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Eravamo sul tetto, tenevo Ella in braccio, le avevo chiesto di tenersi al mio collo più forte che poteva, la povera ragazza tremava per il freddo, cercavo di riscaldarla con il mantello ma non funzionava.
Dopo che Thor chiamò Heindall arrivammo su Asgard in un batter d'occhio, Ella riaprì gli occhi e la vidi notevolmente sorpresa, si guardava intorno curiosa.
-Benvenuta- la voce pesante del guardiano richiamò l'attenzione della giovane tra le mie braccia -ehm grazie- sorrise all'uomo che si avvicinò -la prendo io, vi farò chiamare quando le curatrici avranno finito- Heimdall prese tra le braccia l'esile ragazza e si avviò davanti a noi sul ponte.

Ella's pov

L'uomo mi fece sdraiare su una specie di lettino e venni subito accerchiata da molte donne, aprirono con cautela le garze ed osservarono la ferita.
Non so cosa fecero, provai un grande dolore e poi sembrò essere tutto sparito, mi invitarono ad alzarmi, una donna mi portò un abito, la guardai in po' disorientata e lei sembrò capirmi, andò via e tornò dopo poco con un pantalone in pelle, una sorta di corsetto dello stesso materiale con attaccato un mantello, non troppo lungo, color oro e in fine mi porse un paio di stivali.
Indossai quegli abiti in una stanza, che a quanto avevano detto era stata preparata per me sotto richiesta del padre degli dei, mi dissero che le due stanze affianco erano dei due principi.

Uscii dalla stanza ed una guardia mi stava aspettando, mi invitò a seguirlo verso la sala del trono.
Entrammo da una grande porta e davanti a me Odino si alzò al suo trono, i due principi erano ai lati di quest'ultimo e Frigga, immaginavo fosse lei, era affianco al potente padre degli dei, camminavo seguita dalla guardia e una volta davanti all'uomo feci un lieve inchino e tenni la testa china verso il basso -Ella- alzai la testa guardando Odino, sorrisi lievemente e l'uomo si avvicinò a me -ho molte cose da dirti- si fermò e posò una mano sulla mia spalla, era alto in confronto a me quindi doverti alzare la testa per guardarlo in faccia -vieni con me- lo seguii verso il trono e mi fermai sotto alla scalinata, lui salì e si risedette al suo posto, guardai Loki che da quando ero entrata non mi aveva tolto gli occhi di dosso, gli sorrisi imbarazzata e rivolsi nuovamente lo sguardo verso Odino -Ella tua hai 1000 anni, so che a te sembra strano ma è così- nel momento in cui si fermò la mia voce uscì lieve -penso che lei stia sbagliando io ho quasi 20 anni- -sei qui proprio per questo, scoprirai le tue origini Ella. Mille anni fa Asgard attaccò Mùspellsheimr, regno dei giganti di fuoco, eravamo alla conquista dei neve regni e quello era l'ultimo- sospirò ma subito riprese a parlare -il re dei giganti di fuoco non voleva piegarsi a noi così decise di andare via, esiliarsi, lasciare il trono senza eredi e il popolo senza re. Il popolo si piegò a noi, ma una bambina venne creata dalle ceneri di Surtur e mandata su Midgard, venne tenuta lì da due giganti in forma umana ma poi i due giganti la abbandonarono- si fermò ed io colsi l'occasione -non capisco... 1000 anni?- l'uomo sorrise -sei rimasta come bloccata per 980 anni ad un anno, non so perché lo fecero- si schiarì la voce e continuò -decisero che quella bambina prima o poi avrebbe scoperto le sue origini, erede al trono e capo dell'esercito che avrebbe marciato su Asgard- quasi mi strozzai con la mia stessa saliva -i..io non voglio guidare eserciti o diventare regina...- l'uomo mi bloccò -hai davanti a te due strade Ella, puoi far finta di non sapere o puoi prendere il tuo trono e non marciare su Asgard- -ho tempo per pensarci?- -tutto quello che vuoi figlia di Surtur- mi si bloccarono le parole in gola, figlia di Surtur.
Mi inchinai e Odino mi congedò, uscii dall'enorme sala seguita dai due principi, la testa mi scoppiava e non appena la porta benne chiusa mi poggiai ad una colonna e scovolai verso il basso con le mani tra i capelli, i due si sedettero accanto a me -non è facile lo so- Thor ruppe il silenzio ma io non risposi, rimasi a fissare i miei stivali -se vuoi possiamo tornare a casa Ella- la mano del dio dell'inganno si posò sul mio ginocchio -sono stanca, non voglio creare problemi o altro ma.. è un problema se restiamo qui?- sentii Thor sorridere -Odino ha fatto preparare una stanza per te- mi voltai -lo so ci sono già stata- Loki si alzò e mi porse una mano -ti accompagno- Thor andò non so dove ed io e Loki andammo verso la stanza.

