Laughing Jack

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Questa storia che oggi vi racconterò è una delle esperienze più raccapriccianti che mi siano mai capitate, completamente da dimenticare. No, se non vorrete crederci, fate pure, state rischiando la vostra vita.. perché ciò che ho vissuto l'ho visto con i miei occhi stessi, non è stato e mai sarà frutto della mia immaginazione. Dunque, da dove comincio? 

Era una serata invernale, precisamente il 17 dicembre del 2008. Ero ancora un/un* bambin* all'epoca, incapace di distinguere la realtà dalla finzione, un po' come tutti i bambini. Il natale era alle porte ed ero in estasi! Avrei messo in atto la notte del 24 dicembre il mio piano per poter vedere Babbo Natale, credevo che sarebbe riuscito. Passai le giornate  a sviluppare il mio piano decisivo.. Feci persino vedere il mio progetto finale ai miei genitori che, sorridendo e con un filo d'ansia nelle loro voci, mi dissero: 

"Tesoro, Babbo Natale potrebbe arrabbiarsi se ti vedrebbe svegli* mentre consegna i regali, lo sai, vero?"

"Sì, ma Babbo Natale è buono, mi dirà di andare a dormire.. OH! Oppure mi farà una magia e mi farà dimenticare tutto! Sì!" Saltellai all'idea di incontrare Babbo Natale e sventolai in alto il foglio, fier* del mio lavoro. Ai miei genitori scappò un sospiro, guardandosi l'un l'altro e accennando mezzo sorriso. 

Essendo stato sin da sempre un/un* bambin* pauros* quei giorni, rannicchiat* nel letto, giurai di aver sentito una musichetta inquietante provenire dall'angolo della camera che avevo difronte, più volte chiamai mio padre per far controllare che nessun mostro si fosse nascosto nell'angolo, ma ogni volta mi ripeteva:

"Qui non c'è alcun mostro, non preoccuparti, nessuno porterà via il mio principe/la mia principessa!" E mi baciava la fronte, rassicurandomi. Però, non appena chiudeva la porta la melodia riprendeva e sembrava interminabile!

Il 24 dicembre, giorno fatidico, arrivò e sin dalla colazione, saltai su e giù per tutta la casa con grande emozione. Passai il pranzo e cena a casa dei miei amati nonni che, come tradizione della nostra famiglia, mi anticiparono i regali prima dell'arrivo di Babbo Natale. Che bello, avevo ricevuto il gioco che tanto desideravo, era da una vita che lo aspettavo! Ricordo di verlo visto infinite volte alla TV, mi brillavano gli occhi al pensiero di ricevere quel giocattolo ed era qui, fra le mie fragili braccia! 

La cena terminò e ritronammo a casa nostra, non appena la porta si spalancò corsi a mettermi il pigiama, presi il mio peluche preferito, lavai e pettinai i capelli ed andai a letto. Inutile dire che ero più che emozionat* per l'incontro che avrei tenuto con Babbo Natale! I miei genitori vennero a darmi il bacio della buonanotte, ma prima che chiudessero la porta feci: 

"Non vedo l'ora di incontrare Babbo Natale! E ve lo dimostrerò!" Feci una linguaccia e mia madre rispose:

"Sono sicura che Babbo non apprezzerà che sei stat* svegli* tutta la notte per lui, ma se proprio insisti, domani facci sapere com'è andata" Rise e chiuse la porta. 

Anche quella sera la musichetta inquietante continuava la melodia, cercai di pensarci il meno possibile e provai a chiudere gli occhi. Ad una certa mi svegliai e controllai l'orario della mia sveglia: le 2.56. 

Babbo Natale dev'essere qui!

In punta di piedi andai verso il soggiorno, cercando di fare meno rumore possibile. Lì era piazzato il nostro albero di Natale, con tanto di luci ad intermittenza e decorazioni che farebbero invidia a chiunque! Ne andavo fier*. 

Chi mi ritrovai davanti non era Babbo Natale, bensì un..MOSTRO! CHE CI FACEVA UN MOSTRO DALLE SEMBIANZE DI UN CLOWN NEL MIO SOGGIORNO?! 

"Oh, ma che grazioso moccioso abbiamo qui!" 

"Tu... Tu non sei Babbo Natale!" Indicai col dito tremolante. Il clown alto e dalle braccia penzolanti indossava degli abiti color neri ed aveva un naso a punta dalle strisce bianche e nere, proprio come i suoi vestiti. Un sorriso a trentadue denti si mostrava sul suo viso e si abbassò alla mia altezza per incontrare il mio viso: 

"Ma certo che non lo sono, io sono molto meglio di Babbo Natale, sono l'unico e solo clown, Laughing Jack!" Dal palmo della sua mano uscirono delle caramelle dall'aspetto invitante, ma io sapevo bene che non dovevo accettare caramelle dagli sconosciuti. "No, non le voglo! Che hai fatto a Babbo Natale! MAMMA! PAPA'!" 

"I mocciosi sono quelli che mi fanno più schifo in questo mondo, bleah! Hey tu, non troverai i tuoi genitori, li ho uccisi io!" La sua ultima frase fu detta con un tono divertente e penzolò in avanti ed indietro con gioia, come se fossi anch'egli un bambino.  Ed era vero perché nella camera da letto dei miei genitori non c'era altro che sangue, una pozza del loro sangue che macchiava le loro coperte e i soprammobili: le loro interiora tirate fuori dai loro corpi, gli occhi tirati fuori dalle orbite e le loro teste spaccate in due. Un urlo fu udibile in tutta la casa, i mie occhi comicniarono a farsi più pesanti e le lacrime fuoriuscirono. Com'era possibile?! Era stato il mostro a farlo?!

"MAMMA, PAPA?! NOO!" Le mie urla non cessavano e non avevano intenzione di cessare, mi cingevo cercando conforto nei loro corpi ormai senza vita e una risata echeggiò per tutta la casa. Il clwon stava ridendo. "BUON FOTTUTO NATALE, MOCCIOSO DI MERDA!" La sua risata non smetteva di cessare e la sua mano grande e fredda toccò la mia spalla, i miei occhi si spalancarono a causa di questa sua azione, finché, una volta girato, mi accorsi che la figura alta era scomparsa in una nuvola di fumo.

Rimasi io, il peluche che tenevo nel mio polso ed i corpi mutilati.

Cosa imparai da questa lezione? Beh, ecco... ti dirò: sbarra porte e finestre, non lasciare nulla accesso e non fare il minimo rumore. Verrà a prenderti come lui ha preso loro.

Come dici? Perché mi chiedi? È ancora qui con me.

Creepypasta & ARGs x lettoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora