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Sto bene con te

Mia è in macchina con Stiles, '' si é incazzato con me?'' chiede il ragazzo quasi se sapesse già la risposta che la ragazza le avrebbe dato ''come?'' chiede la mora che pensava ad altro ''Isaac.. si è arrabbiato con te?'' ripete ''  oh no tranquillo.. e poi non dovrebbe farmi la morale sa come sono fatta..'' il ragazzo annuisce, la mora ritorna a guardare il cielo dal finestrino della jeep di Stiles; era ferma per Isaac, lo stavano aspettando da qualche minuto.
Isaac si  avvicina al finestrino abbassato, '' io vado a piedi, non si sa mai, potrei far star male le persone'' dice ''andiamo Isaac.. non fare lo stronzo'' risponde la sorella guardandolo ''linguaggio'' la riprende, la mora butta lievemente gli' occhi al cielo ''lo userò quando tu la smetterai di essere.. essere così orgoglioso!'' lui la guarda alzando le sopracciglia ''io orgoglioso? Non sono io quello che se ne esce con 'potrebbe ferirsi' o che dorme con gente che neanche conosce'' dice fissandola negli' occhi ''oh non tirare questo discorso di nuovo! A te piacerebbe se andassi a raccontare i tuoi segreti in giro? non penso, quindi prima di parlare prova a pensare 'come ci rimarrà se lo dico ' okay?'' risponde a tono la mora  ''si ma non cambia il fatto che sei andata a dormire con un ragazzo che neanche conoscevi'' la ragazza sbuffa  ''sai che ti dico? Tu non capisci niente, e menomale che siamo gemelli, lo sai che sto male e che per star meglio devo aiutare altre persone- alza il tono della voce- perché per una volta nella vita non ti dici ' magari se l'ha fatto un motivo ci sarà, magari questa persona anche se la conosce da poco la fa stare bene, magari stava male e aveva bisogno di qualcuno che non sono io; dato che le ho nascosto di essere un lupo mannaro per mesi e mesi''  Stiles si limitava a stare in silenzio, come se cercassi di non sentire per non peggiorare la situazione, la mora guardava il fratello furiosa con lui ''parla piano'' si limita a dire il fratello ma Mia sembrava non averlo nemmeno sentito '' e chissà quante cose mi nascondi ancora, quindi si Isaac preferisco stare con una persona che non conosco alla perfezione, che con qualcuno che non capisce il mio stato'' . Una lacrima scalfì la sua guancia, pensava di aver esagerato; Isaac la guarda per un'istante sussurrando un flebile '' scusa'' prima di andarsene. Qualche istante dopo Stiles abbraccia la mora che in quell'istante ne aveva proprio bisogno, inutile dire che non aveva mai litigato così tanto col suo gemello.

Sono partiti da un po' e nessuno ha aperto bocca, è stato pesante per tutti; fino a quando la radio che a quanto pare è collegata a quella della polizia parla ''a tutte le unità nei pressi della riserva di Beacon Hills, possibile 187''  Stiles guarda di scatto la radio ''omicidio'' dice come se fosse normale ''possibile omicidio?'' fa d'eco ''se solo potessi andare a vedere'' sussurra a se stesso il ragazzo ''andremo a controllare insieme.. e se c'entra Isaac? se fosse stato lui? o se é morto lui? santo dio.. é tutta colpa mia'' dice quasi in panico la ragazza ''Mia.. ascoltami, tu non c' entri niente, e poi non penso sia Isaac'' cerca di tranquillizzarla ''andiamo nella riserva'' dice la mora ''ma la scuola?'' Chiede ''la scuola può aspettare'' risponde subito, lui la guarda e sorride ''ahhh, io ti adoro'' Dice prima di girare l'angolo.

''Siamo arrivati'' la informa il ragazzo, Mia annuisce. Scendono dalla macchina ed entrano nella foresta. ''facciamo piano o ci sentiranno '' dicono in contemporanea, sorridono e iniziano a camminare per la foresta. La ragazza inciampa cadendo '' attenta '' dice il ragazzo aiutandola ad alzarsi, '' ti sei fatta male?'' chiede preoccupato, la ragazza scuote la testa anche se le faceva un po' male la caviglia, ma voleva scoprire cosa sia successo. Continuarono a camminare per un po' fino a quando sentono la voce dello sceriffo, entrambi cercano di nascondersi dietro un tronco sperando di non essere visti ''Oh mio dio, sembra che un orso l'abbia ucciso, abbiamo sospettati? '' disse lo sceriffo guardando un poliziotto ''negativo signore'' risponde velocemente '' Non dirmi che passerà un altro caso, dove non troveremo mai un sospettato'' Dice.
  Passano dieci minuti '' Sceriffo alla centrale stanno chiedendo di lei dovremmo andare'' dice il poliziotto di prima, ''OK, andiamo'' risponde lo sceriffo, appena se ne va si alzano e vanno verso il cadavere ''oh mio dio'' dice la mora ''andiamocene'' Dice Stiles, la mora annuisce, le prende la mano e  salgono in macchina. ''non avrei dovuto'' Dice Stiles mentre guida verso la scuola ''cosa?'' chiede Mia ''quando hai visto il cadavere, la tua faccia.. eri sconvolta, non dovevo portarti lì..'' dice ''l'ho chiesto io, non è colpa tua'' risponde veloce ''prima di entrare a scuola devi farmi vedere la caviglia'' Mia sapeva che lo dicesse perché era preoccupato, ma aveva la paura di essere un peso ''no, tranquillo, non mi sono fatta niente'' dice chiudendo la discussione.

Arrivati a scuola solo con 10 minuti di ritardo, Isaac l'aveva chiamata un sacco di volte ma non ha risposto, comminano per il corridoio, per poi andare in classe, avevano geografia, bussano alla porta ''avanti'' dice il prof, i ragazzi aprono la porta ''mi scusi sono in ritardo '' dicono quasi all'unisono ''non fa niente, ma la prossima volta arrivate in orario'' entrano in classe, gl'unici posti liberi sono vicino a Scott e a Jackson, Mia pensa che sicuramente Stiles si siederà vicino a Scott quindi dovrà sedersi con Jackson, appena si siedo lui la guarda negli occhi, mettendola un po' a disagio ''mi dispiace per tuo padre'' dice, la ragazza gli sorride ed annuisce, non sapeva perché ma qualcosa gli diceva che lui non fosse un'umano.

Finito le 2 ore consecutive di geografia, mancava italiano, escono dalla classe e la mora va dritta al proprio armadietto ''Mia, dobbiamo parlare''  dice Isaac mentre Mia posa il libro di geografia ''dimmi'' risponde ''dove siete stati tu e Stiles? perché ci avete messo così tanto tempo? che avete fatto? dove siete stati?'' dice ''calmo, siamo stati tutto il tempo in macchina, stavamo venendo qui, ci abbiamo messo più tempo perché c'era traffico '' risponde cercando una scusa ''ti sanguina ancora il braccio?'' Chiede ''perché?'' chiede a sua volta ''sento odore di sangue'' risponde, cazzo mi starà sanguinano la caviglia pensa la mora ''sarà il cerotto, non l'ho cambiato'' annuisce, suona la campanella, entrano in classe e vede che Allison era seduta da sola, allora la mora si siede vicino a lei, sperava che la lezione passasse velocemente.

A Sudden Love-Mia e StilesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora