Capitolo 16

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Niall's POV
Ascoltai la stupida proposta di mio cugino. "Non se ne parla nemmeno. Sei impazzito per caso?" Chiesi arrabbiato. Voleva farmi illudere di qualcosa che volevo ma che era praticamente impossibile? Che stronzo. "Senti, non è il momento di sparare le tua cazzate, sono già abbastanza nervoso e arrabbiato, non serve il tuo contributo." Ribattei. "Perché dovrebbe essere impossibile? Aspettami, arrivo in cinque minuti." Afferma. "Non.." Incomincio a rispondere, ma lui ha già attaccato e probabilmente si sta incamminando verso di me.

Qualche minuto dopo sento il campanello che suona e vado ad aprire visto che mia madre è in giardino. Lo saluto freddamente ed insieme ci dirigiamo in camera. "Bene." Incomincio. "Si. Allora, so che sei stra incazzato e incasinato con te stesso ma dobbiamo fare qualcosa e io per strada ho pensato a tutto." Annuncia fiero. "Tu sei fumato. Come facciamo ad andare a Seattle? Spiegamelo. Abbiamo scuola. E chi convince mia mamma? Non abbiamo neanche soldi, su." Non riesco ad incontrare il suo sguardo allora fisso il casino in camera mia. Mi accorgo di avere la bocca serrata solo quando Harry inizia a parlare. "Visto che tua mamma crede più a me che a te" incomincia, ed è vero, mia madre lo crede il nipote perfetto. "Se le dico che abbiamo una gita, possiamo stare via per tre giorni. Inoltre ho spiegato tutto a mia mamma, e in caso ci copre."
Anne, lei si che capisce le nostre ragazzate.
"Possiamo andare con la mia macchina, ci fermiamo a fare benzina e teoricamente se partiamo domattina verso le sei per sera saremmo a Seattle." Elaboro la sua proposta e adesso mi sembra abbastanza valida. Sarebbe fantastico se domani la vedessi, dio. Il paradiso. Cerco di combattere il sorriso che minaccia di uscire dalle mie labbra all'idea, ma non ci riesco e sorrido come un cretino. Harry lo nota e un sorriso compiaciuto si crea sulle sue labbra formando le fossette. "Ti aiuto a preparare le valigie."
Vado nell'armadio e inizio a rovistare fra tutti i vestiti che ho. Prendo i più belli che però sono stropicciati e li butto in una veloce lavatrice. Dopo pochi minuti ha finito, ma visto che manca poco tempo mi viene un'idea brillante. Prendo il phon e inizio ad asciugare tutto. Mio cugino, che stava prendendo cose necessarie come cellulare, soldi e patatine, arriva e mi vede intento ad usare un asciugacapelli su dei vestiti. Alza le sopracciglia, poi gira i tacchi e se ne va borbottando qualcosa come 'ah, questi adolescenti'.
Prendo il ferro da stiro e inizio a stirare i vestiti sulla lavatrice. Miracolosamente ne escono tutti stirati e piegati perfettamente.
Ritorno in camera e mettiamo tutto dentro alle valigie. Ad un certo punto noto i suoi occhi spalancarsi e chiede allarmato "Aspetta, sai vero il nome della sua scuola?"
Diavolo, non ci avevo pensato. "No cazzo... So che abita a Seattle.. Ma aspetta! Vive in un orfanotrofio e lavora in un Take Away. Dobbiamo solo cercare un orfanotrofio vicino ad un take away." Propongo. Ci fiondiamo sul computer e andiamo su google che, ovviamente, si carica lentamente. Aspettiamo qualche secondo più del solito quando Harry esasperato mi supplica "Usiamo il mio cellulare, ti prego." Intanto tira fuori il suo telefono che effettivamente è più veloce. Dopo varie ricerche arriviamo alla conclusione: orfanotrofio St James. "Si, è questo! Me lo aveva detto." Esclamo. Scarichiamo in fretta una cartina che ficchiamo nello zaino.

Mia mamma è in giardino, probabilmente sta mettendo i panni ad asciugare. Harry mi fa un cenno con la testa e alza un sopracciglio. Mia madre lo ha sempre considerato un bravo ragazzo, responsabile e attento a differenza mia che sono una testa di cazzo.
Veramente siamo entrambi delle teste di cazzo ma va bene.
Mamma lo accoglie con un sorriso che ricambia. "Sai zia, domani io Niall andiamo via alla gita." "Quale gita?" Chiede lei. "Ah già! Niall Era assente quel giorno. Andiamo a Seattle per tre giorni con la classe, è fantastico. Non vediamo l'ora. Vero Niall?" Mi guarda. "Uhm.. Si certo." Rispondo annuendo. "Mi fido di te Harry. Tienilo d'occhio." Raccomanda a mio cugino. "Certo, non preoccuparti." Sussurra dolcemente. Sto per ridere, che coglione leccaculo. "Stai attento Niall. Ti voglio bene." "Anche io mamma" urlo trascinato da Harry verso la macchina.

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