Capitolo 15.

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Mio padre Jin è appena uscito con zio Hobi a farsi la sua consueta passeggiatina domenicale pomeridiana post pranzo e io e papà Nam siamo seduti sul divano a cercare su Netflix un film decente da guardare.
-papà-
-si piccola?- mi chiede bloccando lo zapping su Netflix.
-ecco volevo parlarti della sorpresa che avevo in mente per papà Jin- dico porgendogli un foglio con una lista di cose.
Gli spiego la mia idea e dopo avergli illustrato qualche bozza inerente all'idea lui annuisce e entusiasta mi pizzica le guance.
-ti aiuterò piccola mia, ma voglio anche io qualcosa di simile- dice fingendosi imbronciato.
-ho anche già una idea per il tuo compleanno, ma anche quella è una sorpresa- dico fiera.
-ma amore stavo solo scherzando, per il mio compleanno mi bastate tu e il papà per rendermi l'uomo più felice del mondo- dice dandomi poi un dolce bacio in fronte.

-papà volevo anche parlarti di un'altra cosa- dico iniziando a giocherellare con le dita.  -beh ecco promettimi che non ti arrabbi- dico continuando a giocherellare.
-amore perché mai dovrei arrabbiarmi con te? Che succede?- mi chiede voltandosi completamente verso di me.
-volevo chiederti se ecco, se ecco potevi rispiegarmi gli argomenti che hai spiegato ieri in classe, alcuni non sono riuscita a capirli bene , scusami se non te li ho chiesti in classe, ma eri così preso che non volevo bloccarti- dico abbassando la testa.
-amore e perché mai mi sarei dovuto arrabbiare? Certo che ti aiuto- mi dice.
-è che ecco, ci tengo a non deludere te e il papà, sopratutto nella tua materia. Ecco vedi, in futuro vorrei fare il tuo stesso lavoro- dico ancora con la testa bassa. - e quando mi capita di non capire alcune cose ho paura di non essere abbastanza per voi e il mio sogno, tutto qua- termino.
Subito vengo avvolta dalle sue forti braccia e una sensazione di sollievo si fa spazio nel mio petto.

-amore tu non riusciresti a deludere me e tuo padre neppure se ti ci mettessi di impegno. So che siamo molto severi sulla scuola ma è solo perché vorremmo per te il migliore futuro possibile e vedi, ora che mi hai parlato del tuo sogno non riesco a non essere più orgoglioso che mai.- mi dice mentre ancora mi trovo fra le sue braccia.
-e poi amore mio, capita a tutti a volte di non capire qualcosa, ma questo non è sinonimo di debolezza, significa solo che hai bisogno di più tempo per capire, ma non che vali meno di altri, capito?- continua accarezzandomi i capelli, e io annuisco.
-grazie papà, ora mi sento meglio, vado a prendere i libri e iniziamo ok?- gli chiedo felice.
-certo amore vai- mi dice liberandomi dall'abbraccio. Così corro di sopra e dopo aver preso tutto scendo di sotto e le due ore successive le passo tra le braccia del mio papà che tra un sorriso, una coccola e una spiegazione mi aiuta a farmi capire benissimo tutta la lezione.

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