Capitolo 25.

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Così anche se lo rileggo più di 100 volte, più lo rileggo e più tutto mi sembra senza senso, sembra un messaggio scritto da una stupida bambina, ma io non riesco a fare di meglio ora, così premo invio e spero che almeno lo visualizzi.

Mi fiondo poi in doccia per una doccia calda, e appena finisco mi do una leggera sistemata ai capelli e al trucco, indosso qualcosa di comodo, jeans e maglietta e sneaker e mi precipito di sotto a raccontare ai miei quello che avrei voluto accadesse quel pomeriggio.

Per le 15:20 mi avvio verso il parco. È la prima volta che esco da sola da due settimane. I miei mi hanno incoraggiato a farlo, senza però mollare un secondo il cellulare. E devo dire che la sensazione di terrore che sto provando è enorme. Mi giro continuamente verso le mie spalle, ma per fortuna non c'è mai nessuno. Una volta raggiunto il parco, guardo l'orologio:
-15:31 bene, sono puntuale no? Ora aspettiamo.
-15:40 bene, aspettiamo ancora, anche se di solito sei puntale. Ma forse hai beccato un po' di traffico. Ci sta.
-15:55, ti sto aspettando TaeTae,dove sei? Possibile che ci sia tutto questo traffico?
-16:20 sono ancora qui che ti aspetto, non voglio davvero credere che hai deciso di non essere più nella mia vita.
-16:45 sono qui a aspettare da più di un'ora e di te neppure l'ombra. Ho controllato il messaggio pensando che tu forse non lo avessi visualizzato, ma lo hai fatto. Allora perché non sei qui?
-17:00 inizio davvero a pensare e accettare che tu non mi voglia più, ma in fondo TaeTae come ti ho scritto lo avrei accettato, perché so di aver sbagliato.
-17:15 va bene TaeTae ti ho aspettato, se potessi ti appetterei di più ma a attendermi ora c'è qualcosa di troppo importante per me e il mio futuro. In un piccolo studio mi sta aspettando  un dottore, il dottore Park Ming-mi sta aiutando con tanta dolcezza a superare quello che mi e successo. Mi ascolta e mi da consigli, mi assegna sempre così tanti compiti e e sfide da affrontare, ma io le svolgo sempre tutte perchè voglio guarire, voglio andare avanti e lottare per il mio futuro. Lo stesso futuro di cui parlavamo spesso insieme.
Spero che la tua vita possa continuare felice anche senza di me. Spero tu possa realizzare i tuoi sogni Taehyung.

Così mi allontano dal parco, lasciando sulla panchina quello che per anni è stato il simbolo della nostra amicizia, il nostro braccialetto. Un braccialetto semplice in argento, con  una sola piastrina, tu il mio nome io il tuo. Lo lascio qui perché è qui che il primo anno di scuola media ce lo siamo scambiati  ed è qui che per la prima volta ho iniziato a sentire qualcosa per te, ma ero così cieca da non capirlo.

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