Quel libro sulla magia che mi aveva prestato Loki mi affascinava, erano passati 3 giorni dagli ultimi avvenimenti ed io ero rimasta chiusa in camera, uscivo solo per mangiare ma tenevo comunque la testa china sul libro.
Avevo capito molto cose e restando chiusa in camera avevo migliorato la capacità nell'usare la mia magia.
Era simile a quella di Loki effettivamente.
Non avevo parlato con Steve, non me la sentivo, forse era a causa della ferita ancora aperta, forse perché non volevo metterci il sale sopra e farla bruciare di più.Bussarono alla porta ed io senza alzare gli occhi dal libro risposi con un seccato -avanti- non avevo fatto caso a chi era entrato -vieni con me- la voce di Thor mi fece scattare -come?- lui scosse la testa -vieni con me- scandì bene le parole ed io mi alzai dal letto seguendolo non so dove -ti ha preso molto il libro vedo- arrossii -effettivamente si- riconobbi la strada per andare in palestra, una volta entrati Loki era immobile al centro con le mani dietro la schiena, Thor si spostò in un angolo, non capivo cosa stesse succedendo -posa il libro- le parole di Loki echeggiarono nella stanza, lo posai senza fare domande e spostai nuovamente lo sguardo verso il punto dove una volta il dio era fermo, ma non c'era, non ebbi nemmeno il tempo di guardarmi intorno che un braccio mi strinse il collo -L..Loki- tentai di liberarmi -n..non respiro- qualcosa di posò sulla mia schiena -volete uccidermi?- chiesi in un sussurro -reagisci- urlò Thor dall'altro lato della palestra -potrei anche farlo- sussurò il Dio del caos al mio orecchio, mi riempii di brividi -non so farlo- ammisi -per questo sei qui- le parole del Dio mi diedero una specie di carica, spinsi verso dietro con le gambe e lo feci indietreggiare, creai una lama ed avanzai verso di lui con essa puntata verso il suo collo -non tenere il braccio troppo teso- con facilità lo immobilizzò ed io riuscii a far arrivare il pugnale nell'altra mano, libera, strattonai il braccio bloccato e con la gamba destra, facendola passare in mezzo alle gambe del dio, piegai il suo ginocchio sinistro facendolo inginocchiare davanti a me -VAI ELLAAA- Thor si alzò e guardò la scena con più attenzione, misi una mano nei capelli del dio, li strinsi e gli portai la testa verso dietro, puntai la lama al suo collo ed un ampio sorriso si formò sulle sue labbra -devo risparmiarti?- chiesi ironica -se vuoi- sussurrai avvicinando il mio viso al suo -posso fare di te ciò che voglio adesso- non so da dove mi uscirono quelle parole, forse era l'adrenalina o a parlare era quella parte di me che non conoscevo, Loki sorrise malizioso -risparmiami e farò di te ciò che vuoi- risi e lasciai i suoi capelli, gli porsi una mano per rialzarsi, lui la afferrò -brava-.
Dall'altro lato della sala sentii dei passi, mi voltai e Steve camminava verso di me seguito da Tony -come hai fatto?- chiese il primo con tono autoritario -non lo so- dissi guardandolo avvicinarsi -Ella ho.. abbiamo visto tutto- sospirai -allora forse mi devi delle spiegazioni Steve- lui scosse il capo -non le ho nemmeno io- strinsi un pugno -MENTI!- sentivo la testa pulsare -TU MENTI!- l'uomo si mosse velocemente -eri speciale da piccola, me lo hanno raccontato, non dovevano farti piangere, all'orfanotrofio ti tenevano nascosta lontana dagli altri bambini, quando piangevi la terra tremava, la mobilia ballava e le cose cadevano dalle mensole- fece una breve pausa -poi tuo padre e tua madre ti hanno adottata, sempre secondo i loro racconti, quando avevi 3 anni, due mesi dopo che ti portarono a casa, ti arrabbiasti così tanto che stavi per radere al suolo la casa- lo guardai non capendo ma lo lasciai continuare -all'età di 5 anni sembrò essere svanito tutto, potevi arrabbiarti, urlare o piangere e ciò che accadeva prima smise di accadere, non chiedermi il perché- una lacrima rigò il mio viso -fino ad un giorno- scossi la testa -NON DIRLO!- urlai in preda alle lacrime -quella notte eri irrequieta e.. dio Ella non è facile dirlo, quel terremoto in cui tuo..- non lo feci finire -IO.. L'HO UCCISO! SONO STATA IO?- presi un grande respiro -QUELLA NOTTE HO UCCISO MIO PADRE!?- la terra iniziò a tremare, tutti barcollarono ma io rimasi ferma -IO HO PIANTO UNA MORTE CAUSATA DA ME STESSA- sbattei un piede atterra e la terra cessò di tremare -Ella non è stata colpa tua- mi guardai le mani e poi le passai tra i capelli -sono un mostro Steve?- sussurrai -non lo sei, proprio per questo nessuno ti ha mai detto nulla- iniziai a tremare e con me nuovamente la terra, una mano si posò sulla mia spalla -calmati Ella- la voce di Loki era quasi un anestetico, ma feci tutto senza rendermene conto -NON TOCCARMI!- spinsi Loki e materializzai due pugnali nelle mani -NON PROVATE NEMMENO AD AVVICINARVI- quasi risi -SONO UN MOSTRO- una lacrima scese verso la scollatura della maglietta, in quel momento mi resi conto della cazzata che stavo facendo, i pugnali svanirono ed io caddi con le ginocchia al suolo, qualcuno si affiancò a me tirandomi su -devi riposare- la voce di Steve fu l'ultima cosa che sentii prima di crollare.External
