Capitolo 13

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Niall's P.O.V
Okay... Isabelle mi ha detto che ci sentiamo al telefono per le tre e mezza. Sono le tre e venticinque minuti, sono molto ansioso mentre mangio quella che sarà la terza barretta ai cereali degli ultimi dieci minuti. Mangiare mi rilassa. Veramente no, credo, lo faccio quando sono nervoso. E anche quando non lo sono... Si okay amo mangiare.
Controllo, tre e ventotto. Sto sudando davvero, come se lei potesse venire da me. Harry ha detto che devo dirle che "credo mi piaccia" nonostante ne sia sicuro. Verrà fuori qualcosa come: "Ehm.. Isabelle. Ehi. Io credo che mi *colpo di tosse* piaci *soffoca*"
Speriamo di sopravvivere.
Non so se davvero voglio dirglielo oggi... Insomma... Devo prepararmi psicologicamente e mio cugino lo ha detto meno di due ore fa, insomma, di solito ci si prepara per giorni.
No, aspetterò.
Guardo l'ora: 3.34
Oh, diavolo, che succede? Come mai non suona?
There is a cow, in a wood, there is a cow UH UH Inizia la mia divertente suoneria. Non so perché ho messo questa.. Ma fa ridere. Rispondo. "Ciao Niall" Inizia lei. "Ehi, Isabelle." La saluto. La mia voce esce leggermente acuta, infatti il respiro si è un po' bloccato... "Tutto okay? Niall?" Chiede preoccupata. Aw. "Si certo mi è.. Uhm.. Andata di storto l'acqua! Si!" Rispondo in preda ad un attacco di panico. "Va bene.. Ehm.. Com'è andata oggi?" Domanda per iniziare il discorso. Mi calmo ed incominciamo a parlare, finiamo su diversi argomenti, come la sua stanza, la mia, il suo orfanotrofio e molto altro. "Mi parli un po' della tua famiglia?" Chiede dopo un momento di (imbarazzante) silenzio. O merda. Dovrei dirle una bugia? No, certo. Ho detto che lei può farmi passare i problemi, magari raccontarle tutto potrebbe aiutarmi. "Si.. Io.. Ecco..-" inizio quando lei mi interrompe "Se per te è un problema tranquillo, lo capisco" dice comprensiva. Quanto posso amarla? Un attimo.. Cosa ho detto?! "Si,no, cioè, voglio parlare con te di tutto, delle cose belle e di quelle cattive. Praticamente io... vivo con mia madre e mia sorella di sette anni... Mio padre se n'è andato con la sua fidanzata a cercare una famiglia che lo soddisfacesse più di quanto facessimo noi, evidentemente non eravamo abbastanza. Mia madre si fa il mazzo ogni giorno e io lavoro anche, mia sorella non ha potuto avere un'infanzia felice per colpa di quella testa di cazzo di mio padre, come se loro se lo meritassero! La colpa era mia, non avevo voglia di fare niente, ed ora loro stanno male e lui si è allontanato e ci manda cento dollari al mese per pura pietà, ma mia madre non li accetta per orgoglio, non vogliamo cose toccate da quel coglione. Ho rovinato me e la mia famiglia, quindi non posso dire di farne parte!" Appena finito mi accorgo di essere sudato e di avere iniziato con una voce dura a raccontare per finire con le urla. Ho il telefono in mano, le nocche bianche per quanto lo tengo stretto, come se tenessi davvero stretta Isabelle per paura che scappi. Sono in piedi, mi siedo su una sedia e guardo lo schermo, intimorito dal leggere chiamata terminata. Contrariamente alle mie aspettative, guardando vedo i secondi che passano, segno che la chiamata sta continuando. "Isabelle mi dispiace, davvero, non è colpa tua io.. Mi sono lasciato trasportare da ricordi per me tristi e che mi fanno male facendotene una colpa. Mi dispiace tantissimo..." Dico quasi in lacrime. Davvero devo perdere anche lei? "Niall, è tutto a posto, tranquillo, capisco la tua situazione, io sono stata abbandonata. Non devi scusarti, puoi parlarne quando vuoi." Spiega con voce dolce. Quanto posso amarti? Penso. "C..cosa? Quanto posso.. Cosa?!" Chiede lei. Sono confuso. Che sta dicendo?
Immediatamente mi accorgo di averlo detto ad alta voce, non di averlo semplicemente pensato.

#ME
Ehehehe cosa ha combinato Niall? Amatemi dai è lungo questo capitolo😏 solo perché vi voglio bene. Schiacciate la stellina se il capitolo vi è piaciuto e commentate, accetto quelli positivi e negativi, basta siano sinceri :) al prossimo.
Ah, se volete questo è il mio twitter▶️ @tbizzles_

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