capitolo dodici

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In quel momento mi vidi passare tutta la vita davanti. Tutta la mia fottuta vita di merda. Da quando l'avevo conosciuta fino a quel momento che ce l'avevo davanti quella stronza di merda. Insieme allo stronzo di merda di cui era innamorata, che non ero io. Io ero un coglione. Ero stato un coglione.

Due anni del cazzo, tutti una fottuta bugia. Lei che non aveva amici, io che pensavo fosse normale. Solo quella fottuta Jessica comparsa magicamente da quando eravamo andati a vivere insieme. Jennifer, cazzo. Si chiamava Jennifer. Anzi, non si chiamava proprio, dato che non esisteva.

Ma pure io, cazzo. Ero un menefreghista di merda. Mai vista sta Jessica. Sta Jennifer, Dio santo. Nemmeno in foto. Il fatto era che non me ne fregava nulla di conoscerla. Io mica a lei avevo fatto conoscere quei coglioni di Greg e Ronnie.

Tutta una fottuta bugia. Era dallo stronzo che andava. Da quello strafigo del cazzo. Amici, si, ma intanto a lei piaceva, ma intanto erano stati  fidanzati, ma intanto avevano già scopato.

Cazzo, mi sentivo così triste. Non avrei mai creduto che avrebbe potuto fare così male. Da amarla ad odiarla in una settimana. Si certo, una settimana. Ma chi cazzo volevo ingannare.

Le cose andavano male da tempo. Da quando avevamo deciso di condividere il cazzo di cesso e il cazzo di bagnoschiuma alla lavanda che odiavo. Ma poi quel sogno, poi l'arrivo di quello stronzo, l'arrivo di Sean, aveva rovinato tutto ed aveva reso la cosa irreversibile.

Lo odiavo con tutto il mio cuore, anche se la colpa era mia, perché ero un coglione. Era anche della stronza. Ma io lo odiavo lo stesso. Perché la colpa era anche sua.

Dio, non ci stavo capendo più nulla. Ero troppo triste per pensare lucidamente, avevo una voglia di piangere assurda. E in quella stanza di merda era calato il silenzio.

Io guardavo Brenda con gli strafotttuti occhi lucidi e la tremarella da cocainomane, Brenda guardava Sean con la faccia rossa ed il fiatone da eroinomane, Sean guardava a terra con la bocca semiaperta di chi non sapeva che cazzo dire. Poi pero parlò.

"Brenda. Io-" fece una pausa. Sospirò ed alzò lo sguardo. Eccolo che stava per dire 'anche io'. Eccolo lo stronzo. Così mi sarei finito di rovinare la vita e sarei potuto andare ad impiccarmi.

"Tu lo sai. Ne avevamo già parlato due anni fa," sussurrò, quasi come avesse paura di parlare. Sembrava quasi insicuro. Per un attimo pensai di essere in un sogno. Poi Brenda iniziò ad urlare.

"Certo, perché tu ami Alaiyah. È morta, cazzo. Non puoi essere innamorato di un morto. Io ti sono sempre stata vicino, non ti ho mai abbandonato. Nemmeno quando litigavi con Alexa. Nemmeno quando Aaliyah è morta. Non me ne sono mai andata, e tu mi ripaghi cosi?"

Alexa? Aaliyah? Chi è che era morto? Dio, non ci stavo capendo nulla.

"Stai zitta. Non le nominare. Ne lei, ne Alexa," disse Sean. Per la prima volta sembrava arrabbiato. Stavo vedendo troppe cose nuove quella sera.

"Ah, certo. Perché per te esiste solo lei. Alexa. Ti ricordo che lei ti ha abbandonato quando Aaliyah è morta. C'ero io, non lei," urlò Brenda con voce strozzata. Sean staccò la schiena dal divano e si mise dritto. Sembrava davvero arrabbiato, però non urlava. "Lei c'era. Semplicemente non aveva bisogno di lanciarmi sguardi di pena per starmi vicino. E ti ho detto di non nominarle."

Brenda riprese a piangere come una matta. "Vaffanculo, Sean, vaffanculo!" Poi si alzò se ne andò come un treno. Sentii le porte sbattere. Poi un rumore di vetro rotto. Urla e pianto.

Non ci avevo capito nulla, ma lasciai perdere. Ero stanco. E stavo di merda. Io stavo male per lei, lei stava male per il ragazzo di cui era innamorata, che non ero io. A me piaceva lei, a lei piaceva Sean, a Sean piaceva una morta. Ora io odiavo Brenda, e lei odiava Sean. Sean probabilmente odiava sia me che Brenda.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 20, 2021 ⏰

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