-è normale che abbia avuto quella reazione-
-forse- Steve girava per la stanza senza sosta -perché non le avete detto nulla?- Thor guardava il suo martello -e se la reazione che ha avuto oggi l'avesse avuta all'età di 7 anni?- Steve sospirò -avrebbe raso al suolo una città- Loki si alzò -sai altro su di lei?- Steve sospirò -no non so nulla, le cose che sono successe, ciò che ho visto, so solo questo- Tony che fino al quel momento era rimasto in silenzio alzò il capo -e se l'addestrassimo?- tutti si voltarono -no non se ne parla, non le farò rischiare la vita- Nat intervenne -oh andiamo Cap, dopo tutto ciò che è successo, sarebbe un bene per noi avere due Loki- Clint rise -basta che lei non mi renda suo schiavo- Steve era fermo sul suo no -non l'ho fatta venire qui per rischiare la vita- Tony posò una mano sulla spalla del biondo -non deve venire con noi, facciamola solo allenare con Loki che, per quanto io non lo sopporti, è l'unico che può insegnarle qualcosa in quel campo- Thor posò il martello, che fino a quel momento era tra le sue mani -non è una cattiva idea, le potremmo insegnare a combattere, solo per il suo ed il nostro bene, deve imparare a controllarsi- Steve annuì lievemente -le parlerò io- tutti si girarono verso il Dio dai capelli corvini -le ho già insegnato qualcosa, magari mi darà ascolto, magari riuscirò a farti chiedere scusa Steve- disse le ultime parole con tono di sfida.Loki's pov
Andai verso la camera di Ella, sperando che si fosse alzata, erano 8 ore che dormiva ininterrottamente, si era stancata molto ed era normale.
Bussai alla porta e sentii dei verso incomprensibili, aprii e trovai la ragazza seduta sul letto -ho fatto un casino vero?- non mi guardò -no hai solo avuto una reazione limitatamente giusta- mi avvicinai al letto e le presi una mano -vieni con me- lei sembrò stupita dal quel contatto ed inevitabilmente sorrisi -dove andiamo?- non le risposi continuai a camminare trascinandola -Loki rispondimi- continuò -ti prego Loki- iniziai a camminare più veloce -un ascensore- disse sbuffando -forse ho capito- dopo questa frase la guardai e lei si zittì.
Arrivammo sul tetto -potevi dirmelo che saremmo venuti qui- sbuffò sonoramente avvicinandosi al bordo del cornicione -mi sembrava il posto più adatto- lei si voltò -per cosa? Vuoi gettarmi di sotto?- gli occhi della ragazza assunsero un'espressione mista tra tristezza e la spensieratezza, non capivo, si avvicinò -fallo se devi- prontamente asciugai la lacrima che le cadeva dall'occhio sinistro -ti insegnerò a controllare ciò che sai fare- lei mi fissò -ti insegneremo a combattere- la rossa raddrizzò le spalle -volete creare un'arma?- indietreggiò -no no vogliamo proteggerti- scosse la testa -o volete proteggere voi stessi?- mi avvicinai e lei indietreggiò ancora -entrambe le cose- lei chinò il capo -fate bene- alzò le sopracciglia e riprese a guardarmi -potrei farvi male?- riuscii finalmente ad avvicinarmi alla ragazza di fronte a me senza che lei si spostasse -no non lo faresti mai- un'altra lacrima -ho già fatto del male a qualcuno- scossi la testa posando le una mano sulla guancia -alza gli occhi e guarda il cielo- lei lo fece -le vedi?- lei annuii -le stelle sono magnifiche viste da lontano- -non capisco cosa c'entra con il...- -non c'entra nulla- -allora perché me ne stai parlando Loki?- -perché tu stai parlando di avvenimenti che non c'entrano nulla tra loro- lei rise -hai le mani freddissime- spostai la mano ma lei subito la riportò nella posizione di prima -lasciala qui- rialzò gli occhi verso il cielo -è spettacolare- -si lo è- -non ti senti piccolissimo quando guardi verso l'alto?- -siamo piccoli puntini in un universo enorme- -Loki...- -si?- -fammi brillare come una di loro! Insegnami!- sorrisi -qui su Midgard diventerai la più forte, credimi- lei scoppiò a ridere -quando iniziamo?- la mia mano le passo tra i capelli -domani- -Loki?- -si?- -ti va di restare qui un po'?-
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Origin /Loki Laufeyson\
Fanfiction-la cosa più preziosa del mondo di certo non viene custodita in una teca fragile, già ciò che c'è al suo interno si potrebbe rompere facilmente- -pensi quindi che io sia fragile?- -sei così tante cose Ella e si fragile è tra queste...