non ho avvisato a casa, in più domani è il compleanno di mio padre Jin, quindi c'è un po' di esuberanza generale in casa- dico.
-capito, vuoi che ti accompagni?- mi chiede sorridendomi.
-no tranquillo, anzi! Casa tua è nella direzione opposta, tranquillo, io prendo il primo bus e vado dritta a casa- dico dandogli un bacetto sulla guancia.
-va bene ma scrivimi quando sei a casa, ok? È tardi e purtroppo non mi piace l'idea che tu stia sola per strada- dice Tae ricambiando il bacio.
-va bene TaeTae ti scriverò, tu fa lo stesso- dico. Così appena arriva il bus ci salgo sopra e dal finestrino lo saluto.

Fra qualche minuto dovrebbe arrivare L'usuale messaggio che oramai da una settimana, quasi due  mi arriva puntuale alle 20:26.
"Ti sei divertita con il tuo amichetto Taehyung eh? Questo cos'è? 📸 Perché lo baci come se fosse il tuo fidanzato? Smettila di farlo! Tu sei mia, e lo sarai molto presto! Vedrai quanto urlerai il mio nome sotto di me, Taehyung sarà solo un vecchio ricordo. E Dio quanto quel vestitino 📸 ti sta bene, ti fascia il culo una meraviglia"

Dice il messaggio con allegate due foto, una di me di pochi minuti fa dove ho salutato Tae e una del mio sedere.
Mi volto qua e là per vedere se nel pullman c'è qualcuno di sospetto, ma a quest'ora con me in pullman a parte il guidatore c'è solo una anziana sulla ottantina.

Appena rientro in casa, trovo papà Jin in cucina e correggere i compiti dei suoi bambini delle elementari, e papà Nam in salotto a correggere delle verifiche di inglese di quinto.
-amore come mai sei rientrata così tardi e non ci hai avvisato?- mi chiede papà Jin staccando la penna dalle sue verifiche.
-scusa papà, è che ho iniziato a chiacchierare con Taehyung e non ho visto l'orologio- dico abbassando il capo.
-amore ma va tutto bene? È da un paio di giorni che ti vedo come distratta, un po' giù? Forse la scuola ti sta stressando troppo?- mi chiede papà Jin.
Così non so da come, all'improvviso sbotto.
-basta essere sempre così appiccicosi, ho 17 anni! Non sono più una bambina! Lasciatemi in pace!se ho detto che va tutto bene, va tutto bene!!!- dico scappando di sopra per poi chiudermi a chiave in camera e scoppiare a piangere.

Sento le urla di papà Nam e Jin fuori alla porta, anzi sento persino i singhiozzi di papà Jin e questo peggiora il mio di pianto.

Non volevo sbottare così, l'ho solo fatto per farli smettere di preoccuparsi.
Non so più cosa fare e come reagire. Finché un secondo messaggio dallo sconosciuto mi arriva.
Non ha mai inviato due messaggi prima d'ora,così lo apro e mi si gela il gela cuore.

"So dove abitano i tuoi amichetti 📸📸📸 e dove abiti tu 📸 fatti trovare tra mezz'ora davanti scuola e vieni sola! Se solo sospetto una minima compagnia, renderò la tua vita e quella dei tuoi amici impossibile . Ah e bambolina scopri quelle tue gambette per me stasera! D'altronde sarà il nostro primo appuntamento"

E ora cosa faccio? Perché prendersela anche con i miei amici? Cosa ho fatto di male per meritarmi questo? E poi sa dove abito, no! Non gli permetterò di fare del male ai miei amici o ai miei genitori!!

Così appena la sfuriata dei miei due papà fuori la porta finisce. Decido di indossare qualcosa di più scollato proprio come richiestomi dallo sconosciuto.
So benissimo che forse sto facendo una cavolata, ma se penso ai miei amici e ai miei genitori e non riesco a non pensare a quanto io li ami e voglia proteggerli da questo tizio.

Così appena mi faccio coraggio, mi lancio dalla finestra all'albero difronte e per poco non cado. Per fortuna riesco a aggrapparmi e scendo lentamente dall'albero per poi correre via verso la scuola.
Appena arrivata a scuola, cerco il cellulare nelle mie tasche ma non lo trovo.
No! Non posso averlo lasciato a casa! E se il folle mi scrivesse? Mentre sono presa da questi pensieri, due forti mani stringono i miei fianchi e delle labbra si posano sul retro del mio collo.

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