Niall's POV
Ieri sera ero stato al telefono con Isabelle.
non saprei come definire quella chiamata... forse che meraviglia può essere l'espressione esatta. dio, com'era bella quado rideva. sentivo che non c'erano preoccupazioni, non aveva senso stare male. perché esisteva la sua risata. e come gli occhi le brillavano, quando lo faceva. sorrideva con le fossette che si formavano dolcemente. e la sua voce? quella, era la mia canzone preferita. poteva ordinarmi tutto, e io lo avrei fatto, troppo imbambolato da quel suono meraviglioso. quando rise, la prima volta, mi ritrovai a fissarla, credendo che il tempo si fosse fermato. lei mi guardò stranita, chiedendomi il motivo. e io non potei che dirle la verità: perché sei bellissima.
cavolo, non mi sentivo da tanto così. non poteva essere amore. insomma, non l'avevo mai vista, la conoscevo solo tramite un social. almeno credo non sia amore... e spero. sarebbe davvero difficile.
quanto mi stringe il cuore non essere lì con lei. vorrei asciugarle le lacrime personalmente, lacrime che non merita. chi potrebbe far piangere una creatura così perfetta? nessuno. nessuno che abbia un cervello e un cuore.
ma insomma, horan, che pensieri fai? tutti piangono.
mi incammino verso la scuola, evitando le solite teste di cazzo che si credono superiori. apro il mio armadietto, prendo i libri e vado in classe appena sento il suono insopportabile della campanella.
ultimo banco, come sempre. telefono in mano. la prof incomincia il suo monologo su qualche esperimento di chimica mentre io sono impegnato a messaggiare con Isabelle.
"come stai?"
"mh... meglio. e tu?"
"noia!!! odio chimica."
"anche io non la sopporto! e nemmeno Inglese..."
"io non sopporto la scuola in generale."
"dai, Niall! devi imparare. adesso concentrati sul tuo esperimento altrimenti non ti scrivo più"
"bambina."
"LA TUA bambina."
la MIA bambina. mh, mi piace.
visto che a lei non piace che stia disattento, fingo di essere interessato all'esperimento stupido, e intanto penso a lei.
"horan, i suoi sorrisi sono irrispettosi. ora vada fuori dall'aula e torni quando decide di prestare attenzione."mi riprese la prof. mica ridevo... poi vido il mio riflesso in un'ampolla: sorridevo come un cretino. era questo l'effetto che mi faceva Isabelle.~me
ciao! nuovo capitolo. spero vi piaccia! scusate se è corto e il lungo ritardo ma non ho proprio tempo.. infatti sto scrivendo durante una festa. votate e lasciate commenti se vi piace! grazie per l'attenzione, vi voglio bene❤️
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Spaces between us.
FanfictionIsabelle odia la distanza. perché, per una volta che incontri una persona speciale, che ti faccia sentire adeguata, questa si trova a oltre 1700 km da te? ma lei riuscirà a spezzare questa strada, perché tutti i numeri possono essere azzerati. • a m...