Jeff The Killer

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Come sempre, il video allegato qui sopra riporta la "voce originale" di Jeff.  Buona lettura!

Il coronavirus non mi lasciava alternative se non rimanere in casa e passare le giornate rinchius* in stanza. La mia routine non cambiava da qualche mese; dopo aver studiato, presi un foglio A4, le mie penne ad inchiostro e i colori ad alcool per cominciare il mio capolavoro. Il soggetto dei miei disegni non cambiava affatto, in questo periodo mi divertiva disegnare sempre lo stesso soggetto ed allenarmi su di lui: Jeff The Killer. Sì, la mia creepypasta preferita. Passai una mano fra i miei capelli C/C, lasciando la mia mente lavorare sul soggetto in questione, per poi cominciare a fare la prima bozza sul foglio A4 liscio. 

La bozza uscì abbastanza bene, apparte qualche cancellatura che la rendeva imperfetta. La mia mano si allungò verso la scatola dei pennarelli ad inchiostro, aggiustando le imperfezioni della bozza, per poi passare a coloarla. Et voilà! Il mio disegno di Jeff era finalmente completato! 

"Beh, devo ammettere che questo disegno è venuto meglio di quanto mi aspettassi... il lavoro duro, paga!"

All'ultima affermazione mi lasciai scappare un risatina bassa, ridacchiando fra me e me. 

Riposi il disegno nel mio album e misi a posto tutti i materiali, quando mi accorsi dell'orario: 23.17. Porca miseria!! Avevo davvero trascorso tutta la giornata per un semplice disegno?! La cosa non mi dispiaceva affatto, ma si era fatto tardi, dovevo andare a dormire assolutamente, altrimenti domani non mi sveglierò in tempo per le videolezioni (Nota autrice: sì, per chi se lo stesse chiedendo... io faccio realemnte così!!) Il mio pigiama avvolgeva la forma del mio corpo, donandomi calore, per poi essere avvolta anche dal calduccio delle mie amate coperte. Gli occhi si chiusero al solo contatto col soffice cuscino, facendomi sprofondare nel regno dei sogni. 

Non per molto. 

La porta della mia camera si apre leggermente, i passi della figura misteriosa si fanno sempre più vicini al mio letto, ed io continuo a tenere gli occhi chiusi, cercando di rilassarmi e mantenere la situazione sotto controllo, per non risultare spaventat*. 

"E' solo la mia mente che mi sta giocando brutti scherzi!" penso spaventat*. 

"So che non stai dormendo, T/N. Ho già ammazzato tutti i membri della tua famiglia, quindi, a che serve fingere?" 

Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo... non rispondere, sta parlando a vanvera, non perdere la calma, rilassati!

"Mi stai davvero facendo incazzare, smettila di giocare!" 

Lo sconosciuto tira con forza le mie coperte, l'unico oggetto che riusciva a darmi "protezione". Le mani rugose raggiungono il mio viso, prendendo entrambe le guance e girando il capo verso la sua direzione. A questo punto mi era impossibile non tenere gli occhi aperti; spalancandoli con forza, il volto del famigerato assassino, Jeff The Killer, si rivelò ai miei occhi. Non feci in tempo ad accorgermi che qualcosa mi stava bagnando le guance: erano le mie lacrime, le mie lacrime scorrevano incontrollabilmente sul mio viso. 

"Oh no, stai piangendo... " Tale affermazione suscitò in me un improvvisa ondata di calma, come se all'improvviso si fosse calmato. Ma il ragazzo di fronte me era Jeffrey Alan Woods, non dovevo scordarmi che era un assassino e che la sua non era una vera calma. 

"E adesso che farai? Chiamerai la mammina?! AHAHAHAHHAHAHA!" Una risata psicotica avvolse tutta la casa, il ragazzo non smetteva di guardare i miei occhi rossi e paffuti, causati dall'interminabile pianto provocato da egli stesso. Il distogliere del mio sguardo lo fece incazzare maggiormente, riportandolo verso di lui, mantenendo la mia faccia ferma. 

"Ed ora, perchè non andiamo a farci un giretto in città, prima che arrivino le volanti della polizia? Sono certo che non ci sarà... anima viva!" Questo ragazzo aveva davvero compiuto così tanti omicidi? Perché io? Perché non qualche uomo o donna spregevole, tanto da non essere definito umano, colpevole dei crimi di cui si era macchiato?! Perché un semplice studente?!

"ED IO CHE TI CONSIDERAVO DIVERSO DA CIÒ CHE SEI!"

Jeff mostrò il suo orrido sorriso, squadradomi dalla testa ai piedi, per poi proferire parola:

"Ah, se hai letto quelle fanfiction di me che perdo la testa per il lettore... ti sbagli"
Pronunciando l'ultima frase, il suo tono di voce e il suo sguardo cambiarono da divertito a serio. Il suo sguardo poteva uccidere solo guardando la vittima in questione. 

"Se adesso non usciamo da questa casa del cazzo, ti faccio uscire io a calci in culo! Apri la porta di casa tua ed usciamo. Ti lascio 5 minuti per prendere i viveri necessari" Il ragazzo lasciò la presa del mio viso, sbloccando il mio corpo. 

"Dove.. Dove andiamo, Jeff?"

Jeff si avviò verso la porta di uscita della mia casa, fermandosi proprio davanti essa.

"Dallo Slenderman. Ti porto a casa nostra. Benvenut* all'inferno, nuov* Proxy"

Creepypasta & ARGs x lettoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora