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Quella sera Alejandro venì a farmi visita in camera mia e gli parlai degli horcrux,di Tom e tutto il resto,era abbastanza spaventato però stranamente accettò nel darci una mano,mi chiese però di non commettere nessun delitto e di non esserne complice,io gli dissi solo che ci sarebbe bastato una mano nel non farci scoprire e avvertirci,dopodiché parlammo con Tom che era d'accordo.

***

Le settimane ad Hogwarts passarono principalmente tra compiti e le ricerche interminabili di Piton,le vacanze di Natale erano alle porte e io e gli altri ragazzi avevamo appena finito gli esami di fine quadrimestre,mi ero impegnata come una pazza a studiare facendomi aiutare da Tom naturalmente,che ogni volta che mi lamentavo quando dicevo che c'era troppo da studiare lui mi rimproverava dicevendo che dovevo essere eccellente se volevo diventare la maga più potente del mondo e bla bla bla certe volte diventava proprio pensate senza contare le volte dove mentre mi spiegava un'argomento mi perdevo a guardarlo.

***

"Allora che farete durante le vacanze?" ci chiese Kira mentre andavamo in sala comune serpeverde

"Io torno dai miei che se salto un altro Natale mi cruciano" si lamentò Thanax

"Io anche torno dai miei che quest'anno vengono dei tipi importanti per Natale che hanno intenzione di accaloppiarmi la figlia" disse Evan alzando gli occhi al cielo

"Io passerò le vacanze con la famiglia di Gabrilo a capodanno staremo insieme i miei e i suoi, voi due che farete" chiese Kira a me e Tom

"Beh Tom verrà a stare con me e niente"

"L'unica cosa positiva è che a capodanno andremo da Dora,non vedo l'ora di assaggiare le bontà di Martha" disse Evan

"Stai zitto solo a pensarci mi viene un acquolina" disse Thanax

Tom per tutta la conversazione non alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo

"Va be' io vado a fare le valigie ci vediamo a cena"dissi

Ci salutammo e io e Kira tornammo ai nostri dormitori, presi il mio baule e ci misi dentro tutto l'armadio,era vuoto praticamente,ovviamente per chiudere il baule dovetti salirci sopra per quanto l'avevo riempito quando si chiuse sistemai la mia camera e andai a cena.
Corsi quando vidi che c'era la pizza per cena, me ne feci un piatto pieno,quanto cazzo amo la pizza.

"Ei vacci piano con tutta quella pizza" disse Thanax sedendosi accanto a me

"Stai zitto e mangia mamma mia che buonaaaaaaaaa"

Finito tutti di mangiare Silente ci richiamò all'attenzione per il suo discorso di buone vacanze e ci spedì a letto prima però decisi di parlare con Tom

"Sei pronto per domani?" gli chiesi

"Sinceramente no"

"Come mai?"

"Non è che Martha che so...Potrebbe iniziare a fare domande su di me,su di noi..."

Lo interruppi "no tranquillo Martha è una persona molto discreta specialmente con i nuovi arrivati"

"Non ho nulla da temere quindi"

"Nulla" gli dissi baciandolo a stampo "Notte"

"Buonanotte Dora" mi disse dolcemente e ci separammo. Erano solo le 22.00 e  non avevo nessuna intenzione di dormire così iniziai a leggere un libro a caso che avevo preso dalla biblioteca che avevo dimenticato di restituire e lo iniziai a leggere...Si intitolava "Gli arancini di Montalbano" letteratura italiana a quanto pare,il libro era un insieme di storie,iniziai a leggere la prima che si intitolava "La prova generale" era scritta però in dialetto siciliano figo. La finì di leggere nel giro di un oretta,era una storia veramente bella,riguardava la storia d'amore di due anziani attori che si erano messi a fare le prove della loro morte,

"ieri notte" disse sorridendo "ero qua"
"Qua dove?"
"Sul vostro pianerottolo.Ero stato chiamato dal signor Braccieri per una questione che poi si è rivelata senza importanza. La vostra porta era stata dimenticata aperta e mi sono permesso di chiuderla"
"Ah,è stato lei"
"Si,e mi scuso d'aver fatto troppo rumore.C'era una cosa però che m'ha messo di curiosità.Sulla vostra porta,con una puntina da disegno,mi pare, c'era scritto:prova generale" sorrise e si diede un'aria distratta
"cosa provavate di bello?"
I due addiventarono seri di colpo,si pigliarono per mano,si taliarono.Poi Andrea Di Giovanni disse:"La nostra morte,provavamo"
E mentre Montalbano se ne stava impietrito,aggiunse:"Ma quello non è un copione,purtroppo" e stavolta fu lei a parlare
"Quando ci siamo meritati,io avevo 19 anni e lui 22.Siamo stati sempre assieme,non abbiamo mai accettato scritture in due compagnie diverse e per questo,qualche volta,abbiamo fatto la fame." Continuò lui "Da qualche tempo pativamo di malesseri,ci siamo fatti visitare,abbiamo il cuore a pezzi.La separazione sarà improvvisa e inevitabile.Allora ci siamo messi a fare le prove.Chi se ne andrà per primo non resterà solo nell'aldilà"
"La grazia sarebbe di morire assieme," disse lei "ma è difficile ci venga concessa"

Si sbagliava.Otto mesi dopo Montalbano lesse due righe sul giornale.Lei era serenamente morta nel sonno e lui,accortosene al risveglio,si era precipitato al telefono per chiamare aiuto ma a mezza strata tra il letto e il telefono il cuore aveva ceduto.

Che magnifica storia d'amore,mi chiedo se io e Tom arriveremo ad amarci come i signori Di Giovanni...
Posai il libro sulla scrivania,mi misi comoda nel piumone e il sonno mi accolse e mi portò con sè.

Cattività || Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora