Sapete cosa succede quando la vita sembra essere ferma da due secoli e mezzo sempre allo stesso punto, ogni giorno si ripete all'infinito?
Succede che ti rompi le scatole, ti annoi, non sai darti le risposte per mettere una virgola e iniziare una nuova frase.
Sono bloccata nel mio stesso vortice.
Mi ingoia e mi risputa senza alcuna pietà.Le strilla di pianto della bambina mi riportano alla realtà.
Con in mano il biberon la raggiungo e le do da mangiare.Ho 22 anni, una casa in affitto, due lavori e un sacco di debiti.
"Maria che fine hai fatto? Faccio tardi al locale.. ok, fai presto" termino la chiamata e continuo a cullare la bambina di due anni tra le braccia, in attesa che morfeo l'accolga nel suo mondo.
Lavoro come babysitter da Maria da quasi un anno, la paga è minima e impiego metà della mia giornata in questa casa.
Scendo le scale di corsa, cercando di non far precipitare nulla dal borsone che straripa di roba.
Se durante il giorno bado alla bambina, di notte lavoro in un locale a luci rosse.
Sono una spogliarellista.
Quella che tutti chiamano puttana.
Tale madre, tale figlia.Sono tornataaaa!
Scusate sto scrivendo di getto. Troverete tantissimi errori perché non la sto rileggendo, se mi fermo a correggerla finisco per non pubblicarla mai perché sempre imperfetta.
Perciò l'accetto imperfetta così Com'è. (':
Buona lettura/sclero. <3
STAI LEGGENDO
Zitti e Buoni. //DAMIANO DAVID//
Short StoryNon avere le forze neanche per ribellarsi. Non avere niente da perdere ne da conquistare. Ed in silenzio accettare. Zitti e buoni. COMPLETA.