-non riesco a crederci- guardavo Loki seduto ai piedi del letto -a cosa?- -a questo. Insomma innanzitutto guarda come sono vestita per prima cosa, sembro io un principe di Asgard, poi tutta la storia figlia di Surtur, regina di quel posto che non so nemmeno pronunciare..- -Mùspellsheimr- -grazie.. è incredibile non trovi?- -tu sei incredibile e piena di sorprese Ella- risi e fissai il vuoto -che diavolo dovrei fare?- il dio si alzò e venne a mettersi accanto a me, posai la testa sul suo petto, eravamo sdraiati sul letto -Loki dico sul serio che dovrei fare?- iniziai a disegnare cerchi immaginari sul petto del ragazzo -io non rinuncerei al trono...- sospirò ed io feci lo stesso -però capisci.. se loro volessero marciare su Asgard? Come potrei fermarmi?- -Ella sei la loro regina- chiusi gli occhi -e se non volessero sentire ragioni?- la sua mano iniziò ad accarezzarmi i capelli -ti farai ascoltare- sbuffai sonoramente ed alzai lo sguardo verso Loki, i nostri occhi si incrociarono e quasi mi mancò il respiro, mi alzai di più verso il suo viso -grazie...- sorrisi -per essere qui intendo... per aver passato i giorni accanto al mio letto... per... tante cose- io ormai ero quasi seduta lui invece si teneva su con i gomiti, la sua fronte si posò sulla mia, sentivo il suo respiro sul mio viso e poi lo feci, mi buttai sulle sue labbra iniziando a baciarlo, la sua mano finì dietro la mia testa stringendo leggermente i capelli, ansimai quando mi lo tirò facendomi buttare la testa all'indietro, le nostre labbra si staccarono ed il dio iniziò a baciarmi il collo, il mio respiro si fece affannato e lui lo notò, sentii un sorriso sul mio collo, scese baciando il petto fino all'orlo di quella specie di corsetto.
Riuscii a mettermi a cavalcioni su di lui, lo baciai ancora, con più foga di prima, posai le mani ai lati del suo viso mentre le sue finirono sui miei fianchi, gli baciai la mascella iniziando una piacevole tortura, baciavi e mordevo il suo collo, sorridendo quando il suo respiro si faceva pesante -Ella- lo zittii, misi le mani sotto quel maglioncino verde toccandogli piano i fianchi -Ella- lo sentii ancora mugugnare qualcosa ma continuai a torturarlo, posò le mai sui miei fianchi e mi sdraiò mettendosi su di me, sussultai ed il dio rise malizioso, sganciò il mantello dal corsetto e mise una mano dietro al mia schiena slacciando i lacci ed allentando così quel bustino in pelle nera, non lo tolse ma si ributtò sulle mie labbra, poi di nuovo sul collo -L...Loki- mi guardò negli occhi -f..forse n..- ero in completa trance le parole non uscirono dalla mia bocca -se vuoi che mi fermi dimmelo- era estremamente dolce e premuroso, sorrisi e mi riavvicinai al ragazzo riunendo le nostre labbra.
Non capendo come riuscii a togliergli il maglione, rimasi incantata a guardare il suo petto ed il suo addome, perfettamente definiti, sembravano quasi scolpiti dal miglior artista.
I lacci del corsetto vennero completamente tolti ed il dio riuscì a levarlo, mi coprii il seno con le mani ed il dio delicatamente baciò il dorso di una delle due.

Quella notte non successe nulla, mi addormentai sul petto dell'uomo, coperta solo dal lenzuolo e dal maglione verde che indossava Loki.
Aprii leggermente gli occhi ritrovandomi nella stessa posizione in cui mi ero addormentata la sera prima, alzai lo sguardo e Loki fissava il soffitto, gli stampai un bacio sulla mascella e provai ad alzarmi, venni strattonata per il polso e ributtata sul letto -buongiorno splendore- sorrisi a quelle parole -buongiorno- -è preso resta ancora qui- mi strinse con un braccio e mise il viso sulla mia testa -come ti senti?- avvampai imbarazzandomi a quella domanda -bene... tu?- -sei tu che sei rimasta ferita non io- -di solito si chiede sai...- risi e guardai il ragazzo negli occhi -tra qualche ora torneremo a New York- annuii lievemente e sentii qualcuno che bussava alla porta, riuscii ad alzarmi senza venire strattonata, sentii gli occhi del dio puntati addosso mentre andavo verso la porta -Thor...- mi guardava in modo strano, arrossì quando mi resi conto che avevo il maglione di Loki e quest'ultimo era nel mio letto -volevo avvisarvi che la colazione sta per iniziare- rise e poi continuò -sembrate occupati- avvampai ancora di più, non so se fosse possibile ma il mio viso aveva lo stesso colore del mantello di Thor -st...stiamo arrivando- chiusi la porta dopo averlo salutato, Loki tratteneva le risate ed io mi misi le mani sul viso -alzati da quel letto e va a vestirti ti prego- il ragazzo si alzò e rimasi a fissarlo, quasi sbavavo per la perfezione di quel corpo -dovresti darmi il maglione Ella- era pericolosamente vicino, feci per toglierlo ma poi ricordai che oltre le mutandine non avevo nient'altro, mi voltai tolsi il maglione e dopo essermi coperta con il braccio passai il maglione al ragazzo -tra cinque minuti sono qui- mi baciò la fronte ed andò via.

Nella sala eravamo solo io e due dei, tenevo il viso chino sul piatto per il troppo imbarazzo, Thor si schiarì la gola -sembri stanca Ella- alzai lo sguardo -ho pensando... sta notte... si ho pensato- sembravo insicura, sentii Loki tossire camuffando un "bugiarda", arrossii e abbassai di nuovo il capo.

Origin /Loki Laufeyson\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora